Giornata no: 4 riflessioni per trasfomare una giornata storta

La giornata no.
Alzi la mano chi non si è mai trovato di fronte a quel giorno che, come diceva sempre il mio amico Claudio, “va lasciato addormentare”.
Quella giornata storta in cui tutto ciò che fai non trova un posto, sembra sbagliato, la motivazione finisce nel sacchetto dell’umido, e tu resti lì, come un fesso, a cercare di capire cosa sia quell’apatia che ti sta avvolgendo e della quale faresti volentieri a meno.
Sembra buffo da dire, ma nel tumulto continuo fatto di andate e ritorni, di passioni fiorite e consumate, di sogni da edificare mattoncino dopo mattoncino – tipica dell’universo multipotenziale – le giornate no capitano.
Nel mio caso, non così di rado.
Forse questo articolo più che di giornate no, dovrebbe parlare di “apatia” punto e basta, ma oggi no. Oggi ho deciso di non utilizzare direttamente quel vocabolo, così complesso e variegato, e di limitarmi ad un discorso molto più superficiale.
Sarà che sono in un periodo di giornate no, e quindi di questo mi va di parlare.
Quindi, oggi ti dico come mi comporto io quando tutto sembra andare a spasso vivendo di vita propria e tu, anzi io, mi sento come spettatore non pagante mentre non ne va dritta una.
Leggi fino alla fine.
Che in fondo a questa valle di lacrime ci arriviamo insieme 🙂 .

Ciao sono Dino!
Sono passato in alcuni anni dall’essere un tecnico avviato ad una carriera di progettazione, a diventare un direttore artistico in grado di organizzare oltre 500 concerti, per poi trasformarmi di nuovo in quello che sono oggi. Un marketer. Fino a quando vorrò.

Ciao sono Dino!
Sono passato in alcuni anni dall’essere un tecnico avviato ad una carriera di progettazione, a diventare un direttore artistico in grado di organizzare oltre 500 concerti, per poi trasformarmi di nuovo in quello che sono oggi. Un marketer. Fino a quando vorrò.
Come affrontare una giornata no e perchè?
Partiamo quindi in tromba e chiariamo nel dettaglio cosa avverrà da adesso e per le prossime righe.
Una giornata storta porta con se frustrazioni, malumori, demotivazione e tutto ciò che succede quando le cose non vanno per il verso giusto.
E diciamocelo.
La vita è troppo breve per perdere per strada una giornata no, ore di vita, solo perchè non stanno andando come vorremmo noi.

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Ecco perchè condividerò con te alcune riflessioni e strategie che io metto in pratica quando la giornata storta è ormai conclamata e il meccanismo perfetto della mia molteplice routine multipotenziale, si è inceppato ancora prima del via – lasciando al blocco di partenza tutti i proponimenti di una giornata che altrimenti avrebbe dovuto essere spettacolare.
Perlomeno nelle mie aspettative.
Partiamo?
Partiamo.
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1 - La giornata no non è una mia / tua esclusiva
Il primo autogol che rischiamo di attuare di fronte a una giornata storta, è da evitare come la peste, possibilmente senza chiamare in causa gli dei di Kobol ( questa citazione è da pelle d’oca se sai di cosa parlo).
L’autogol è quello di credere che capiti sempre a noi.
Capita a tutti. Punto e basta.
Attenzione, non è la storia del mal comune mezzo gaudio, che tra l’altro ho sempre trovato aberrante.
Semmai è il fatto che comprendere che non capita solo a noi ci aiuta a scendere di livello.
A capire che nonostante l’incavolatura o la frustrazione del momento, nonostante le cose che non riusciremo a fare come vorremmo, nonostante il tempo perso, una giornata che non sta andando come vorremmo non cambierà nulla nella nostra vita.
Pace e calma.
Passerà come è sempre passata – e come è passata ad altri – e non sarà necessariamente una giornata da recuperare in seguito.

