Essere più produttivo: perché non riesco a migliorare?

Stai cercando di essere più produttivo ma ti rendi conto che tutti i suggerimenti che trovi, per te funzionano solo in parte? Ti rendi conto che la tua capacità di gestire il tuo tempo e le tue dinamiche di vita e di lavoro, sia differente da quella di quasi tutte le altre persone che conosci?

Se ti senti fuori mira e in difetto come per molto tempo è toccato anche a me, in questo articolo ti racconto perché succede e come puoi riuscire a cambiare drasticamente questa tua situazione. Leggi fino in fondo, scoprirai qualcosa di sconvolgente.

Produttività personale: cosa signfica?

Intanto le basi. Cosa significa produttività?

La produttività personale si riferisce alla capacità di un individuo di completare in modo efficacie e soddisfacente le attività che si è prefissato di svolgere, sfruttando al meglio il proprio tempo, le proprie risorse e le proprie abilità.

Tempo e attività.

Queste sono le due variabili in gioco quando parliamo di produttività.

Il tempo che abbiamo a disposizione e le attività che riusciamo a svolgere in quel lasso di tempo a disposizione.

Se considerassimo la produttività come un valore matematico, potremmo dire che saremmo tanto più produttivi quante più cose riuscissimo a svolgere nel tempo dispobile.

Tutto chiaro? Perfetto.
Tutto sbagliato però.

Perché la produttività è soggettiva.

Ti sparo al volo due domande riflessive modello maestro Miyagi, caro il mio Daniel San.

Cosa succede, alla tua produttività se le attività che devi svolgere, al pari ad esempio di un tuo collega, per te hanno meno significato? Cosa succede se in poche parole, quei compiti che ti spettano non riscuotono il tuo interesse? Per dirla come piace a me, cosa succede se ti fanno schifo?

E ancora. Cosa succede se il tempo che hai a disposizione dovrai utilizzarlo per compiti che ti fanno schifo? Quanto mai potresti considerare importante quel lasso di tempo?

Rispondo io. Zero. Quel lasso di tempo per te non avrà alcun significato.

Anche se razionalmente saprai dare un valore a quel tempo lavorativo, perché sostanzialmente è quello che ti da da mangiare quotidianamente, dentro di te una vocina ed una fiammella ti porterà lontano lontano.

A differenza ovviamente, di ciò che accade al tuo collega super efficacie che fa il doppio di te nel medesimo tempo. Diavolo di un diavolo, lui si che adora portare a casa quei compiti che tu detesti.

Devo rassegnarmi a non essere produttivo?

Riassumendo, e ricollegandoci al pensiero appena letto, potresti pensare di avere un rendimento meno produttivo solo perché sei meno efficace?

Certo che si, saresti oggettivamente meno efficace.
Piccola digressione: lo sarai e ti mancherà la lucidità di capire che lo sarai solo in quell’ambito.

Solo perché quel lasso di tempo e quell’attività non riesce a catturarti come dovrebbe.

E come potrebbe essere differentemente?
E non si limiterà solo ad una situazione di produttività insoddisfacente: la scarsa realizzazione si trasformerà in frustrazione, i sensi di colpa ti faranno sentire inferiore, proverai forse insoddisfazione nella tua vita, ed in ultimo ti sentirai un essere umano devastato, perché proverai ad agire, ci metterai forza impegno e raccoglierai poco e nulla.

Infiniti dannatissimi sforzi per raggiungere quel collega che tanto invidi, ammiri, odi, ami, per ottenere un minimo risultato.

Deprimente? Si e ti capisco perché è stato cosi anche per me.

Ora però, siccome sono lanciatissimo come sul mio ciao negli anni 90, di domande vogliono fartene ancora un paio.

E se la produttività non fosse solo un problema di compiti?

Ricapitoliamo. Abbiamo detto che a differenza del nostro collega o chi per esso noi non riusciamo a svolgere con produttività quella cosa che non ci piace.

