3 motivi per cui parlo di multipotenzialità che devi conoscere.
Perché parlare di multipotenzialità?
Devo essere onesto mentre rispondo a questa domanda.
Alcuni mesi fa sono entrato in quello che gli americani chiamano il rookie wall.
Il muro dell’esordiente.
Ogni anno in una qualsiasi lega sportiva professionistica americana – che sia NBA, NFL, NHL … – arrivano nuovi giocatori.
I nuovi giocatori, i cosi detti esordienti, sono i rookie.
Ad un certo punto i rookie hanno una sorta di calo di rendimento fisiologico. Di solito è legato al dover performare a livello altissimo per lungo tempo.
Se non sei abituato a stare ad un determinato livello, il calo arriva sempre.
Quello è il rookie wall.
Perché te lo dico?
Perché di solito superato quello, il rookie ha fatto il salto mentale necessario per diventare un giocatore serio.
Ecco. Ho dovuto farlo anche io.
Non che ora sia serio (mi auguro di arrivare ironico a 90 anni), ma di certo sono più consapevole del perché ti racconto di multipotenzialità.
Te ne parlo brevemente in questa riflessione che scaturisce da un commento che ho ricevuto in questi giorni su un mio canale social.
Eccolo.
Ciao sono Dino!
Sono passato in alcuni anni dall’essere un tecnico avviato ad una carriera di progettazione, a diventare un direttore artistico in grado di organizzare oltre 500 concerti, per poi trasformarmi di nuovo in quello che sono oggi. Un marketer. Fino a quando vorrò.
Ciao sono Dino!
Sono passato in alcuni anni dall’essere un tecnico avviato ad una carriera di progettazione, a diventare un direttore artistico in grado di organizzare oltre 500 concerti, per poi trasformarmi di nuovo in quello che sono oggi. Un marketer. Fino a quando vorrò.
Se parlo di multipotenzialità ti faccio sentire più solo
Ebbene sì, questo è il commento di una ragazza dopo aver visto un mio TikTok diventato virale tempo fa.
Parlare di multipotenzialità fa sentire le persone più sole perché le identifica in una comunità ristretta, allontanandole dagli altri.
A supporto della sua opinione, cita vari psicologi che la pensano come lei. Non mi metterò a condividere tutti i suoi post. Se vi interessa il video incriminato vi lascio il link del video tiktok.
Tempo fa, questa riflessione mi avrebbe spinto a farmi delle domande, cosa che già faccio costantemente.
Io seguo il metodo socratico e trovo le risposte solo attraverso le domande.
Ed in effetti questa riflessione mi ha portato a pormi delle domande, ma di fatto il mio “Rookie Wall” l’ho superato da tempo e la consapevolezza per cui creo contenuti in relazione alla multipotenzialità oggi non è la stessa di un tempo.
Oggi so dove mi sta portando tutto questo e del perché condivido e scrivo riflessioni che di fatto hp sperimentato prima di tutto sulla mia persona.
Ecco cosa penso di questa considerazione, te lo racconto immediatamente spiegandoti i 3 motivi principali che mi portano ogni settimana a creare un discreto numero di contenuti per i i miei canali.
9 frasi “geniali” che un multipotenziale si è sentito dire almeno una volta nella vita Sei multipotenziale? Si? Allora ci sono frasi …
1. scrivo di multipotenzilità per autocomprendersi
Prima di tutto, c’è un discorso di autocomprensione.
Si dice che ci sia circa un multipotenziale ogni cinque persone, indicativamente il 20%.
Se un multipotenziale deve costantemente relazionarsi con persone non multipotenziali, si farà un’idea sbagliata di sé stesso o di sé stessa. Inizierà a pensare di non essere in grado di raggiungere obiettivi, di non essere costante, di non essere affidabile, e di avere scarso impegno nel fare le cose. Inizierà a considerarsi una persona sbagliata.
Di conseguenza, qualsiasi cosa potrebbe ottenere nella propria vita andrà persa nel tempo, come lacrime nella pioggia. (Che citazione clamorosa! )
Capire cosa significa essere multipotenziali è un modo per dare risposta a tanti dubbi interiori.
Questo è successo anche a me quando ho compreso di essere multipotenziale e non sbagliato.
Tra parentesi, la comprensione di essere multipotenziale per me ha segnato una svolta. Perché dall’essere una persona apparentemente indolente, mi ha trasformato in una persona assolutamente sul pezzo e determinata nel fare le cose.
Trovare la propria strada tra molte strade e comprendere che non sei l’unico ad essere così è come vincere alla lotteria.
Ecco perché ne parlo.
Ti andrebbe di approfondire questi argomennti ogni lunedì in 5 minuti.
C’è LEGGERMENTE. La mia newsletter.
Registrarsi è un attimo.
2. parlo di multipotenzialità per farti trovare la tua tribù
Il secondo motivo per cui parlo di multipotenzialità è la conseguenza diretta del primo.
