attacchi di ansia

Attacchi di ansia: 5 pilastri minimalisti per prevenirli

Attacchi di ansia: 5 pilastri minimalisti per prevenirli

attacchi di ansia

 

Soffri di attacchi di ansia? 

 

In questo articolo ti darò una chiave di lettura completamente diversa che non solo ti aiuterà ad affrontare il problema nel momento in cui accadrà. Farà molto di più.

 

Tracceremo una traiettoria precisadelle briciole di pane – per vincere l’ansia prima ancora che possa azzannarti.

E questo credimi, farà tutta la differenza del mondo.

 

Perché un conto è suggerirti un rimedio momentaneo.

 

Un conto è aiutarti a prevenire, sconfiggendo il nemico sul nascere.

 

Sei prontə per iniziare la lettura?

 

Mettiti comodə avremo molto di cui parlare, e se leggere queste informazioni ti farà bene quanto ha fatto bene a me nella lotta contro l’ansia, il risultato sarà super.

 

Disclaimer:

 

Leggi fino alla fine, sennò non funziona.

multipotenzialità e produttività

Ciao sono Dino! 

Sono passato in alcuni anni dall’essere un tecnico avviato ad una carriera di progettazione, a diventare un direttore artistico in grado di organizzare oltre 500 concerti, per poi trasformarmi di nuovo in quello che sono oggi.  Un marketer. Fino a quando vorrò.

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Ciao sono Dino! 

Sono passato in alcuni anni dall’essere un tecnico avviato ad una carriera di progettazione, a diventare un direttore artistico in grado di organizzare oltre 500 concerti, per poi trasformarmi di nuovo in quello che sono oggi.  Un marketer. Fino a quando vorrò.

Quali sono i sintomi di un attacco di ansia?

Gli attacchi di ansia, noti anche come attacchi di panico, possono manifestarsi con una serie di sintomi fisici, emotivi e cognitivi. 

 

Variano da persona a persona e allo stesso modo variano di intensità da persona a persona. Dal semplice fiato spezzato a sintomi enormemente più complessi da affrontare e che si protraggono per ore.

 

Facciamo alcuni esempi? 

Facciamoli, uno dopo l’altro, senza edulcorarli.

 

  • Sensazione di paura intensa o terrore improvviso.
  • Palpitazioni o tachicardia (battito cardiaco accelerato).
  • Sudorazione eccessiva.
  • Tremori o scosse corporee.
  • Sensazione di soffocamento o dispnea (difficoltà respiratoria).
  • Dolore o fastidio al petto.
  • Nausea o disturbi gastrointestinali.
  • Sensazione di svenimento o capogiri.
  • Formicolio o intorpidimento delle mani o dei piedi.
  • Distacco dalla realtà.
  • Paura di perdere il controllo.
  • Paura di morire.
  • Tensione muscolare.
 
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Presta attenzione a quello che scrivo ora: 

 

Gli attacchi di ansia talvolta, possono manifestarsi in modo così intenso da far pensare che si tratti di un problema fisico grave.

Ad esempio un attacco di cuore o un’asfissia. 

Di solito non sono pericolosi in sé stessi e non causano danni fisici a lungo termine, tuttavia se i tuoi stati di ansia si manifestano con tale prepotenza, un consulto da un professionista è pratica non solo buona e giusta ma addirittura indispensabile.

 

Smettere di pensare troppo: Come ho gestito l’overthinking in 3 mosse (infallibili) Smettere di pensare troppo, se hai un problema di overthinking, …

A cosa sono dovuti gli attacchi di ansia?

Visti i sintoni, la domanda sorge spontanea.  Da dove arrivano?

 

Gli attacchi di ansia possono essere causati da una combinazione di fattori fisici, psicologici e ambientali. Non esiste una singola causa. 

 

Troppo facile.

 

Vogliamo provare ad isolare qualche macro motivo che ci porta a vivere stati d’ansia?
Eccone 5:

 

1. Stress: 

 

Eventi stressanti nella vita presente e passata, come cambiamenti significativi, pressioni sul lavoro, problemi finanziari o traumi, sono un ottimo presupposto per sviluppare attacchi di panico e ansia.

 

2. Stili di pensiero negativi: 

 

I modelli di pensiero distorti o negativi, come l’ipervigilanza per le minacce, l’eccessiva autocritica e il pessimismo cronico, possono contribuire all’insorgere di sintomi di ansia.

 

3. Condizioni mediche: 

 

Alcune condizioni mediche, come disturbi tiroidei, problemi cardiaci o disturbi neurologici, possono causare sintomi interpretabili come attacchi d’ansia.