Non farla con produttività abbiamo inoltre detto ci complicherà a cascata tutti gli universi legati all’autostima personale che santa la miseria che danno.

Adesso però proviamo a rincarare la dose. Proviamo a complicare ancora di più la situazione, così, giusto perché non ci piace farci mancare niente e vogliamo metterci proprio a livello da allarme rosso.

Ipotizziamo che tu abbia difficoltà a provare un interesse concreto in un singolo argomento, magari quello relativo al tuo lavoro quotidiano, e oltre a questo, immaginiamo la tua attenzione venga distolta continuamente da molteplici desideri, curiosità, chiamali come vuoi, che ti frullano costantemente per la testa e che ti impediscono di focalizzarti su un unico argomento.

Non so se mi sono spiegato bene. Oltre a non provare interesse per un determinato argomento, che si da il caso è quello che ti consente di pagare l’affitto, a complicare il tutto c’è che vivi con infinite passioni che ti passano per la testa, che reclamano il loro tempo e la cui sola presenza riduce ulteriormente il tuo livello di produttività e soddisfazione.

Bene. A quel punto come la metteremmo?

Se fosse una situazione reale (spoiler lo è) te lo dico io come la metteremmo.
Malissimo. Cosi la metteremmo.

A quel punto la mia produttività sarebbe completamente compromessa.

A quel punto sarebbe evidente io non sarei mai in grado di concentrarmi come chiunque altro, e come chiunque altro mantenere il focus sui miei obiettivi.

Mi segui fino a qui? Ti ci rispecchi un poco in questa situazione?
Bene, se cosi fosse, Welcome to my life.

E benvenuto anche in questo blog, casa mia, ma fidati, anche casa tua.

Come essere più produttivo, realmente?

Torniamo quindi alla promessa che ti ho fatto all’inizio perché se hai letto fino a questo punto è ora di iniziare a tirare le somme.

Se la mia condizione di vita è questa, posso ugualmente essere una persona produttiva?

Per risponderti ti riscrivo qui la frase che ti ho detto poco sopra:

A quel punto sarebbe evidente io non sarei mai in grado di concentrarmi come chiunque altro e come chiunque altro mantenere il focus sui miei obiettivi.

Questa è la verità. Non sarai mai in grado di concentrarti come chiunque altro. Punto. Definitivo.

Attenzione però! Perché è qui che si fa la storia. Adesso facciamo saltare il banco e ci portiamo a casa tutto il malloppo. Ecco la rivelazione.

Il fatto che NON sarai mai in grado di concentrarti come chiunque altro, NON significa che non potrai essere concentrato in egual misura ma in maniera differente, con strategie specifiche, con una dinamica che accompagni il tuo modo d’essere.

Boom. Che bomba!

E lasciatelo dire, forse adesso non lo sai, ma io te lo garantisco ora, in questo momento, che il tuo modo d’essere, quando lo comprenderai, beh, sarà un super potere pazzesco. Gli daremo un nome. Gli daremo una forma, gli daremo un’emozione e poco alla volta capirai esattamente chi diamine sei.

Credo tu abbia ormai capito che qui parleremo di qualcosa in più che di semplice produttività.

Parleremo di qualcosa che nasce molto prima, che parte dall’accettazione di se stessi, di come siamo realmente fatti (noi intendo, non tutti, ma proprio noi che ci rispecchiamo in questo blog) e parleremo di come far pace con tutti quei magoni, quegli sguardi storti ricevuti negli anni, che ci hanno fatto sentire minuscolissimi, solo perché non capaci di organizzarci e di essere efficaci e pragmatici come tutti gi altri.

Partiremo da prima amico e amica mia.
Molto prima. Pre.

Ecco perchè io non la chiamo più produttività.
La chiamo PREduttività e sono sicuro farà anche al caso tuo.

Esplora questo blog e non lesinare commenti e perché no mail private.

Mi trovi quì: dino@dinoenne.it

Sarà un gran viaggio e sono certo ci divertiremo nella scoperta del nostro immenso potenziale.Un abbraccio. Dino

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