Come capire se sei multipotenziale in 6 passi

Come capire se sei multipotenziale?
Facciamo un passo indietro.
Hai sentito per caso il termine multipotenziale e sei rimastə folgoratə. Tipo Paolo sulla via di Damasco. In pochi istanti hai fatto il resoconto della tua vita, hai tirato le somme e hai sentito cucite addosso tutte le caratteristiche nessuna esclusa. E non finisce li, capire se sei multipotenziale spiegherebbe parecchi bocconi amari che hai ingoiato nella vita e darebbe loro un senso.
Che bomba!
Ecco però che una domanda si fa capolino: come capirlo con assoluta sicurezza?
Te lo sei domandatə vero?
E di questo parliamo of course.
Leggi fino alla fine l’articolo perché risponderemo facendo riferimento a 6 caratteristiche fondamentali.
Vedrai, al termine della lettura nebbia addio.

Ciao sono Dino!
Sono passato in alcuni anni dall’essere un tecnico avviato ad una carriera di progettazione, a diventare un direttore artistico in grado di organizzare oltre 500 concerti, per poi trasformarmi di nuovo in quello che sono oggi. Un marketer. Fino a quando vorrò.

Ciao sono Dino!
Sono passato in alcuni anni dall’essere un tecnico avviato ad una carriera di progettazione, a diventare un direttore artistico in grado di organizzare oltre 500 concerti, per poi trasformarmi di nuovo in quello che sono oggi. Un marketer. Fino a quando vorrò.
Chi è una persona Multipotenziale?
Cominciamo da qui e facciamo chiarezza.
Una persona multipotenziale è un individuo che presenta un’ampia gamma di interessi, talenti e abilità con capacità di interconnetterle tra di loro. E fino a qui tutto generico.
Precisazione 1: un multipotenziale non è una persona con tanti hobby. Lo sottolineo perchè giurissimo sentirete personaggi di un certo spessore dire questa bischerata.
Precisazione 2: un multipotenziale è una persona che ha la necessità di trovare una propria dimensione attraverso la multicompetenza. Sottolineo la parola necessità. È una persona che non riesce a vedersi confinata in un unico ruolo, ma che dentro di sè percepisce colori e sfumature non limitabili.
Precisazione 3: un multipotenziale è una persona che nonostante si sia sentita dire millemila volte che avrebbe dovuto mettere la testa a posto – e trovare un posto fisso – nella maggioranza dei casi non è stata in grado di farlo. Anche qui sottolineo, nella maggioranza dei casi. Esistono multipotenziali che sono riusciti a far coesistere la loro natura con un lavoro canonico.
Tutto chiaro?
Se si, mi faccio pat pat sulla spalla perchè, oggetivamente, non è poi semplicissimo inquadrare al volo il concetto.
Da quando parliamo di persona Multipotenziale?

Piccolissimo excursus storico – e qui mi schiarisco la voce stile Sheldon Cooper – si parla di mulipotenzialità fin dagli anni 70. Più precisamente 1972, quando R.H. Frederickson definisce:
“multipotentialed person una persona che quando si trova in contesti appropriati, può selezionare e sviluppare una serie di competenze ad alto livello interconnettendole poi tra di loro”.
Dopo di lui arrivano la mitica Barbara Kerr che sviscera il concetto alla grande e Tamara Fischer che ne parla con particolare attenzione rivolta ai bambini.
Il resto è storia moderna e Emilie Wapnick ne sdogana il termine in un memorabile Tedx che se non l’hai visto beh, devi vederlo.
Finita la parte complicata.
Come faccio a sapere se sono Multipotenziale?
Tradotto, come capire se sei una persona multipotenziale e non semplicemente una persona che ha tanti hobby e che si diverte di brutto?
A mio parere esistono due modi.
Il primo è fare un test classico. Ne trovi un po’ ovunque online e quindi buona ricerca.
Il secondo è più interessante e te lo propongo. Facciamo al volo una micro analisi, basata su una serie di punti che secondo me se rispondi si a questi, multipotenziale lo sei come Atreiu era cacciatore del bisonte purpureo – e Falcor il cane che tutti avremmo voluto avere.
Se l’idea ti sembra interessante, partiamo al volo.
"Cosa vuoi fare da grande?" In che stato d'animo ti mette questa frase?

