9 frasi "geniali" che un multipotenziale si è sentito dire almeno una volta nella vita

Sei multipotenziale? Si? Allora ci sono frasi che è impossibile non ti abbiano rivolto almeno una volta nella vita. Quelle che hanno innescato in te una reazione mista tra sgomento, odio verso il creato, rassegnazione e voglia di patatine, perché niente consola meglio delle patatine.
Ecco la notizia allora: ho ritenuto cosa buona e giusta elencare quelle diventate un must da hit parade.
Leggile fino alla fine e dimmi anche tu se almeno una volta dopo averle sentite, non avresti voluto essere seduto su un bulldozer e darci di gas.
Attenzione. Scorri fino alla fine. Maxi sorpresa at the end.

Ciao sono Dino!
Sono passato in alcuni anni dall’essere un tecnico avviato ad una carriera di progettazione, a diventare un direttore artistico in grado di organizzare oltre 500 concerti, per poi trasformarmi di nuovo in quello che sono oggi. Un marketer. Fino a quando vorrò.

Ciao sono Dino!
Sono passato in alcuni anni dall’essere un tecnico avviato ad una carriera di progettazione, a diventare un direttore artistico in grado di organizzare oltre 500 concerti, per poi trasformarmi di nuovo in quello che sono oggi. Un marketer. Fino a quando vorrò.
Vita da Multipotenziale: premessa doverosa
Immedesimiamoci in questa sfiziosissima situazione.
Sei un multipotenziale e passi la giornata a destreggiarti tra le tue competenze, la tua irrefrenabile voglia di espanderle e l’ovvia collisione con l’universo quotidiano della produttività lineare.
Non sei meno produttivo degli altri ma lo sei certamente in maniera diversa.
Risultato: una serie di gatte da pelare una via l’altra per apparire come la persona più normale e lineare possibile. Carina, coccolosa e assolutamente metodica.
Se non ci prendi la mano bastano davvero pochi giri di lancetta per sentire l’ansia fare capolino.
Questa è la giornata tipo di un multipotenziale che ancora non ha iniziato a fregarsene, e a valorizzare le proprie caratteristiche.
In questo idialliaco quadretto fatto di citrosodina e digestivi analcolici, dove la tisana al finocchietto diventa una fedele alleata, ci sono loro, gli altri. The others. Gli estranei. Chiamiamoli cosi che rendiamo il tutto più interessante.
Sintetizzando, tutti coloro che – NON – multipotenziali, se ne escono ogni tre per due, con frasi taglienti come una Gilette sensor excel.
Quelle frasi che in un attimo ti raccontano della tua multipotenzialità e, ovviamente, te la raccontano come se fossi il più scemo dei personaggi di Dawson’ Creek.
Eccoci qui. Veniamo a noi profeti della produttività classica. Oggi parliamo di voi e delle vostre frasi geniali. Quelle che a ognuno di noi, multipotenziali, almeno una volta nella vita è toccato sentire.
Ne ho riassunte 9 e le ho caricate di tutto il rancore possibile, quindi, dagli una lettura fino alla fine che secondo me due risate ci scappano.
Siamo pronti? Partiamo, in rigoroso ordine sparso.
Tranne l’ultima. Li lascio il gran finale.
1) Ok sei multipotenziale, ma non riesci proprio a trovare pace?

Questa frase ha un fondo di verità: un multipotenziale ha la testa che fermenta come un vasetto di Kefir dopo un paio di giorni fuori dal frigorifero. Solo che le tue idee non puzzano.
Il presupposto è chiarissimo e apparentemente sensato. Se hai troppe idee, pare tu non sia in pace. Se non sei in pace, deve significare che non ami quello che fai e non provi soddisfazione.
Una logica lapidaria, ineccepibile, degna del Signor Spock.
Ora, come fai tu multipotenziale, a far capire ad una persona dalla produttività lineare, che è l’esatto contrario?
Te lo dico io. Non puoi. Lo ascolti e ad un certo punto fai spallucce accennando un sorriso, annuendo e pensando dentro la tua testa una serie di improperi o, alternativa opposta, cominci a sentirti in difetto.
Grande casino insomma.
La realtà è che se sei un multipotenziale, hai pace solo ed esclusivamente dando liberamente spazio alle tue idee e alle tue passioni.
E quindi niente, fallo. Non limitarle e sbattitene della pace altrui.
Cerca la tua che molto probabilmente ha tutto un altro indirizzo.
2) Di preciso, cosa vuoi fare da grande? (detto al me di 40 anni)

