Convenzioni sociali: come nascono e come uscirne (se sei multipotenziale)

Convenzioni sociali. Il desiderio di essere accettati e riconosciuti è strettamente legato al concetto di convenzione sociale. Sei d’accordo?
Più sono simile al pensiero sociale condiviso, più è plausibile venga riconosciuto come parte di un gruppo.
Concetto estremamente semplificato ma estremamente in linea con la realtà.
Ok, ma da dove arriva una convenzione sociale?
E soprattutto, domanda delle domande:
Se non mi sento in linea con una convenzione sociale, come posso uscirne serenamente autorealizzandomi?
Ne parliamo in questo articolo.
Ti dico la mia e ti do alcuni suggerimenti pratici.
Leggi fino alla fine, mi raccomando, che i suggerimenti utili sono talmente sparsi che potresti trovare l’illuminazione sotto un salice come Siddharta Gautama, in una qualsiasi delle righe di questo articolo.

Ciao sono Dino!
Sono passato in alcuni anni dall’essere un tecnico avviato ad una carriera di progettazione, a diventare un direttore artistico in grado di organizzare oltre 500 concerti, per poi trasformarmi di nuovo in quello che sono oggi. Un marketer. Fino a quando vorrò.

Ciao sono Dino!
Sono passato in alcuni anni dall’essere un tecnico avviato ad una carriera di progettazione, a diventare un direttore artistico in grado di organizzare oltre 500 concerti, per poi trasformarmi di nuovo in quello che sono oggi. Un marketer. Fino a quando vorrò.
Cosa sono le convenzioni sociali?
Le convenzioni sociali sono un insieme di regole non scritte o norme comportamentali, accettate da una determinata società o gruppo sociale.
Queste regole determinano come le persone dovrebbero comportarsi nelle più svariate situazioni sociali, definendo ciò che è considerato appropriato – o inappropriato – in termini di comportamento, linguaggio, abbigliamento, lavoro, norme di cortesia e tutto ciò che ti viene in mente e che determini il pensiero comune.
Variano da cultura a cultura e soprattutto – questo forse ci interessa di più – da gruppo a gruppo.
Teoricamente, servono a stabilire un senso di ordine e coesione all’interno di una società o di un gruppo sociale specifico.
Tutto chiaro?
Chiarissimo.
Si, però, da dove nascono?
Convenzioni sociali: come nascono?

Le convenzioni sociali nascono e si sviluppano nel corso del tempo attraverso un processo complesso che coinvolge moltepici ambiti:
Facciamo alcuni esempi? Facciamoli.
Cultura e tradizione: I valori, le credenze e le norme culturali di una società sviluppate nei secoli determinano il pensiero comune.
Comunicazione e interazione sociale: Si sviluppano in risposta alla necessità di stabilire regole chiare per la comunicazione e l’interazione sociale.
Cambiamenti storici: eventi politici, economici o culturali determinano la direzione del pensiero comune.
Apprendimento sociale: l’imitazione degli altri membri della società, partendo dai genitori, dalla famiglia e dai modelli di comportamento presenti nella comunità condizionano lo sviluppo del pensiero comune nel corso degli anni.
Reinforcement sociale (rinforzo sociale positivo e negativo): le persone sono portate a seguire convenzioni sociali perché ne ricevono in cambio approvazione e accettazione dai loro coetanei, mentre chi le infrange – al contrario – può affrontare disapprovazione o ostracismo.
E su questo punto, il reinforcement sociale, ci torniamo più avanti.
Prima però, vediamo di diradare gli ultimi rimasugli di nebbia e di fare esempi pratici di convenzioni sociali.
Convenzioni sociali: esempi pratici
Giusto per addentrarci ancora un poco è giunto il momento di fare alcuni esempi pratici.
Salutare con una stretta di mano:
In molte culture, nella nostra ad esempio, è considerato appropriato salutare gli altri con una stretta di mano quando si incontrano per la prima volta. Cortesia e rispetto reciproco.
Privacy:
È considerato maleducato guardare negli spazi personali di altre persone senza permesso( come borsette o cellulari). Rispettare la privacy è una convenzione sociale importante.
Abbigliamento:
A seconda del contesto, le convenzioni sociali determinano come dovremmo abbigliarci. Ad esempio, in un ufficio formale, ci si aspetta di indossare abiti professionali, mentre in una spiaggia è accettabile indossare costumi da bagno.
Volume della voce:
In ambienti tranquilli o formali, è considerato maleducato parlare ad alta voce. Adattare il volume della voce all’ambiente è una convenzione sociale comune.
Disclaimer!
Questi quattro esempi hanno semplicemente lo scopo di visualizzare il concetto di convenzione sociale.
È chiaro però, che il pensiero comune si estende a macchia d’olio. Basta riflettere su ciò che di norma viene considerato giusto oppure sbagliato dalla stragrande maggioranza delle persone della nostra cerchia sociale di appartenenza.
Facciamo un ulteriore esempio?
Lavoro
In molti gruppi sociali, è diffusa come convenzioni legata al lavoro, il fatto che un posto fisso e sicuro sia un ottimo presupposto per una vita serena.
Ancora.
Una convenzione sociale comune è il fatto che sia importante specializzare le proprie competenze in un’unica direzione per migliorare la propria vita lavorativa.
Ancora?
Lavorare tanto dimostra che sei una persona responsabile.
Non mettere il lavoro al primo posto , fai di te una persona poco affidabile.
Convenzione sociale è quando un pensiero viene abbracciato dalla stragrande maggioranza delle persone, e si trasforma da possibilità – e opinione – in dato di fatto e certezza.
Convenzioni sociali: il lato oscuro