Se ti sei autocompreso e hai capito di appartenere a una percentuale un po’ più piccola, rendendoti conto che non troverai necessariamente una piena correlazione con gli altri nella quotidianità, trovare altre persone che vivono esperienze simili può essere estremamente positivo.
Mi piace parlare di tribù in questo contesto, e non è un caso che il mio podcast si chiami Animali Rari. Sotto trovi il link se ti interessa.
I multipotenziali sono animali rari ma attenzione, non sono rarissimi.
Comprendere dove si sta andando è fondamentale, ma ritrovarsi con persone più o meno simili è altrettanto utile. Non c’è modo migliore che parlare di questo per farti trovare tuoi simili.
Da quando ho deciso di muovermi seriamente anche sui social, ricevo continuamente messaggi da persone che mi ringraziano perché si sentono finalmente capite e meno sole.
E sì, quando ti senti capito, inizi a relazionarti meglio anche con chi è completamente diverso da te, perché non ti senti più inadeguato.
Concludendo è importante non solo comprendersi, ma anche identificare che non siamo soli, e non c’è modo migliore di farlo se non realizzando di far parte di una grande tribù.
E una tribù la trovi solo se la cerchi.
ASCOLTA IL PODCAST
Adori leggere ma hai poco tempo per farlo? Prova con il podcast. Ci trovi tutto quello che cerchi se stai esplorando la multipotenzialità.
Animali rari
il podcast sulla multipotenzialità
3. Parlo di multipotenzialità perché è un discorso di "sopravvivenza"
Il terzo motivo per cui parlo di multipotenzialità è perché vedo i miei canali un po’ come un piccolo manuale di sopravvivenza urbana per una persona multipotenziale.
È come dire: “Ciao amico, ciao amica, ci sono passato anch’io, ho vissuto le tue stesse situazioni, e siccome so che in certi momenti della vita, quando li si vive, si sta veramente da schifo, come un calzino sgualcito dopo una camminata di tredici chilometri verso il rifugio Prudenzini, beh, mi va di raccontarti come ho fatto io, cosa è successo a me, che riflessioni ho fatto e cosa ho imparato nel corso degli anni”.
Tutto ciò che è già successo, anche se a qualcun altro, può essere utile.
Multipotenzialità: le 6 paure di ogni persona multipotenziale Multipotenzialità. Ci sono paure con le quali ogni persona multipotenziale deve fare i …
Non è questione di isolarsi, ma di capire che si possono affrontare situazioni, anche se ti hanno creato infelicità, perché altri ci sono già riusciti.
E se te la racconto con un po’ di empatia e senza nascondermi dietro ruoli preconfezionati, secondo me ascolti e leggi anche più volentieri, e perché no, magari ci fai anche una risata.
Scrivo e racconto di multipotenzialità perché questo è il mio personalissimo manuale di sopravvivenza per multipotenziali.
Parlo di multipotenzialità perché unisce e non divide
Multipotenzialità: 4 forme di creatività che non credevi di avere Multipotenzialità e creatività. Esiste un legame tra le due cose? …
Piccola digressione.
Punto numero uno: non me ne voglia la persona di cui mi sono permesso di condividere il commento. D’altro canto, se è pubblico, non vedo quale problema potrebbe esserci.
E, in qualche modo, non sono in totale disaccordo con lei.
Perché quello che lei osserva è una domanda che anch’io mi sono posto. Qual è l’obiettivo che si sta raggiungendo con questo profilo? Qual è lo scopo? Fortunatamente, è una domanda che in passato mi sono posto.
D’altro canto, se con il giusto tono di voce riesco a parlare di un argomento che so essere doloroso per molti—poiché i percorsi di vita di ciascuno sono diversi ma spesso portano a emozioni simili—non vedo come questo possa far sentire le persone ancora più sole.
Capire un po’ di più come siamo fatti, capire che non siamo gli unici e dove si possono trovare altri che hanno affrontato problematiche simili alle nostre, non può che offrirci la possibilità di sapere meglio come muoverci.
Un’aiuto per capire come mettere meglio i piedi mentre si scende da un sentiero di montagna senza farsi male.
Vabbè, l’ultima metafora mi è venuta così, ma non ho voglia di cancellarla.
Quindi, ve la leggete.
Ho finito. Se sei arrivato o arrivata fino a questo punto ti ringrazio.
Se hai riflessioni da aggiungere a quello che ho detto io non sono altro che felice. Scrivimele dove vuoi, qui, su un social, via mail, sotto trovi tutti i collegamenti.
Noi ci leggiamo al prossimo articolo.
E se tutti i lunedì condividessi con te idee e suggerimenti per aggiungere, ogni settimana, un pezzettino in più di consapevolezza nella tua gestione del tempo?
Cosa dici, potrebbe darti una mano? Se ti va di investire 5 minuti di lettura per ripartire con le pile cariche, c’è LEGGERMENTE. La mia newsletter. Leggila. Con Leggerezza.
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