 

4. Eventi traumatici passati: 

 

Esperienze traumatiche nella vita, come abusi, violenze o incidenti, possono aumentare la suscettibilità agli attacchi d’ansia e la fobia sociale.

 

5. Stili di vita poco salutari: 

 

Una dieta sbilanciata, mancanza di esercizio fisico, mancanza di sonno adeguato e abitudini poco salutari come l’abuso di sostanze nocive possono portare all’insorgere di ansia nella nostra vita.

 

Come puoi vedere le cause sono molteplici e ne ho indicate solo alcune.

 

Noi NON ci concentreremo su quelle cause legate ad un probblema fisico, o a squilibri biochimici

 

In quei casi, ti rimando al consiglio precedente. Chiedere aiuto è indicazione di grande maturità ed il solo modo per non affogare.

 

In questo articolo invece, ci concentreremo  sulle cause autogenerate. 

 

Quelle situazioni quindi – e sono la stragrande maggioranza – in cui siamo noi stessi ad alimentare inconsapevolmente il nostro stato di ansia.

 

Come? 

 

Lo vediamo tra brevissimo, ma non prima di aver fatto una doverosa premessa.

 
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Ti andrebbe di approfondire questi argomennti ogni lunedì in  5 minuti. 

 

C’è LEGGERMENTE. La mia newsletter. 

Registrarsi è un attimo.

"Cosa fare in caso di attacchi d'ansia?" è la domanda sbagliata

 

Sono certo che questa è la domanda principale a cui tu vorresti dare risposta. 

 

E ti garantisco che lo capisco perfettamente.

 

Ancora adesso – talvolta – soffro di attacchi d’ansia, e ho ben chiara la sensazione di isolamento, talvolta di soffocamento, più tutti i graziosissimi sintomi di cui abbiamo parlato poco sopra.

 

Chi non vorrebbe avere una soluzione facile facile?

 

Ecco però il problema.

Quella non è la domanda giusta che devi porti.

 

Ecco perché.

 

Esistono rimedi pratici per vincere l'ansia?

La risposta vera è che in realtà non ci sono.

 

Quello che esiste sono suggerimenti che possiamo applicare di volta in volta per vincere momentaneamente l’attacco d’ansia.

 

Io stesso ho scritto un articolo dove ti suggerisco alcune strategie che utilizzo in prima persona e poco sotto trovi il collegamento per leggerlo. Fallo mi raccomando.

 

Sono efficaci quelle strategie?

Assolutamente sì.

 

Da sole risolvono il problema d’ansia?

Non per forza.

Non nel lungo periodo.

 

Sia chiaro, i suggerimenti che troverai nell’articolo, partono già da un presupposto di autoanalisi e non sono semplici suggerimenti che mettono un tampone per 10 minuti.

 

E soprattutto sono testati su me medesimo, certificati e vidimati dal sottoscritto. E su di me hanno funzionato alla grande.

 

In sostanza quindi, molto meglio di tutti i suggerimenti che troverai sparsi per il web in articoli fotocopia. 

 

 

Imparare a gestire l’ansia da multipotenziale; la mia esperienza in 5 punti Imparare a gestire l’ansia da multipotenziale è indispensabile. Se sei …

Al tempo stesso tuttavia, va detta una cosa.

Cercare semplicemente di superare un attacco d’ansia nel momento in cui arriva, è un po’ come bersi un bicchiere di acqua fresca, in un agosto milanese, mentre tutti sono in ferie e tu continui a lavorare.

 

Ti darà una sensazione di sollievo?

Certo.

 

Sarà una soluzione?

 

No. Tu continuerai a lavorare sotto il caldo milanese, e  l’effetto del bicchiere fresco durerà mezz’ora. Al passaggio successivo, invece del bicchiere d’acqua desirerai un gin tonic.

 

In sostanza.

Lavorare solo sui sintomi derivati da un’attacco di ansia, sarà inutile se non lavorerai sui motivi profondi che generano in te ansia.

 

Ecco quindi la premessa da cui partire con i suggerimenti minimalisti che voglio fornirti.

 

Il cui obiettivo non è quello di vincere il sintomo dell’attacco d’ansia. 

Semmai è quello di fare in modo che l’ansia non nasca.

 

A proposito. Sai cos’è il minimalismo?

 

Te lo accenno nel prossimo paragrafo.

Dopodiché via con i 5 pilastri.

 

Cosa vuol dire essere minimalista?