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2 - Un giornata no non è una giornata no in tutto
Il secondo autogol che potremmo commettere è quello di incaponirci a voler recuperare il recuperabile o salvare il salvabile.
Ecco la verità.
Quando ti rendi conto che la giornata si è incrinata e capisci che incaponirsi ti porterà solo in una direzione che non è quella sperata – e della quale forse potresti pentirti – non aver paura di mollare tutto e dedicarti ad altro.
Quasi sempre, una giornata no non è una giornata no in tutto.
Spesso c’è solo la necessità di iniziare a guardare altrove, cambiare attività che stiamo svolgendo – anche al lavoro perchè no – e concentrarsi su qualcosa di completamente diverso.
Piccolo suggerimento.
Al momento del cambio di attività, spostarsi su qualcosa che dia modo di decongestionare.
Spesso la giornata storta, è storta perché stiamo portando avanti un compito non adatto al momento della giornata, un momento in cui non siamo in grado di fare quello che vorremmo fare, sbagliamo, ri-sbagliamo, sale il nervosismo, tutto degenera ed ecco i presupposti per la tempesta perfetta sotto forma di giornata no.
Ecco. In tutto questo, iniziare ad inquadrare il proprio cronotipo è cosa giusta per capire quando fare cosa.
Leggi l’articolo che ti lascio sotto a riguardo.
Che cosa è un cronotipo e perché conoscere il tuo ti cambierà la vita (in meglio) Sapere cosa è un cronotipo può …
3 - Una giornata storta, è una giornata storta oggi e basta
Una cosa che a me capita quando mi trovo di fronte ad una giornata no, è quella di deprimermi e di entrare in una fase di pessimismo cosmico senza via d’uscita.
Ma tipo che proprio mi flagello con corredo di faccia da cane bastonato e similari.
Non ce la farò mai.
Che disastro!
Sono un incapace.
Roba simile insomma.
Una cosa che ho imparato a fare, non senza fatica vista la mia natura PAS, con aggravante multipotenziale, condita da malinconia inside, è quella di tentare di riprogrammare i miei pensieri aggiungendo semplici sfumature che fanno la differenza.
Ad esempio:
Non ce la farò mai, oggi. Ma domani probabilmente si.
Che disastro. Pazienza. Domani ci ripenserò.
Sono un incapace oggi. E capita a tutti. domani sarò più bravo.
Sembra sciocco e non ti dico che questa strategia faccia miracoli.
Ma quasi sempre mi aiuta quel tanto che basta per tirarmi su il morale e godermi quel che resta del giorno.
4 - Una giornata no, non deve essere una giornata persa.
Appurato che non sto riuscendo in quello che devo riuscire, che posso cambiare attività, che non muore nessuno se oggi va male ma domani andrà bene, la domanda finale che devo pormi e che io mi pongo costantemente di fronte ad una giornata no è:
Ma una giornata storta deve essere una giornata persa per forza?
Risposta assolutamente no.
Se ti rendi conto che i buoi sono scappati, nulla ti vieta di renderla una giornata si per altro.
Prenditi del tempo per te. Fatti una passeggiata. Un aperitivo tra amici. Rilassati leggendo un libro. Un bagno caldo. Vai in palestra, a correre, guardati un film.
Insomma, prenditi quello che ti resta e goditelo.
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Come migliorare una giornata iniziata male?
In questo articolo estremamente colloquiale mi sono lasciato trasportare da alcune giornate no di questo periodo e ho voluto condividere con te come si sopravvive in una giungla di asfalto e cemento, dove non esistono nemmeno le stelle per orientarsi.
A volte semplicemente, le stelle non ci sono, perché guardiamo dalla parte sbagliata.
Se l’obiettivo è quello di migliorare una giornata no, quello potrebbe essere un modo per cercare le stelle senza alzare lo sguardo.
Se al contrario ci rendiamo conto che invece di cercare di migliorare, possiamo soprassedere ed inventarci una nuova giornata nella giornata, a quel punto è plausibile pensare che sarà molto più facile capire la direzione per arrivare a sera sereni e soddisfatti.
Nonostante tutto.
Ti saluto.
Ci leggiamo il prossimo articolo.


E se tutti i lunedì condividessi con te idee e suggerimenti per aggiungere, ogni settimana, un pezzettino in più di consapevolezza nella tua gestione del tempo?
Cosa dici, potrebbe darti una mano? Se ti va di investire 5 minuti di lettura per ripartire con le pile cariche, c’è LEGGERMENTE. La mia newsletter. Leggila. Con Leggerezza.
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