Davanti a questa domanda potresti sentirti in due modi:
Estremamente in ansia perché non sai come gestire i tuoi troppi interessi passioni obiettivi desideri e via dicendo.
Viceversa, entusiasta perchè non vedi l’ora di gestire i tuoi interessi passioni obiettivi desideri e via dicendo.
In entrambi i casi potresti essere multipotenziale.
La differenza sta nel fatto che nel secondo caso, probabilmente:
hai avuto la gran botta di natiche di incontrare presto, persone che ti hanno spronato invece di farti sentire uno a caso della famiglia Gallagher – Shameless è una serie che adoro.
Chi è multipotenziale non ha le idee chiare, se non una: l’idea che vivere la stessa vita per il resto della vita – che giro di parole super – è allettante quanto il girone dantesco in cui Giletti ti spiega le complessità del cosmo per l’eternità. Non esiste? Secondo me si.
Inizi un progetto con entusiamo, e non lo finisci?
Qui ti chiedo di andare oltre la riposta.
Seguimi!
Fai mente locale a progetti che abbandoni. Ne è arrivato uno nuovo e quello precedente l’hai accantonato. Ci sei? Benissimo.
Ecco la domanda:
Come ti senti nei confronti del progetto abbandanato?
Cartellino rosso, ti prego, non rispondermi “annoiatə”.
Quello che ti sto chiedendo è di andare oltre a questa risposta scontata.
La noia è quasi sempre la conseguenza di un altro fattore.
Ti do un indizio sotto forma di domanda: quando di preciso hai iniziato ad annoiarti?
Un multipotenziale, inizia ad annoiarsi nel momento in cui consciamente o inconsciamente, percepisce di aver ottenuto tutto ciò che gli serviva per padroneggiare quel progetto. Quando in pratica sente di non avere stimoli perchè ciò che doveva imparare, l’ha imparato.
Quindi. Ripensaci.
Quando hai detto addio a quel progetto, come ti sentivi?
Ti sentivi come avessi esaurito ciò che ti serviva conoscere?
Si? Benissimo. Ecco il secondo indizio.
Hai fatto milioni di cose, ma ne hai “concluse” poche?
Ecco una cosa che devi sapere.
Se sei multipotenziale è possibile tu faccia coppia con la sindrome dell’impostore.
Siccome però le cose semplici non ci piacciono, dobbiamo complicare un po’ il tutto.
La sindrome dell’impostore ce l’hanno in tanti, multipotenziali e non.
Quindi ti starai domando, dove sta il punto?
Il punto sta nel fatto che nel tuo caso, è presente perché senti di non essere andato in profondità – o in verticale diremmo oggi – alla pari di come vedi fanno coloro che ti circondano.
Gli altri progrediscono, acquisiscono verticalizzazione nella vita come nel lavoro, mentre tu non fai altro che sentirti addosso le stigmate dell’eterno esordiente.
Ti senti addosso le stigmate dell’eterno esordiente, come fossi sul palco di Amici e dovessi ballare di fronte alla Celentano “Il lago dei cigni”, e il solo ballo che hai fatto in vita tua era l’anno in campeggio quando ti hanno costrettə con la forza al ballo del pinguino avanti indietro avanti avanti avanti?
Se rispondi si siamo al terzo indizio.
Multipotenzialità e flessibilità mentale