Ecco però la domanda delle domande.
Che cosa succede se ci sentiamo al di fuori di molte delle convenzioni sociali che ci circondano e che determinano l’accettazione nel nostro gruppo di appartenenza?
Poco fa abbiamo avuto un assaggio di come evolve la situazione in un caso del genere.
Di norma , se non siamo disposti ad accettare convenzioni sociali ritenute determinanti dalla maggior parte delle persone , viene meno il rinforzo sociale.
Dall’accettazione, si passa all’ostracismo.
Detto in altre parole si viene etichettati.
Se sei una persona multipotenziale , è una situazione che che conosci fin troppo bene.
Il desiderio di cambiamento di vita – e lavorativo – va a scontrarsi con una delle convinzioni sociali più diffuse.
Quale?
Il postulato accettato dalla stragrande maggioranza delle cerchie sociali, che una persona debba trovare un lavoro e farlo per tutta la vita.
Ancora , la possibilità di abbracciare Muticompetenze, fai di te automaticamente una persona poco preparata.
Perché?
Perché il pensiero diffuso è che per essere competenti è necessario non cambiare mai i propri indirizzi di studio.
Se sei una persona multipotenziale sei assolutamente consapevole di cosa significhi venire etichettata da un gruppo di appartenenza, perché non in linea con il pensiero comune.
Come si sopravvive alla mancata appartenenza agli ideali delle convenzioni sociali di un gruppo di appartenenza?
Lo vediamo da adesso in poi e ti do alcuni suggerimenti pratici che per me sono stati indispensabili.
1. Identifica i tuoi valori.
Quali sono i tuoi valori?
E prima di rispondere a questa domanda ti invito a fermarti.
Non è vero che noi siamo coscienti realmente dei nostri valori.
Non sempre perlomeno.
Quali dei nostri valori ad esempio, sono realmente nostri e non arrivano dalla cerchia sociale nella quale viviamo?
Talvolta siamo convinti di pensare una cosa, solo perché ci ritroviamo circondati da persone che pensano esattamente in quella direzione.
Anche se una vocina dentro , silente ma non troppo, ci dice che qualcosa stona, che quel pensiero non fa per noi.
Ecco, il primo passo è cercare di identificare davvero quali sono i mattoncini che veramente sono alla base della nostra persona.
Identifica i tuoi veri valori.
Come?
Ad esempio alimentando il nostro viaggio interiore.
Leggendo, guardando film, ascoltando musica , dove ci si relazioni con persone differenti da quelle che ci circondano.
Scoprire storie di altri esseri umani in grado di ispirarci e renderci conto che quell’ispirazione, se in noi ha avuto presa, è perché ha stimolato qualcosa di silente.
Quelli sono i nostri valori e i pensieri che ci caratterizzano.
Esplorare se stessi è il primo passo.
2. Acettarsi.

