minimalsimo e sostenibilità

Minimalismo e sostenibilità: 4 campi dove essere minimalista fa rima con vita sostenibile

Minimalismo e sostenibilità: 4 campi dove essere minimalista fa rima con vita sostenibile

minimalsimo e sostenibilità

Sostenibilità e minimalismo.
C’è attinenza tra questi due concetti?

Nell’era contemporanea, l’attenzione verso uno stile di vita più consapevole e sostenibile sta guadagnando sempre più importanza.

 

E si, il minimalismo, con il suo approccio alla vita basato sull’essenziale e sulla riduzione degli sprechi, si sposa come il cacio sui maccheroni con l’attenzione ad uno stile di vita sostenibile.

In questo articolo esploreremo proprio questo.


Il minimalismo può essere un alleato fondamentale nella ricerca di una vita più sostenibile, felice e consapevole sia verso se stessi che verso l’ambiente che ci circonda.

 

Esamineremo a riguarso cinque ambiti specifici.

 

Leggi fino alla fine che non spoilero nulla nemmeno sotto tortura.

Diamoci dentro.

multipotenzialità e produttività

Ciao sono Dino! 

Sono passato in alcuni anni dall’essere un tecnico avviato ad una carriera di progettazione, a diventare un direttore artistico in grado di organizzare oltre 500 concerti, per poi trasformarmi di nuovo in quello che sono oggi.  Un marketer. Fino a quando vorrò.

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Ciao sono Dino! 

Sono passato in alcuni anni dall’essere un tecnico avviato ad una carriera di progettazione, a diventare un direttore artistico in grado di organizzare oltre 500 concerti, per poi trasformarmi di nuovo in quello che sono oggi.  Un marketer. Fino a quando vorrò.

Cosa significa avere uno stile di vita sostenibile?

Avere uno stile di vita sostenibile significa, attuare un modo di vivere che tiene conto dell’impatto delle proprie azioni sull’ambiente, sulla società e sull’economia. 

 

Uno stile di vita che rende le nostre azioni sostenibili sul lungo periodo, senza intaccare oltremodo quegli equlibiri – sociali, economici, ecologici, culturali etc – che differentemente subirebbero di rimando le nostre scelte di vita.

 

Significa adottare comportamenti e abitudini che preservano le risorse naturali, umane, sociali ed economiche, riducendo l’inquinamento – ad esempio – e promuovendo molto più in generale, il benessere delle generazioni presenti e future.

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Cosa significa essere minimalista?

Essere minimalisti di contro, non significa semplicemente possedere meno cose.

 

No, il significato del minimalismo è molto molto più ampio.

 

Essere minimalista oggi significa concentrarsi su ciò che è veramente importante nella propria vita. 

 

Significa liberarsi dal superfluo per concentrarsi sulle cose che apportano valore e significato. Sia per noi ma anche e soprattutto per gli altri.

 

Perchè ogni cosa che noi facciamo ha un peso molto più ampio di quello che crediamo, e si riperquote non solo su di noi ma anche su chi ci circonda e che verrà dopo.

Un articolo di troppo acquistato da noi oggi, banalmente sarà un articolo in più da smaltire per le generazioni future.

 

Il minimalismo ci invita a riflettere sulle nostre scelte di consumo, riducendo l’accumulo di beni materiali inutili e privilegiando la qualità rispetto alla quantità.

 

Ti lascio un link qui sotto per approfondire l’argomento.

Vivere minimalista oggi: 10 punti di partenza Vivere minimalista oggi: 10 punti di partenza.   Si perché la domanda vera è: da …

Quali sono i vantaggi di essere un minimalista in relazione alla sostenibilità?

Essere minimalisti quindi, offre numerosi vantaggi in termini di sostenibilità. 

 

 

La riduzione del consumo aiuta a limitare lo sfruttamento delle risorse naturali, riducendo l’impatto ambientale delle nostre azioni.

 

La lungimiranza insita nel minimalismo, tende fisiologicamente a preservare il futuro del mondo e del benessere altrui, giorno dopo giorno, scelta dopo scelta.

 

 

Inoltre, il minimalismo favorisce uno stile di vita più sobrio ed economico, riducendo lo spreco di denaro e promuovendo una maggiore consapevolezza nei confronti del consumo.

 

E si, i un’epoca dove il consumismo e il capitalismo sono due baluardi intramontabili nella cultura di massa, schifo schifo non fa rileggere la realtà attraverso il filtro che il minimalismo ci suggerisce.

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Come adottare uno stile di vita più sostenibile col minimalismo?

Adottare uno stile di vita più sostenibile richiede un cambiamento di prospettiva e l’adozione di nuove abitudini. 

 

Ecco il punto quindi, in cui il minimalismo può fare la differenza.

 

Qualsiasi cosa – come vedremo tra poco – può essere influenzata da un concetto che mira al meno invece che al più. 

