come imparare a buttare le cose ti salverà la vita! 3 suggerimenti di decluttering che non conosci

Imparare a buttare le cose è un potere.
E si, lo so che suona strano in un epoca di Zero Waste, in cui ragioniamo su quanto sia importante non sommergere il nostro pianeta di rifiuti, in cui meditiamo su quanto il consumismo ci abbia portato ad una situazione globale di incontrollabile produzione di nulla cosmico. Quel nulla che riempie le nostre case e che in un secondo momento sommergerà il nostro pianeta.
E si, sono un forte sostenitore di questa scuola di pensiero.
Ecco, come faccio combaciare queste due cose?
Buttare e salvare il pianeta dai nostri scarti, è compatibile?
Ti rispondo al volo. Non solo è compatibile, ma è il connubio alla base di un cambiamento personale che salva tutto e tutti. Ma davvero tutto e tutti. Salva te, la tua felicità ed il tuo meraviglioso pianeta. Quell’enorme sfera blu che irradia il sistema solare della sua incontrollata ed infinita bellezza cosmica, che solo a scriverlo mi si riempiono gli occhi di magone tanto che ci credo a questa cosa.
Ti tocca leggerlo questo articolo amico o amica, chiunque tu sia.
Fidati, non te ne pentirai e mi ringrazierai.
Arriva in fondo paragrafo dopo paragrafo e dimmi se di colpo non ti sentirai in grado di stravolgere tutto il sistema e non avrai voglia di svuotare casa dal nulla che la riempie.

Ciao sono Dino!
Sono passato in alcuni anni dall’essere un tecnico avviato ad una carriera di progettazione, a diventare un direttore artistico in grado di organizzare oltre 500 concerti, per poi trasformarmi di nuovo in quello che sono oggi. Un marketer. Fino a quando vorrò.

Ciao sono Dino!
Sono passato in alcuni anni dall’essere un tecnico avviato ad una carriera di progettazione, a diventare un direttore artistico in grado di organizzare oltre 500 concerti, per poi trasformarmi di nuovo in quello che sono oggi. Un marketer. Fino a quando vorrò.
Cosa significa fare decluttering
Cominciamo con il dire che questa cosa – buttare gli oggetti– in gergo si chiama decluttering.
E no, non significa solo buttare gli oggetti.
Fare decluttering è molto di più.
Fare decluttering significa intraprendere un percorso interiore che va alla radice di quell’oggetto. Significa guardare quell’oggetto, tenerlo in mano, e risalire al momento in cui è entrato nella nostra vita. Significa attivare quelle domande che stanno alla base della sua esistenza.
Domandarsi perché l’abbiamo acquistato.
Domandarsi quali sono stati i motivi che ci hanno spinto a portarlo nella nostra vita e se la sua presenza ha in qualche modo migliorato la nostra esistenza.
Significa capire se l’abbiamo accolto per mettere a tacere una forma di insoddisfazione legata alla nostra vita o se serviva realmente.
Hai presente quando acquistiamo “perché ce lo meritiamo”? Perché lavoriamo come animali e ci convinciamo che avere un oggetto in più ci farà pesare di meno il fatto che stiamo spendendo la nostra vita in attività che ci stanno facendo soffrire? Ecco, quella cosa li.
Il costo di un oggetto sappi che non è solo economico.
Un oggetto costa anche in tempo (investito nel pulirlo), energie (nel ripararlo), spazio (che occupa nella nostra vita), ansia (legata tra le varie cose al disordine visivo dall’essere circondati da cose che non ci servono).
Fare decluttering ha lo scopo di circondarti solo di cose che hanno due scopi:
Farti stare bene perché la loro presenza aumenta il benessere – anche estetico – della tua vita.
Esserti utili. Rispondere ad una tua necessità concreta
La base del minimalismo insomma.
Ti lascio il link ad un articolo che approfondisce tutto questo.
Vivere minimalista oggi: 10 punti di partenza Vivere minimalista oggi: 10 punti di partenza. Si perché la domanda vera è: da …
Perché ci fa stare così bene buttare via le cose?
Buttare le cose che non servono ci fa stare bene per diverse ragioni, sia psicologiche che pratiche.
Da un lato, c’è la riduzione dello stress. Un ambiente ordinato, non sovraccarico di oggetti, riduce il disagio visivo e mentale, abbassando i livelli di stress e di ansia causati dalla nostra frenetica vita quotidiana. Questo ci consente di pensare con chiarezza e di concentrarci solo su ciò che è essenziale.
In secondo luogo, ci dà un senso di controllo. Possiamo gestire consapevolmente tutto ciò che possediamo. A tal riguardo, ricordo un creator che una volta disse che la sua felicità era iniziata nel momento in cui tutto ciò che possedeva aveva iniziato a stare dentro uno zaino e si era liberato di tutto il resto. Inoltre, avere spazi puliti e organizzati ci permette di avere una visione d’insieme più limpida.
C’è anche la questione della liberazione emotiva. Buttare cose inutili o peggio, oggetti legati a ricordi negativi, anche se non sempre siamo consapevoli del loro impatto su di noi, ha un effetto catartico e liberatorio.
Ho perso il conto di tutte le volte che mi sono detto “questo non lo butto perché non si sa mai”. Ecco, quel “non si sa mai” non accade, per nessuna ragione al mondo. Quell’oggetto, se non lo buttiamo, resterà ad appesantire emotivamente e praticamente la nostra vita.