Momento Drama.
Queste persone pare soffrano di apprensione incondizionato verso il nostro futuro. Ce l’hanno talmente a cuore che desidererebbero noi lo si decidesse all’istante, Aujourd’hui (oggi). Non solo, la nostra decisione dovrebbe essere incisa nella pietra.
Il nostro futuro consacrato al sacro consorzio sindacale dei lavori ufficiali. A quel punto sarebbero soddisfatti.
Adesso vorrei dire una cosa che temo potrebbe essere fraintesa, ma che mi frega, me ne sbatto dei fraintendimenti e la dico ugualmente.
Con il massimo del rispetto possibile nell’universo conosciuto, a volte me lo domando cos’abbia di meraviglioso un posto fisso, in fabbrica o in ufficio (non è importante).
Come diamine sia possibile svolgere per quarant’anni il medesimo lavoro senza uscire di testa come Smeagol – la creatura Gollum – resta un mistero.
“Il mio tesssoro”.
E lo dico con tutta l’invidia di cui sono capace, e non è poca. Per anni ho desiderato con tutto me stesso di trovare pace e di conformarmi – senza alcuna accezione negativa – ma niente. Depressione sfiorata e senso della vita disperso nei meandri di giornate che credevo di desiderare ma invece no.
Ora è diverso. Adesso mi figuro nei panni di chi vive una situazione del genere felicemente, e mi ci vedo, anche io felice intento a sniffare intonaco dalle pareti, giusto per alleviare la monotonia e zittire la mia testa.
Sia chiaro, ognuno fa quello che vuole della propria vita e io sono l’ultimo dei cretini, non giudico e mi limito ad osservare.
Il punto però è questo.
Io voglio la mia apparente precarietà e la varietà nelle mie giornate (che poi dipende da quale è la tua tipologia di multipotenzialità).
Alzarmi e sapere che quel giorno sarà diverso da quello precedente anche se pateticamente instabile.
Questo voglio fare da grande? Si.
E a dirla tutta esistono vie per rendere il tutto interessante e per nulla precario.
3) Sei multipotenziale? Sei troppo volubile, non sei affidabile.
Specifica essenziale. Quasi mai viene usata la parola Multipotenziale. Anche perché ai più resta sconosciuta.
Più sovente vengono presi a riferimento fatti che paleserebbero un tuo difetto. Ad esempio il passare frequentemente e agilmente da una mansione all’altra, quasi sempre con successo e con ottime esecuzioni
Talvolta però, capita di commettere errori. E qui è la fine.
Mi fa uscire matto questa situazione giuro. Quasi sempre per un multipotenziale errori che ad altri vengono concessi, diventano invece un punto di non ritorno. Una situazione da cartellino rosso per chi si relaziona con noi. Perché? Perché veniamo percepiti come volubili, poco attenti.
Questa frase, “sei troppo volubile, non sei affidabile”, trasforma il preconcetto in un’equazione di primo grado. Sei quindi non puoi.
Ok, un multipotenziale ha la tendenza ad avere una fantasia galoppante tanto quanto Ombromanto, il cavallo che pialla il sedere di Gandalf dopo due giorni di cavalcate ininterrotte nelle terre del Mark, mentre guidano la cavalleria al fosso di Helm.
Ok. E quindi?
Penso quindi NON sono?
Capita poco di sentirla questa frase perché, diciamocelo, a pronunciarla deve essere uno che ha la faccia come il sedere del suddetto stregone dopo la cavalcata.
Detto questo, risulta estremamente pericolosa.
Se sei multipotenziale e non hai ancora capito come gestirti, e soprattutto non hai ancora fatto pace con la tua natura, questa frase accentuerà tutti i sensi di colpa che già ti tormentano. Quelli che si aggravano quando vedi quanto gli altri siano più efficaci e sul pezzo di te.
No, no, no e poi ancora no. Non ascoltare queste parole uscite dal signor faccia di sedere piallato.
Hai tutta l’affidabilità che serve e molta più fantasia di lui. Passa oltre.
4) Saper fare tante cose significa non saperne fare nessuna. Ad ognuno il suo lavoro.