 

Perché nella nostra vita, possiamo essere pro sostenibilità in molteplici modi attraverso il minimalismo.

 

Oggi ne guarderemo 4 e sono sicuro che leggendoli ti renderai facilmente conto di come – nella tua vita -sarai perfettamente in grado, quantomeno di valutare un cambiamento, senza dire addio a tutti i comfort che da anni ti fanno compagnia.

 

Bando alle ciance direi di iniziare.

1. Minimalismo e sostenibilità digitale

Quando parliamo di “minimalismo e sostenibilità digitale”, ci riferiamo alla pratica di ridurre l’impatto ambientale e sociale derivante dall’uso della tecnologia e dei dispositivi digitali.

 

 

Che ci piaccia o no, siamo tutti attratti dalla tecnologia, chi più chi meno e che ci piaccia o no siamo tutti costretti a stare al passo con la tecnologia.

 

Abbiamo dispositivi che diventano obsoleti in un lasso di tempo che dura un amen.

 

Abbiamo necessità lavorative e di vita che ci costringono a non ignorare il fatto che la tecnologia è parte integrante della nostra esistenza.

 

Eppure qualcosa possiamo fare.

Facciamo degli esempi.

 

Riduzione del consumo di dispositivi elettronici: Essere minimalisti digitali implica ridurre il numero di dispositivi elettronici posseduti e utilizzati. Più dispositivi, più sarà l’impatto ambientale in termini di rifiuti ed utilizzo di energia.

 

 

Utilizzo consapevole dei dispositivi: Essere minimalisti digitali significa utilizzare in modo consapevole i dispositivi elettronici. Ciò include pratiche come spegnere i dispositivi quando non vengono utilizzati, regolare la luminosità dello schermo per ridurre il consumo di energia e disattivare le funzioni non necessarie che consumano energia, come il Bluetooth o il Wi-Fi quando non sono in uso.

 

Scelta di hardware e software sostenibili: Quando si acquistano nuovi dispositivi elettronici o si scaricano nuove app, è importante considerare la loro sostenibilità. Ciò può includere la preferenza per dispositivi che abbiano una vita media superiore, un consumo medio inferiore e la possibilità di passare a prodotti ricondizionati e da ricondizionare quando li abbandoneremo.

 

Che ne dici. Fattibile.

Secondo me si.

 

Secondo punto.

2. Minimalismo e sostenibilità economica

In sostanza, adottare uno stile di vita più sobrio ed economicamente sostenibile. 

 

La sostenibilità economica, non solo porta benefici personali in termini di risparmio finanziario; contribuisce semmai a promuovere una distribuzione consapevolmente più equa delle risorse, e a ridurre l’impatto ambientale derivante dal modello di consumo attuale.

 

Facciamo alcuni esempi.

 

Riduzione del consumo superfluo: Il minimalismo si concentra sulla riduzione del consumo di beni materiali non essenziali. Significa evitare gli acquisti impulsivi e privilegiare la qualità rispetto alla quantità. La conseguenza è la riduzione dei costi associati all’acquisto e alla manutenzione di beni materiali.

 

Semplicità volontaria: La sostenibilità economica spesso si accompagna alla pratica della semplicità volontaria, che consiste nel vivere in modo più sobrio e consapevole delle proprie risorse finanziarie. 

 

Questo può implicare la riduzione delle spese non necessarie, la ricerca di alternative economiche e il mantenimento di uno stile di vita frugale.

 

Attenzione. Avere disponibilità economiche non significa per fora di cose doverle utilizzare senza tenere conto delle ripercussioni legate alla sostenibilità.

 

Priorità ai bisogni essenziali: Essere minimalisti economici significa concentrarsi sui bisogni essenziali anziché sui desideri superflui. Questo può implicare la riduzione delle spese di lusso e il privilegiare gli investimenti che apportano un vero valore e significato alla vita, come l’istruzione, la salute e le esperienze significative.

 

Riduzione dello spreco: Il minimalismo incoraggia anche a ridurre lo spreco di risorse finanziarie, come il cibo, l’energia e l’acqua. 

 

Ciò può comportare pratiche come il riciclo, il riutilizzo e il consumo consapevole, che contribuiscono a ridurre l’impatto ambientale e promuovono una maggiore efficienza economica.

3. Minimalismo e sostenibilità alimentare

Ridurre l’impatto ambientale e sociale derivante dalle nostre scelte alimentari, concentrandoci su una dieta più semplice, equilibrata e sostenibile. 

 

Questo approccio favorisce la nostra salute personale, contribuisce a preservare le risorse naturali, a ridurre l’inquinamento e a promuovere la giustizia sociale nel sistema alimentare globale.

 

Anche qui ecco alcuni esempi.

 

Riduzione del consumo di carne e prodotti animaliEssere minimalisti alimentari, implica di ridurre il consumo di carne e privilegiare alimenti vegetali come frutta, verdura, cereali integrali, legumi e noci. 