Questo è uno step parziale.
Il primo passo per uscire da convenzioni sociali che non ci rappresentano, è quello di accettare la realtà che non apparteniamo a quel pensiero.
Accettare la realtà, che la nostra unicità ci porta ad allontanarci in qualche modo da una cerchia alla quale forse abbiamo guardato come fondamento della nostra vita.
Accettare che abbiamo la possibilità di pensare in maniera differente dal pensiero comune , e anche nel caso venissimo etichettati, la nostra unicità e i nostri valori sono troppo importanti per essere ridimensionati in virtù di un pensiero che non ci appartiene.
Come?
Ad esempio con il prossimo punto.
3. Cercare la nostra nuova cerchia.
Se ci rendiamo conto che il pensiero sociale comune , legato ad una cerchia, o un pensiero diffuso a livello nazionale, o globale, non ci appartiene, individuiamo una nuova cerchia.
Piccolo disclaimer!
Quello che sto scrivendo , non è da confondere con l’idea di isolarsi in una cerchia che la pensi esattamente come noi.
Mantenere una mentalità aperta, che rispetti tutte le opinioni differenti dalle proprie è il punto di partenza.
Pur avendo idee e valori differenti, a meno che le idee promosse da una cerchia non siano di violenza o distruttive, il rispetto per i pareri differenti è sempre la base del vivere civile.
Il concetto semmai è un altro.
Trovare persone che rispecchino i nostri ideali e i nostri valori, è il modo migliore per non sentirsi isolati di fronte ad un pensiero comune che ci allontana.
Sempre per restare in tema di multipotenzialità, comprendere la propria multipotenzialità e relazionarsi con altre persone che hanno le idee chiare a riguardo, è un ottimo presupposto per riuscire ad alimentare l’accettazione di se stessi e delle proprie caratteristiche.
Soprattutto se si arrivava da un ambiente dove in linea di massima il nostro modo di agire non veniva compreso.
4. Agisci in armonia con i tuoi valori.

Una volta che si sono compresi i propri valori , che si è accettato il fatto di pensarla in maniera differente dalle convenzioni sociali.
Una volta che avremo individuato la nostra nuova tribù , con nuovi valori che ci rispecchiano, e algoritmi di pensiero più in sintonia con il nostro essere eccoci al punto finale.
Agire in armonia con quello che pensiamo.
Abbiamo parlato di lavoro e multipotenzialità?
Se sei multipotenziale e hai desiderio di cambiare spesso, appartenere ad una cerchia sociale che come convenzione vede nel cambiamento inaffidabilità , per te rappresenterebbe un ostacolo.
Appartenere invece ad una cerchia che comprende la multipotenzialità, e che invece di ostacolare il tuo cambiamento, lo incoraggia, renderà il tuo compito e la tua vita molto più lineare, leggera e appagante.
Hai creato l’ambiente perfetto attorno a te?
Ora devi solo agire.
Convenzioni sociali
Le convenzioni sociali rappresentano una serie di pensieri e di idee che ci siamo dati nei secoli per consentire il vivere comune.
Allo stesso tempo, le stesse idee talvolta hanno generato meccanismi di esclusione, tossici, che etichettato chi non è in grado di adeguarsi ad una direzione comune pur non arrecando danno alcuno.
La verità è che non è un problema non condividere una convenzione sociale.
Se non ti senti in linea con pensieri comuni che vanno in contrasto con i tuoi valori, è tutto ok.
Spero i quattro suggerimenti che ti ho dato possano esserti utili.
Se hai alcune riflessioni da aggiungere scrivile nei commenti, sarò felicissimo di leggere cosa ne pensi.
Ci leggiamo il prossimo articolo.

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