Questa frase rappresenta una credenza molto diffusa. Per essere bravo a fare una cosa, devi fare solo quella.
Adesso te ne dico una su questa persona.
Dice una sciocchezza ed è una cosa ovvia. Solo che non è colpa sua. Qui siamo in pieno universo educativo lavoro/scuola. Quel lavoro e quella scuola che ti inculcano fin da piccolo l’idea che devi scegliere una strada, specializzarti e che il lavoro è fatica e sacrificio.
Ti do un consiglio serio visto che fino ad ora ne ho sparate parecchie.
La persona che hai di fronte, ha la testa colma – suo malgrado – di false credenze che provare anche solo a destabilizzarle, ammesso sia possibile, si rischia di arrecarle danno. Non è mai il top far cadere le certezze di qualcuno.
Lasciamolo nella sua convinzione e dimostriamogli coi fatti che quello che lui pensa vale solo per alcuni e non per noi.
5) Ma come farai a mantenerti?
Attenzione: siamo di fronte alla frase gemella della due, ma udite udite, cambia il soggetto. Chi ti dice questa frase è un genitore o una persona super vicina.
Ti svelo che cosa succede nella sua testa e ti garantisco che capirlo cambierà drasticamente il tuo modo di affrontare la cosa.
Questa persona non capisce e di conseguenza ha paura. Punto, è cosi. È terribilmente preoccupata per te, e lo è perché ti vuole bene.
Se non capisce e ha paura, c’è una sola risposta: provare a spiegarle esattamente cosa succede, chi siamo, come ci comportiamo nella nostra multipotenzialità, che non siamo in pericolo di vita e che è tutto ok.
Un bell’abbraccio dovrebbe sigillare il tutto senza colpo ferire.
Chi ci vuole bene ha tutto il diritto di capire, cosa che tra l’altro farà bene anche a noi.
6) Tu non sei multipotenziale. Tu non hai imparato come si sta al mondo.

È simile alla precedente ma se noti l’accezione è diversa: c’è una punizione dentro, non preoccupazione.
Il motivo è semplice: cambia il soggetto.
Se quella precedente era pronunciata da una persona che ci vuole bene, questa è pronunciata da una persona a cui stiamo altamente sulle scatole e che si augura, anzi, ci augura di ritrovarci subitissimo con il sedere nella mangiatoia dei maiali.
Informazione non richiesta, sappi che questa te l’hanno detta almeno una volta anche se non l’hai sentita.
Piccola nota a margine, chi la pronuncia di solito ha una vita non in linea con i suoi desideri ed i suoi valori, differentemente non avrebbe tanto rancore da riversare verso altri.
Esiste la possibilità che le sue giornate la rendano infelice e se quello che ti ho appena detto ti ha commosso e hai iniziato ad empatizzare, allora sei una persona meravigliosa. Passa al punto 7 e non leggere la prossima frase. Mi raccomando.
Non hai fatto il balzo al punto 7 e stai leggendo? Ti avevo avvertito di non farlo.
Va beh, vuol dire che non hai empatizzato, benvenuto nel lato oscuro. In tutti i casi sarò molto delicato – mi va così a questo giro.
Beccati questa perla di saggezza:
A questo mondo ci sono quasi 8 miliardi di opinioni, e una buona parte appartiene a persone che non sono mai state davvero felici. Quindi, con il massimo del rispetto che riesco a sprigionare, amico mio che vuoi farmi capire come si sta al mondo, grazie ma rimettiti i tuoi due centesimi in tasca.
7) Ma tu, di preciso, di cosa ti occupi?
Allarme rosso. Qui entra in gioco la modalità panico.
Che cosa gli dico? BOH!
Cioè si, lo so quello cosa faccio, ma come glielo spiego che ho 4 entrate, più altre trasversali e che nel mio lavoro ho un’orizzontalità tipo Han Solo appena prima di lanciare il Millenium Falco nell’iperspazio?
Di solito va così:
– Ehi ma tu di cosa ti occupi?
– Marketing – Secco e conciso.
– Ah ok figo! Tipo?
– Tipo che vendo cose nell’internet.
– Che tipo di cose?
– Cose, varie, (iniziano le palpitazioni)
– Scusa non capisco, puoi spiegarmi meglio?
– Certo, prima però bevo un goccio di questo ottimo spritz gelato come il mio cuore tormentato in questo momento! ( sorsata di Spritz ghiacciato, mal di testa da freddo, touch down scusa non mi sento bene devo andare ciao).
Perfetto, l’ho sfangata anche questa volta.
8) Tutte queste idee, ma vuoi concluderne almeno una?

