imparare a dire di no

Imparare A Dire Di No: La Comunicazione Assertiva Ti Renderà Felice (Ma Forse Più Antipatico)​

Imparare a dire di no: La comunicazione assertiva ti renderà felice (ma forse più antipatico)

imparare a dire di no

Imparare a dire di no.

 

Alzi la mano chi si trova costantemente nella condizione di dover:

 

  • Svolgere cose che non desidera svolgere.
  • Andare ad un impegno in cui non desidera andare.
  • Stare con una persona con la quale non desidera stare.
  • Sentirsi zerbino perché ha detto quel fantomatico e insensato “si” di troppo.
Se hai alzato la mano allora questo articolo è quello che devi leggere.
 
Parleremo di comunicazione assertiva, che poi sarebbe la capacità di saper dire di no.
 
Se ti sei ritrovato o ritrovata in una delle quattro situazioni che ti ho elencato prima – e sono le prime quattro ad essermi venute in mente – allora hai sicuramente un problema di assertività, soprattutto se in quelle situazioni ti ci ritrovi di frequente. Ma parecchio di frequente.
 
In questo articolo ne parliamo, spieghiamo perché succede e buttiamo li qualche trucco per venirne fuori come Maverick in top gun distruggeva 14 Mig Russi con uno spago ed una girella Motta.
 
Come sempre ti tocca leggerlo fino alla fine.

 

multipotenzialità e produttività

Ciao sono Dino! 

Sono passato in alcuni anni dall’essere un tecnico avviato ad una carriera di progettazione, a diventare un direttore artistico in grado di organizzare oltre 500 concerti, per poi trasformarmi di nuovo in quello che sono oggi.  Un marketer. Fino a quando vorrò.

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Ciao sono Dino! 

Sono passato in alcuni anni dall’essere un tecnico avviato ad una carriera di progettazione, a diventare un direttore artistico in grado di organizzare oltre 500 concerti, per poi trasformarmi di nuovo in quello che sono oggi.  Un marketer. Fino a quando vorrò.

Cosa è la comunicazione assertiva?

Detta semplice è la capacità di saper dire no. 

Rendiamola giusto un filo meno semplice ora.

 

La comunicazione assertiva è uno stile di comunicazione che permette di esprimere i propri pensieri, sentimenti e bisogni in modo chiaro e diretto, rispettando allo stesso tempo i diritti e i sentimenti degli altri. 

Si colloca a metà strada tra la comunicazione passiva, dove si tende a sottomettersi agli altri e a non esprimere le proprie esigenze, e la comunicazione aggressiva, dove si tende a imporre le proprie idee e a trascurare i bisogni altrui.

 

Detta semplice semplice, è la capacità di farsi sentire e considerare, senza andare ad intaccare il benessere e la serenità altrui.

 

Perché non si riesce a dire di no?

Non riuscire a dire di no può derivare da diversi fattori psicologici e sociali. 

 

Partiamo dalla paura del conflitto: molte persone temono che rifiutare una richiesta possa portare a scontri o disaccordi con gli altri. 

 

C’è anche il desiderio di piacere e di essere accettati; spesso si accetta di fare qualcosa anche quando non si vuole, perchè abbiamo paura di venire in qualche modo esclusi.

 

Ne parlo meglio qui.

 

Convenzioni sociali: come nascono e come uscirne (se sei multipotenziale) Convenzioni sociali. Il desiderio di essere accettati e riconosciuti è strettamente legato …

C’è poi il senso di colpa, quella brutta bestia. Alcune persone si sentono in dovere di aiutare gli altri, anche a proprio discapito, perché credono che rifiutare sia egoistico. 

 

Diciamo che i fattori che ci spingono a dire “si” controvoglia sono molteplici, ed individuare il “tuo” è indispensabile per iniziare a porre rimedio a questa situazione che dire brutta le si fa un favore.

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impara a dire di no senza sentirsi in colpa

Viste le premesse che abbiamo appena fatto una cosa appare subito chiara.