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In che modo il decluttering fa rima con Zero Waste?
In che modo, quindi, questo approccio legato al decluttering e al buttare via il superfluo, che genera di fatto scarti e immondizia, è compatibile con il concetto di zero-waste?
Se ci rifletti, è abbastanza intuitivo: fare decluttering è incredibilmente educativo, un percorso di crescita personale.
Attraverso il decluttering impariamo a comprendere cosa ci serve e cosa no, quando qualcosa è bene possederla e quando è meglio lasciarla andare.
Fare decluttering è il principio, perché sì, è vero che nel momento in cui elimini il superfluo generi scarti – ed infatti il decluttering non spinge solo a buttare, ma anche a regalare a chi ne ha bisogno, a vendere, a condividere – soprattutto però, fare decluttering ti porta a una nuova consapevolezza.

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Alla consapevolezza che ogni nuovo acquisto dovrà essere mirato a raggiungere due obiettivi, aumentare il piacere visivo della nostra vita o essere utile a uno scopo.
Da lì in poi tutto cambia, inclusa la quantità di scarto che generiamo.
Da quel momento in poi cambierà anche la nostra volontà di impattare su ciò che ci circonda e ciò che possederemo si ridurrà drasticamente, contribuendo a un mondo più sostenibile.
Ciò che possediamo spesso ci possiede.
Con un Decluttering consapevole tutto cambia.
Minimalismo e sostenibilità: 4 campi dove essere minimalista fa rima con vita sostenibile Sostenibilità e minimalismo.C’è attinenza tra questi due concetti? Nell’era …
Come iniziare a fare decluttering?
Adesso che abbiamo parlato del perché, passiamo al come. E si, non ci perderò in una giornata perché io non sono uno da mille consigli.
Io sono un fan della legge di Pareto. Quel 20% che da solo vale l’80%.
Individuare quindi quei passaggi fondamentali – e di norma sono pochi (il 20% appunto) – che da soli condizioneranno prepotentemente il risultato finale (l’80% appunto).
Ecco quindi che sulla base di questo principio voglio darti 3 regole d’oro per buttare le cose inutili che io applico costantemente e che sono certo stravolgeranno quello che pensi di ciò che possiedi.
1. Buttare via il superfluo partendo dal piccolo
Fare decluttering spesso fa sentire sopraffatti.
Non siamo mai davvero consapevoli di quante cose possediamo e di quante siano inutili fino a che non decidiamo di provare a liberarcene.
E sì, non è un passaggio indolore, perché ci costringe a confrontarci con la nostra vita e le nostre scelte di anni e anni. Ci racconta chi siamo, chi siamo stati e cosa abbiamo scelto. E si, un po’ ci racconta anche quanto amiamo o meno la nostra quotidianità.
Ecco perché il primo suggerimento è importantissimo: parti dal piccolo.
Una stanza.
Un cassetto.
Rendi il processo meno urtante possibile.
Apri quel cassetto, svuotalo, guarda gli oggetti che vi trovi e comincia a domandarti ciò che ci siamo detti prima.
Perché è qui? Da dove arriva? Perché l’ho acquistato?
Rispondi a queste domande e poi chiediti: oggi è utile? Oggi aumenta il livello di bellezza della mia vita?
A quel punto decidi se tenere o meno quell’oggetto.
Sappilo, i cassetti si svuoteranno e, poco alla volta, lo faranno anche le stanze.
Partire dal piccolo è indispensabile perché è il modo migliore per attivare l’inerzia che, poco alla volta, ci permetterà di liberarci di tutto ciò che affolla inutilmente la nostra vita.