Sono stato apprendista fotografo che ancora non esisteva la fotografia digitale.
Sono stato chitarrista principiante proprietario di elettrica e amplificatore prima ancora di suonare la prima canzone (spoiler “la canzone del sole”).
Ho un passato da poeta che John Keating capitano mio capitano, sicuro sicuro la tessera per il club dei poeti estinti me l’avrebbe data al volo.
Ho scritto per diversi anni su un magazine di sport americani venendo considerato esperto per un certo lasso di tempo.
Sono stato direttore artistico con un discreto feedback nel circuito della musica indipendente, innamorandomi e disinnamorandomi del tutto nel giro di 10 anni scarsi.
Scrittore? Si dai, un po anche quello.
Ah si, da appassionato d’arte ho circumnavigato l’Europa tratta Milano Amsterdam in 11 ore e 48 minuti, parcheggio Amsterdam Arena timbrato e pagato. Tutto questo solo per vedere il Van Gogh Museum.
Motociclista per diversi anni e mai del tutto guarito dall’amor perduto (sono senza cavalcatura).
Camperista in erba prima, e poi super pro perché nel frattempo… ho sviluppato le competenze elettrotecniche necessarie per implementare la mia casa mobile.
Mi fermo qui? Meglio.
Chi non è multipotenziale e vede in noi l’instabilità suprema, è possibile non abbia tutti i torti.
La cosa incredibile però è che se NON sei multipotenziale, non ti capaciti che le skill del suddetto elenco possano essere portate a casa con criterio.
Per un multipotenziale però è la norma.
Saper fare tante cose e tutto sommato con competenza.
9) Non otterrai mai ciò che vuoi, è Impossibile.

Te l’avevo promesso o no il gran finale? Eccolo qui.
Quante volte dopo aver palesato la tua filosofia di vita, direttamente o indirettamente, ti sono state rivolte queste parole.
Inutile girarci intorno, è successo e tu non hai potuto far altro che crederci.
Il motivo è semplicissimo: in un mondo di produttivi lineari, essere multipotenziale significa non essere il linea con il pensiero comune.
Se non sei in linea col pensiero comune non hai capito il gioco, se non hai capito il gioco non hai nessuna speranza di farcela.
Tanto più se timidamente, ti poni domande che altri non si pongono, o hai desideri che altri non hanno.
Se la maggior parte delle persone che ti circondano non la pensa come te, il rischio di pensare di essere sbagliati è dietro l’angolo e caderci è un attimo.
Ecco, se sei arrivato nella tua lettura fino a questo punto, adesso voglio dirti come stanno le cose. Credo sia il momento giusto.
Siamo pronti? Vado.
Anche se hai sentito questa frase e ci hai creduto, sappi che è tutto ok, nonostante quello che ti dicono.
Andrà tutto bene, e la tua vita sarà uno spettacolo dal momento in cui accetterai di sbattertene di ciò che ti dicono gli altri, e ti concentrerai sullo sviluppare le tue capacità.
Questo Blog spero possa esserti utile a riguardo, e adesso, mentre concludo il pezzo come nemmeno Ally McBeal chiudeva un’arringa, farò anche gli onori di casa.
Multipotenzialità, produttività e rien ne va plus.

Ho condiviso con te nove frasi super geniali che ci vengono rivolte in quanto multipotenziali. Non so se ci crederai ma c’è molto di me in questi paragrafi anche se potrebbe non interessarti e tantomeno essere rilevante.
Mi piacerebbe però ci fosse molto anche di te, quindi se ti va, scrivi nei commenti una frase che ti è stata rivolta e non ho scritto.
Possibile me la sia dimenticata e tu mi vada a sbloccare un ricordo. Se arriveranno nuove frasi, che quasi certamente anche io avrò ricevuto potrebbe uscirne un articolo 2.0
Sotto trovi anche il link alla mia mail personale e quello alla newsletter.
Non solo. Troverai anche tutti i link ai miei canali social che devi seguire per stare in contatto quotidiano.
Quindi, se ti va, perché no, non perdiamoci di vista, che tra multipotenziali in un mondo super performante, fa comodo farsi qualche amico in più.
Ci leggiamo nel prossimo articolo.
Dino.

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