 

Vuoi essere maggiormente sereno o serena: impara a dire di no senza sentirti in colpa oppure ogni tuo sforzo sarà vano.

 

Eh si, io personalmente ho vissuto una vita con scarsa comunicazione assertiva e l’affare non è stato dei più divertenti.

 

Ho sempre faticato a trovare un percorso che mi appagasse, anche per via delle mie infinite passioni e l’indecisione che ne conseguiva in relazione alla scelta di un percorso di vita. 

Questa indecisione si è spesso trasformata in senso di colpa.

 

Manco a dirlo, uno dei pochi modi che riuscivo a trovare per sentirmi meno in colpa e per rendermi invisibile era quello di assecondare le richieste degli altri.

 

In fondo, se facevo quello che gli altri mi chiedevano, non avrebbero avuto modo di farmi notare la mia scarsa chiarezza di intenti, la mia indecisione, il fatto che apparentemente non sembravo affidabile perché con troppi grilli per la testa.

 

Ovviamente in quel preciso momento, la persona che stavo rendendo infelice ero io. Ma anche qui, chisseneimporta no?

 

A proposito, quella che ho appena descritto , e cioè l’avere mille passioni che ti distolgono l’attenzione da un unico compito di solito è tipica delle persone multipotenziali.

 

Se ti ci rispecchi forse dovresti leggere l’articolo che ti linko.

Multipotenzialità: cosa è? La guida super pratica Multipotenzialità.    Se ne parla da quarant’anni e partendo dagli studi del dottor Frederickson – …

Come dire di no con gentilezza?

Eccoci quindi al momento in cui iniziamo a parlare di come riuscire a dire di no in maniera sensata, senza urtare l’animo altrui e nemmeno il nostro.

 

In questo articolo, cosa che faccio assai di rado, ti suggerirò alcune soluzioni pratiche che possono esserti utili da subito.

 

Sono convinto che, per una persona dalle scarse capacità assertive, il problema principale sia all’inizio, quando deve rompere il ghiaccio del primo no, quel no che sembra una montagna da scalare.

 

Proviamo a rompere il ghiaccio e poi, con un  po’ di fortuna e di costanza l’inerzia farà il resto.

 

DISCLAIMER: ti fornirò una strategia da applicare passo passo. Poi sarai tu a dovermi dire se ha funzionato.

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1.Impara a dire di no con pause strategiche

Molto spesso, una persona che ha problemi di comunicazione assertiva tende a rispondere subito a una richiesta fatta a bruciapelo. 

 

In fondo il desiderio di assecondare si palesa anche quando rispondiamo in maniera rapida. Anche questo rende felice gli altri ( ma non noi).

 

Il tuo collega di lavoro vuole che tu lo sostituisca per un turno? 

Certo, sono pronto! 

 

Il tuo compagno, tuo marito o tua moglie hanno in mente di fare qualcosa che a te non va assolutamente? 

Certo, perché no? 

 

Queste sono le classiche risposte di una persona con scarsa assertività.

 

Quasi mai questa persona si prende il tempo di riflettere. 

 

Ecco quindi il primo consiglio: se senti che una cosa che ti viene chiesta non è nelle tue corde o non desideri farla, prenditi del tempo. 

Usa una frase tipo: “Lasciami pensarci un attimo.” 

 

Questa semplice frase ti consentirà di prenderti il tempo per riflettere.

 

A quel punto, quello che dovrai fare è chiederti: “Mi va di farla? Sento che preferirei fare altro?” 

 

Rispondere a queste domande è il primo tassello per una buona comunicazione assertiva.

7 soluzioni inconsuete per smettere di procrastinare (il problema potresti non essere tu) Capire come smettere di procrastinare è un passaggio fondamentale …

2. Impara a dire no scrivendo

Ok, adesso ti sei preso il tempo necessario. 

 

Resta il fatto che, prima o poi, dovrai dare una risposta. 

Ed è lì che il muro si palesa in tutta la sua possenza. 

 

Ecco un trucco che con me ha funzionato molto: invece di dire subito la tua risposta, inizia a scriverla.