Come ti trovi quando devi collegare discipline enormemente differenti tra di loro senza aver apparentemente l’esperienza per farlo.
Se hai risposto che ti senti incertə non vale. Quello è normale. Andiamo oltre.
Passata l’incertezza, una vocina timida, ti sta forse dicendo:
“ehi, tranquillə, portiamo a casa e impariamo anche questa?”
Se dentro di te senti che non c’è nulla che tu non possa provare a fare pur nell’incertezza, beh quarto indizio.
E questo è davvero un super indizio.
Cosa hai combinato negli ultimi 3 anni?
Una persona multipotenziale non solo sviluppa nuovi interessi.
Una persona multipotenziale molto spesso è in grado di stravolgersi la vita consapevolmente.
Talvolta si limita certo – tutti dobbiamo mangiare – e non può cambiare quanto vorrebbe.
Ma cosa potrebbe raccontare lo specchio del suo bagno se solo potesse parlare?
Chissà che discorsi abbiamo condiviso col nostro io del sottomondo, al di la dello specchio, per valutare se cambiare oppure no. Se restare o andare. Se stravolgere di nuovo la nostra vita perché il richiamo del cambiamento ci stà bombardando come nemmeno un concerto dei Maneskin (prima band che mi è venuta in mente).
Bene. Se saresti dispostə a stravolgere la tua vita pur di sentirti vivə, laddove sentirsi vivi significa cambiare drasticamente la propria realtà, eccoci di fronte al quinto indizio.
Ti senti in difetto di produttività?

Capire se sei una persona multipotenziale passa da una secchiata di sensi di colpa.
Riflettici: sei circondatə da persone efficicienti e precise come un Rolex Chronograph 1942. Non perdono un colpo nemmeno per sbaglio.
Come ti senti rispetto a loro? Ti dico come mi sentivo io usando un’espressione aulica.
Mi sentivo una m**da. Oggi ho Oxford nelle vene.
Tu? Ti senti stabile come una bandiera nel film “la tempesta perfetta?”
Senti che quando gli altri parlano di gestione del tempo in maniera lineare, nella tua testa sembra l’equazione per risolvere la teoria dellestringhe e spiegare la grande asimmetria?
Se in relazione alla produttività ti senti in colpa nonostante tu abbia millemila interessi che porti avanti, ecco servito su un piatto intergalattico il sesto indizio.
Colpitə affondatə e benvenuto nel club.
Non so se farti gli auguri o le condoglianze. Vedi te.
Come capire se sei una persona multipotenziale, l'epilogo.

Eccoci qui.
Abbiamo ragionato ed abbiamo capito se sei o meno multipotenziale.
Io già lo sapevo di esserlo e ho fatto il callo a tutte le controindicazioni.
Tranquillə, se ancora hai dei dubbi e vuoi provare il test della Wapnik qui ti metto il link cosi ti togli ogni dubbio.
Quello che però devo dirti adesso è di tutt’altro tenore.
Esiste un prima e un dopo.
Esiste il prima, quando hai una vita da multipotenziale senza sapere di esserlo.
Esiste un dopo, quando avrai una vita da multipotenziale consapevole di esserlo – al cento per cento – e non per via di un test.
Sarà un momento speciale. Io il mio me lo ricordo ancora.
Sarà il momento in cui accetterai tutti i casini che per buona parte della vita ti hanno assillato e darai loro un senso.
Sarà anche il momento in cui ti darai dello scemə perché … averlo saputo prima, chissà che formula 1 sarei adesso.
Sarà il momento in cui tornerai in quel bagno, guarderai il te del sottomondo, ti schiarirai la voce, e gli domanderai al di là dello specchio:
– Di la verità! Tu l’hai sempre saputo vero?
Il riflesso ti guarderà sorridendo, solleverà le spalle come a dirti che non poteva farci nulla e poi con un sorriso ti ribatterà.
– Io lo sapevo, ma sai cosa? Lo sapevi anche tu, solo che non eri disposto a darti questa possibilità. A concederti questa attenuante. Però una cosa ancora te la devo dire, mio gemello riflessoso, e te la dico con tutta la convinzione del mondo. Adesso che abbiamo capito e ce lo siamo ammessi, vedrai cambierà tutto e sarà una vita davvero diversa.
Dialogo finito.
Che dire.
Buon nuovo inizio e se hai bisogno di aiuto, sotto trovi tutti i miei contatti.
Fai un fischio e non perdiamoci di vista che con tutti i social che ho a disposizione, se mi perdi è colpa tua. Tiè.

E se tutti i martedì condividessi con te idee e suggerimenti per aggiungere, ogni settimana, un pezzettino in più di consapevolezza nella tua gestione del tempo?
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