Essere minimalista è uno stile di vita nonchè una filosofia consapevole e attiva, che si concentra sulla semplificazione e sulla riduzione al minimo del superfluo e delle distrazioni nella vita.

Lo scopo è eliminare ciò che non serve  e che genera attaccamento e ansia, al fine di concentrarsi su ciò che è davvero importante. 

 

Il minimalismo promuove la qualità, la deliberazione e la consapevolezza nelle scelte di vita.

Semplificare per valorizzare.

 

Da questo presupposto di benessere, ecco i suggerimenti che non ti aspetti per vincere l’ansia e che condividerò nei prossimi paragrafi. 

1. Possedere di meno, ma meglio.

Il vero costo dei nostri beni materiali, non è tanto il costo economico dell’acquisto.

 

Il vero costo è l’investimento emotivo che ne facciamo.

Ogni volta che effettuiamo un’acquisto è come se caricassimo quell’oggetto di una certa aspettativa. Ma non tutti gli oggetti che acquistiamo – purtroppo – hanno ragione di essere acquistati. 

 

Alcuni vengono presi solo per darci un piacere effimero, che in quel momento ci sembra tutto, ma che decade dopo pochi attimi.

 

E così ci ritroviamo circondati da oggetti, dei quali non ricordiamo l’origine, dei quali non ricordiamo perché sono entrati in casa nostra, eppure ci sono e vanno mantenuti.

E circondarsi di oggetti con il relativo costo emotivo, è un generatore perpetuo di ansia.

Possedere molto crea molta ansia.

 

Imparare a circondarsi solo di ciò che ci serve, e di ciò che ci piace realmente – eliminando tutto il resto – ci aiuterà a liberare spazio mentale, ridurrà lo stress, e ci permetterà di concentrarci su ciò che realmente è importante nella nostra vita.

 

Vuoi ridurre lo stress e l’ansia.

Svuota casa.

 

Possiedi di meno e solo cose che ami realmente.

Imparare a gestire l’ansia da multipotenziale; la mia esperienza in 5 punti Imparare a gestire l’ansia da multipotenziale è indispensabile. Se sei …

2. Non dire si a tutto.

La società nella quale viviamo ci mette di fronte ad un problema di assertività.

 

Viviamo nel terrore di dire no alle persone e no alle cose.

 

E così ci costringiamo a affrontare situazioni e compiti che non vogliamo realmente affrontare.

 

Il minimalismo aiuta a riflettere anche su questo.

 

Le scelte che compiamo devono essere quelle che ci portano in una direzione che possiamo apprezzare. Il resto è un di più.

E il vero peso di un sì non voluto, non è solo lo svolgere un compito che non desideriamo fare.

 

Il vero peso è lo strascico emotivo che ci portiamo dietro si dopo si, ogni volta che quel sì, non rispecchia realmente i nostri desideri e i nostri valori.

 

Ogni sì che ci rubiamo è un mattoncino LEGO in più nel muro della nostra ansia.

 

Vogliamo vincere l’ansia?

 

Impariamo ad essere assertivi e a dire sì solo a quelle cose che realmente desideriamo.

3. Smettere di paragonarsi.

Uno degli insegnamenti principali del minimalismo è che ognuno è minimalista in maniera differente da un altro.

 

Io stesso, oggi sono minimalista in maniera differente da come lo ero tempo fa.

 

Perché?

 

Perché le necessità di base cambiano così come cambiano i gusti. 

Il circondarsi di bellezza ad esempio, è uno dei presupposti del minimalismo.

 

Se una cosa non serve, ma aumenta la qualità di bellezza di ciò che ti circonda, ha senso esista nella tua vita.

Ecco quindi il punto.

Da questi presupposti, l’ovvia conseguenza del minimalismo è che paragonarsi ad altri è assolutamente inutile. A stento possiamo paragonarci al noi del passato, figuriamoci ad un altra persona.

 

Eppure viviamo nella società della performance che ha il solo obiettivo di uniformare il nostro rendimento ad una collettività in continuo mutamento.

Al confronto continuo.

 

Lo stress e l’ansia sono una diretta conseguenza.

 

A seguire ti lascio il link ad un articolo sullo stress da lavoro correlato che ho scritto tempo fa.

 

Vuoi ridurre l’ansia?

Impara a non paragonarti.

 

Trova le cose importanti che circondano te e solo te.
Poi, vivi la tua vita.

Stress da lavoro correlato: cos’è, e come affrontarlo in 8 passi Stress da lavoro correlato. Sai di cosa si tratta?  Forse lo …

4. Smettere di serbare rancore.

Minimalismo vuol dire lasciare andare.