 

Ora prova a buttare giù una serie di risposte che ritieni plausibili in relazione al tuo desiderio di non assecondare quella richiesta. 

 

Cerca di metterle giù in maniera gentile. 

 

Questo avrà un duplice effetto.

 

Intanto, ti allenerà e ti metterà nella condizione di avere già delle risposte pronte, che potrai usare un giorno quando sarai più sicuro o sicura, anche nell’immediato, senza per forza prenderti del tempo. 

 

In secondo luogo, ti aiuterà a fare chiarezza di pensiero.

Una cosa che io dico sempre è che io penso scrivendo. 

 

Quando ho dei dubbi, quando devo analizzare qualcosa che mi gira per la testa, inizio a scrivere a flusso di coscienza. 

 

Non è la stessa cosa che sto chiedendo a te, ma in qualche modo la scrittura sarà per te un punto di partenza importantissimo.

3. Impara a dire di no parlando in prima persona

Fino ad ora ti sei preso* del tempo per trovare una risposta e hai scritto una serie di opzioni. 

 

Ora quello che dovrai fare è comunicarle. 

 

Il consiglio a questo punto è di parlare in prima persona e di essere chiar* e dirett*. Non lasciare spazio a possibili interpretazioni che potrebbero riaprire il dibattito e portarti di nuovo nella condizione di dover rispondere con un sì.

Facciamo un esempio: il tuo collega arriva e ti chiede di sostituirlo per un turno, magari con poco anticipo. 

 

Fino ad ora avresti risposto di getto con un “certo, faccio io”. 

 

Ora, invece, ti sei pres* del tempo dicendo: “Ci devo pensare un secondo, devo verificare i miei impegni”. Hai riflettuto su cosa dire e hai preparato alcune frasi. (Tra parentesi, alla fine dell’articolo ti lascerò alcune frasi standard che potresti usare.)

 

Quando sei davanti al tuo interlocutore e devi dare la tua risposta, evita frasi come: “Non sono sicuro che riuscirei” o “Forse potrei riuscirci, ma dovrei vedere”. 

 

Usa invece frasi dirette come: “Mi spiace, ma non posso esserti utile. Purtroppo ho già un altro impegno” oppure “Con così poco preavviso non riesco ad organizzarmi. Mi spiace, non posso esserti utile”.

 

In quest’ultima frase è nascosta una grande verità: i tuoi impegni sono estremamente importanti. Devi crederci anche tu, perché il tuo tempo ha lo stesso valore di quelli degli altri che cercano di farsi sostituire.

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4. Imparare a dire di no con la tecnica del rientro

Tutto bene, tutto bellissimo. Sei riuscit* a dare la tua risposta assertiva. Non sei d’accordo e non sei disposto o disposta a soddisfare la richiesta. 

 

Perfetto. 

 

Peccato che di fronte a te ci sia il collega più ostinato, oppure il tuo compagno, la tua compagna, tuo marito o tua moglie, che vogliono assolutamente che tu faccia qualcosa, anche se tu non vuoi.

Questa è una situazione che sicuramente ti è già capitata, e ti dirò una cosa: capita soprattutto alle persone con scarsa assertività. 

 

E ti spiego subito il perché. 

 

Se sei scarsamente assertivo, non hai la capacità di dire no, e le altre persone lo sanno. Ecco perché, di fronte a un no, non sanno bene come comportarsi e sovente insistono.

 

Se si verifica questa situazione, usa la tecnica del rientro

 

Quando fai un’affermazione assertiva e ricevi una risposta negativa o una reazione difensiva, torna al tuo punto principale senza insistere. 

 

Ad esempio, se qualcuno non accetta la tua posizione, puoi rispondere: “Capisco la tua posizione. Ricapitolando, però, quello che mi premeva sottolinearti è che…”

 

Cerca di riportare la conversazione dal tuo lato, semplicemente con una frase di inizio costante, come “Capisco la tua posizione. Ricapitolando però” oppure “Ritornando a quello che ti stavo dicendo”. 