2. Buttare via le cose inutili con la regola dei 12 mesi
Se il primo suggerimento ti porta a farti determinate domande, il secondo suggerimento è invece estremamente pratico.
Utilizza la regola dei 12 mesi.
Questa regola ti invita a valutare se un oggetto è stato utilizzato o meno nell’ultimo anno. Se non lo hai usato, è assai probabile che non ti serva davvero, e a quel punto puoi considerare di eliminarlo.
Proviamo a fare un esempio.
Apri il tuo armadio e vedi quella camicia che non indossi da tempo immemorabile. Sì, è bella, ami i suoi colori, ti piace, eppure non la indossi da un anno.
Vale davvero la pena tenerla, occupando spazio prezioso? Vale davvero la pena di investire emotivamente su qualcosa che da oltre un anno non fa parte dei tuoi pensieri e della tua vita?
Lo so che probabilmente stai pensando che la voglia di indossarla ti tornerà. Possibile. Eppure è li, da un anno, a prendere polvere, a occupare spazio, a creare disordine. 12 mesi. 365 giorni.
Abbiamo case sovraccariche di oggetti che nemmeno ci ricordiamo di possedere.
E sai cosa ti dico per esperienza?
Non è vero che quando te ne libererai probabilmente te ne pentirai o avrai di nuovo voglia di usarlo.
Cerca di essere onesto o onesta intellettualmente, perché c’è sempre quella vocina nel cervello che ti dice che, se lo eliminerai, sarà proprio il momento in cui ti servirà. Bene, è falsa. Se non l’hai usato per 12 mesi, non ti servirà.
Quell’anno in cui non hai utilizzato quell’oggetto equivale a una vita intera. Liberatene.
Eliminare il superfluo parte proprio da qui: dal lasciare andare tutto ciò che non ha alcun senso di esistere nella nostra vita.
E lasciare andare è un superpotere incredibile.
Significa non farsi possedere.
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3. Se ne hai due allora ci sono cose da buttare
La prima regola era introspettiva.
La seconda regola pratica.
La terza regola, invece, è la definitiva, quella infallibile, che eliminerà ogni dubbio e dimezzerà il numero di oggetti in casa. Te lo garantisco.
Se hai più di un oggetto che serve allo stesso scopo, tienine solo uno.
Abbiamo case colme di doppioni: prova a pensarci.
Due forbici per tagliare la carta, 85 bicchieri quando in casa siamo solo in due, 75 camicie per una settimana di sette giorni, cinque telefoni perché ogni volta che cambiamo uno smartphone, ci pensiamo mille volte prima di buttare quello vecchio, come se contenesse i rotoli del Mar Morto.
Se hai difficoltà a compiere una scelta perché ti fa soffrire, ed è comprensibile dato che il decluttering è un percorso introspettivo, lascia che la scelta si compia da sola.
Lascia che siano gli oggetti stessi a dirti quando sono superflui.
Se hai più di un oggetto che serve allo stesso scopo, allora sai che puoi eliminare i duplicati. Tienine solo uno: uno è tutto ciò di cui hai bisogno.
E fidati, se pensi che tenere un oggetto di riserva nel caso in cui l’altro si rompa sia sensato, sappi che è un errore strategico.
Quando succederà, se succederà, allora a quel punto ci penserai.
Lascia che gli oggetti parlino per te e liberatene.
Buttare le cose: Fare decluttering ti salverà la vita
Siamo arrivati alla conclusione di questo articolo, che ho voluto intitolare in modo emblematico: “Il decluttering ti salverà la vita”.
So che può sembrare esagerato, e mentre lo scrivo sorrido.
Però, riflettendoci con calma, quando penso a come è cambiata la mia vita da quando ho fatto pace con gli oggetti e mi sono reso conto che possedere non era un’opzione sensata, davvero mi sembra che qualcuno mi abbia salvato.
È stato il momento in cui ho iniziato a vedere davvero ciò che mi circondava, non per quello che sembrava, ma per quello che era.
È stato un momento in cui ho iniziato a capirmi meglio, a comprendere le mie priorità, i miei desideri e, soprattutto, i miei valori.
Ho iniziato a prendermi maggiormente cura di ciò che possedevo, affinché durasse.
Questa cura strizza l’occhio al pianeta in un numero tale di modi che nemmeno lo so elencare.
Il decluttering ha salvato tante cose nella mia vita e mi ha fatto crescere come persona, perché mi ha fatto capire che, nel momento in cui cerco di compensare una mancanza nella mia vita con l’acquisto di un oggetto, sto semplicemente nascondendo la testa sotto la sabbia.
E sotto la sabbia, a meno che tu non sia uno struzzo, dopo un po’ si soffoca.
Pensaci e dimmi cosa ne pensi dei suggerimenti che ti ho dato. Scrivimelo nei commenti.
E se sei arrivato fino in fondo, ti ringrazio. Ci leggiamo nel prossimo articolo.


E se tutti i lunedì condividessi con te idee e suggerimenti per aggiungere, ogni settimana, un pezzettino in più di consapevolezza nella tua gestione del tempo?
Cosa dici, potrebbe darti una mano? Se ti va di investire 5 minuti di lettura per ripartire con le pile cariche, c’è LEGGERMENTE. La mia newsletter. Leggila. Con Leggerezza.
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