 

Non entriamo nel merito quì.

La produzione di carne – e io sono carnivoro – porta ad enormi costi di gestione e di inquinamento.

 

Ridurne il consumo, si muove nella direzione di tutelare.

 

Scelta estrema? Importante lo è sicuramente.

Di certo impegnativa. 

Forse la prossima sarà più condivisibile.

 

Scelta di alimenti locali e di stagione: Favorire alimenti locali e di stagione non solo riduce l’impatto ambientale legato al trasporto e alla produzione alimentare, ma supporta i produttori locali e promuove la diversità biologica. 

 

Essere minimalisti alimentari significa privilegiare prodotti freschi e di stagione, preferibilmente acquistati da agricoltori locali o mercati contadini.

 

Riduzione degli sprechi alimentari: Il minimalismo alimentare include anche la riduzione degli sprechi alimentari, evitando di acquistare più cibo di quanto necessario e utilizzando creativamente gli avanzi. 

 

Promozione della qualità su quantità: Essere minimalisti alimentari significa privilegiare la qualità rispetto alla quantità. Ciò implica scegliere alimenti nutrienti e di alta qualità anziché riempire la dispensa con prodotti confezionati e altamente processati.

 

Coltivazione dell’autosufficienza e del giardinaggio: Qui siamo a livello pro. Coltivare un orto o partecipare a progetti di comunità può aiutarci a connetterci con il cibo che mangiamo, riducendo la nostra dipendenza dai sistemi alimentari industriali e promuovendo una maggiore resilienza e sostenibilità.

4. Minimalismo e sostenibilità ambientale

Ridurre l’impatto ambientale è la base e fino ad ora ne abbiamo parlato indirettamente legato al tema energia e alimentazione.

 

 

Esistono però delle pratiche di sostenibilità legate al minimalismo a cui è bene dare il giusto posto.  

 

Sottolineamone qualcuna.

 

Scelta di materiali e prodotti sostenibili: Ciò che usiamo, con cosa è realizzato? Ce la facciamo questa domanda? 

 

Abbiamo dimestichezza con prodotti biodegradabili, riciclabili o compostabili, nonché la preferenza per materiali naturali e a basso impatto ambientale come il legno certificato, il cotone biologico e i tessuti riciclati.

 

Sono esempi sia chiaro. Abbiamo la consapevolezza che a volte spendendo di più e acqustando di meno, produrremo meno rifiuti?

 

Minimalismo e sostenibilità sono due rotaie parallele che corrono verso una missione comune.

 

Mobilità sostenibile: Essere minimalisti ambientali implica anche la promozione di modalità di trasporto sostenibili. 

 

Questo può includere l’uso del trasporto pubblico, la bicicletta o il car sharing anziché l’uso dell’auto privata. 

 

Il treno, perché no, detto tra l’altro da un pendolare che darebbe al rogo il servizio delle ferrovie statali per l’inefficienza che quotidianamento testimonia.

 

Minimalismo ambientale significa anche ridurre in termini di conseguenti emissioni inquinanti.

 

Conservazione e tutela dell’ambiente: Infine, il minimalismo ambientale incoraggia anche la conservazione e la tutela dell’ambiente circostante. 

 

Ciò può implicare il coinvolgimento in attività di volontariato per la pulizia e la rigenerazione di aree naturali, la partecipazione a programmi di riforestazione e la promozione di pratiche agricole e di gestione del territorio sostenibili.

 

libri che ogni multipotenziale dovrebbe leggere

Minimalismo e sostenibilità: conclusioni.

 

Abbiamo visto quattro campi in cui il minimalismo fa scopa con la sostenibilità.

 

Poche storie, il minimalismo è un alleato fondamentale nella ricerca di uno stile di vita più sostenibile e più focalizzato non solo al bene comune ma anche al “sè”.

 

 

Riducendo il consumo e privilegiando la qualità rispetto alla quantità, possiamo contribuire a preservare le risorse naturali, ridurre l’impatto ambientale delle nostre azioni e promuovere un maggiore benessere per tutti.

 

Ci avevi mai pensato?

 

Si, vero, a volte sembra una missione da eroi.

Resto però convinto che a volte non ci si renda conto di quanto poco ci voglia per fare la differenza, senza condizionare oltremodo la propria vita.

 

Pensaci.

Facci due riflessioni.

Mangia tanta verdura.

E ci leggiamo la prossima settimana.

Ciao.

 
Produttività, preduttività e gestione del tempo
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E se tutti i lunedì condividessi con te idee e suggerimenti per aggiungere, ogni settimana, un pezzettino in più di consapevolezza nella tua gestione del tempo?

 

Cosa dici, potrebbe darti una mano? Se ti va di investire 5 minuti di lettura per ripartire con le pile cariche, c’è LEGGERMENTE. La mia newsletter. Leggila. Con Leggerezza.

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