 

Frasi di questo genere ti aiuteranno anche di fronte alla persona più ostinata.

5. Impara a dire di no consapevole che non devi dire sempre di si

L’ultimo punto che ti voglio suggerire è quello che spesso non ti dicono e che non leggi mai. 

 

O meglio, te lo suggeriscono in tanti e lo leggi spesso, ma poi rimane solo teoria. 

 

Vorrei invece che questo concetto ti arrivasse chiaro e diretto come un pugno in faccia. 

 

Sappi che io, tu, gli altri, contiamo meno di zero. 

Con questo non voglio sminuirti, sia chiaro. Ti sto semplicemente dicendo che il mondo non andrà a rotoli per un nostro no. Se non saremo noi a fare qualcosa, lo farà qualcun altro. 

 

Intorno a noi c’è un universo di triliardi di stelle che non si preoccupa di quello che facciamo. (leggila come una battuta questa 🙂 )

 

Dire no è un nostro sacrosanto diritto. 

 

E non solo perché abbiamo qualche impegno, ma anche perché semplicemente quella cosa non ci va di farla, o perché in quel momento abbiamo deciso che non è il momento giusto, o perché non abbiamo voglia di dire sì a quella persona fastidiosa che, al contrario, non ci fa mai alcun favore. 

 

E ti dirò di più: è nostro diritto anche stancarsi e scocciarsi quando l’altra persona diventa eccessivamente insistente. 

 

Si, puoi perdere la calma e dirgli che la sua insistenza di sta infastidendo (E chi l’avrebbe detto eh).

 

È un tuo diritto fare tutto questo, senza alcun dubbio. 

 

Prima acquisisci questa consapevolezza, prima la comunicazione assertiva farà parte te.

Impara a dire di no con 5 frasi utili.

Ecco cinque frasi utili per fare un rifiuto cortese, con le relative spiegazioni. Te le ho promesse, te le do, ma usale come scialuppa di salvataggio, se no non imparerai più.

“Grazie per aver pensato a me, ma non posso accettare in questo momento.”
Questa frase esprime gratitudine e chiarisce che al momento non è possibile accettare la richiesta.

“Mi dispiace, ma ho altri impegni che non posso rimandare.”
Una spiegazione semplice e sincera che indica che hai altre priorità già stabilite.

“Apprezzo l’offerta, ma non posso partecipare questa volta.”
Mostra riconoscimento per l’offerta e chiarisce che non puoi prendere parte.

“Purtroppo non posso aiutarti, ma spero tu possa trovare qualcun altro disponibile.”
Indica chiaramente il tuo rifiuto e offre un augurio positivo per la ricerca di un’alternativa.

“Non è possibile per me in questo momento, ma ti ringrazio per la comprensione.”
Rifiuta la richiesta mentre esprima apprezzamento per la comprensione dell’altra persona.

Impara a dire di no conclusioni

minimalismo

La comunicazione assertiva è un percorso. 

 

Non si diventa assertivi dall’oggi al domani, ma si diventa assertivi imparando poco alla volta quali sono i nostri limiti, superandoli e comprendendo gradualmente le reazioni degli altri, affrontandole sempre con la giusta consapevolezza. 

 

Spero che questa guida passo passo in 5 punti possa esserti utile, e perché no, anche le frasi che ti ho suggerito nel penultimo paragrafo.

 

Fammi sapere come procede il tuo cammino verso l’assertività, magari scrivendomi nei commenti o in un DM sui miei social. 

 

Ci leggiamo nel prossimo articolo.

Produttività, preduttività e gestione del tempo
Produttività, preduttività e gestione del tempo

E se tutti i lunedì condividessi con te idee e suggerimenti per aggiungere, ogni settimana, un pezzettino in più di consapevolezza nella tua gestione del tempo?

 

Cosa dici, potrebbe darti una mano? Se ti va di investire 5 minuti di lettura per ripartire con le pile cariche, c’è LEGGERMENTE. La mia newsletter. Leggila. Con Leggerezza.

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