 

Vuol dire liberarsi delle cose materiali superflue.
Vuol dire liberarsi dei compiti da fare superflui.

Vuol dire liberarsi dei sentimenti negativi superflui.

Se tendiamo a provare rancore, saremo facili prede per l’ansia.

 

E lo posso confermare perché per molti anni nella mia vita ho avuto la tendenza a provare rancore.

 

I miei genitori.

Persone che mi avevano ferito.

 

Rancore sempre e comunque immotivato.

 

E come si fa a non provare rancore?

 

Se posso dirti la mia, nel momento in cui lasci andare le cose materiali e l’importanza di cui le hai impropriamente investite, la mente diventa enormemente più leggera.

E anche gli spazi per il perdono, per la comprensione, per il non provare rancore diventeranno enormi praterie.

 

Vuoi vincere l’ansia?

Liberati dal rancore.

 

5. Concentrati su cio che ti circonda.

Minimalista significa vivere il presente nel miglior modo possibile. Senza distrazione.

 

Eppure noi siamo circondati da distrazione.

 

I social. La posta elettronica. Il telegiornale. 

 

E scaricare la responsabilità sulla tecnologia non ha poi molto senso, perchè la tendenza a distrarci esiste da ben prima che tenessimo in mano uno smartphone di ultima generazione.

 

Vivere la vita lavorando.

I debiti.

Concentrarsi sulle cose da fare.

Infiniti compiti da svolgere.

 

Tutte attività indispensabili ma che hanno in comune una terribile consegueza.

 

Ci distraggono dalla nostra vita nel presente.
Nell’attimo in cui si concretizza.

 

Siamo talmente distratti da infinite variabili quotidiane, da non renderci minimamente conto del fatto che ogni singolo giorno, nasconde momenti di realizzazione.

Siamo talmente impegnati a camminare di fretta verso il posto di lavoro, da non renderci conto che stiamo facendo letteralmente una passeggiata sotto il sole di 20 minuti.

 

E che il mondo in quel momento ci circonda.

 

Facciamo code infinite al supermercato guardando lo smartphone e pensando al tempo che stiamo perdendo, senza renderci conto che quei 20 minuti sono un’occasione per scambiare due parole con qualcuno.

 

Stiamo nel traffico con nostro figlio in auto e ci concentriamo sulle cose da fare invece che cogliere l’opportunità di parlare, esplorarsi e conoscersi.

 

Tutte le distrazioni della nostra vita ci impediscono di leggere il nostro presente come invece andrebbe letto: un’opportunità.

Vuoi eliminare l’ansia?

 

Impara a riscrivere il modo in cui percepisci il presente.

 

Ogni volta che stai facendo qualcosa che ti disturba, respira e prova a rileggerla in maniera funzionale ad un obiettivo di serenità.

Attacchi di ansia: come anticiparli con il minimalismo

smettere di pensare troppo è un percorso che porta alla serenità

In questo articolo ho voluto farti scoprire l’approccio minimalista alla vita allo scopo di vincere l’ansia prima ancora che possa manifestarsi.

 

5 pilastri su cui riflettere.

 

Li riepiloghiamo?

 

1. Possedere di meno, ma meglio.

2. Non dire si a tutto.

3. Smettere di paragonarsi.

4. Smettere di serbare rancore.

5. Concentrati su cio che ti circonda.

 

Va da se che l’approccio minimalista alla vita non nasce dall’oggi col domani.

 

Eppure questi passi sono molto più pratici di come potrebbero apparire.

 

Io stesso cresco nell’applicarli giorno dopo giorno e più imparo più mi rendo conto di quanto ho ancora da scoprire.

 

Consiglio?

 

Inizia.

 

Fai spazio alla tua vita togliendo.

E dimmi di volta in volta come sta andando.

 

Se hai bisogno di fare quattro chiacchiere sotto trovi tutti i miei contatti.

Noi ci leggiamo il prossimo articolo.

 
Produttività, preduttività e gestione del tempo
Produttività, preduttività e gestione del tempo

E se tutti i lunedì condividessi con te idee e suggerimenti per aggiungere, ogni settimana, un pezzettino in più di consapevolezza nella tua gestione del tempo?

 

Cosa dici, potrebbe darti una mano? Se ti va di investire 5 minuti di lettura per ripartire con le pile cariche, c’è LEGGERMENTE. La mia newsletter. Leggila. Con Leggerezza.

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