Paura del giudizio degli altri: 3 motivi e un consiglio inaspettato

Perché ho paura del giudizio degli altri?
Scrivo questo articolo a seguito di due settimane di stop dal blog, e parecchie settimane in cui mi sono preso del tempo dal mio progetto social.
Perché è successo?
Tutto è partito da un giudizio indiretto ricevuto da una persona della quale ho una considerevole stima.
Un giudizio che mi ha congelato.
E vuoi sapere qual è la cosa realmente buffa?
La cosa buffa è che sono perfettamente conscio che quel giudizio sia completamente fuori mira. Completamente sbagliato, figlio tra l’altro di alcuni bias cognitivi che questa persona non ha nemmeno percepito.
Eppure quel giudizio in qualche modo ha leso le mie fondamenta.
Perché succede?
Perché spesso, anche quando crediamo di aver superato la fase in cui abbiamo bisogno di conferme sul nostro operato, scopriamo che non è così?
Oggi provo a condividere alcune riflessioni partendo da me anche se, credo di non sbagliarmi, quando dico che le mie riflessioni potrebbero aiutare anche te.
Leggi fino alla fine l’articolo perché il consiglio vero, quello che però non ti aspetti, arriva proprio in fondo in fondo.

Ciao sono Dino!
Sono passato in alcuni anni dall’essere un tecnico avviato ad una carriera di progettazione, a diventare un direttore artistico in grado di organizzare oltre 500 concerti, per poi trasformarmi di nuovo in quello che sono oggi. Un marketer. Fino a quando vorrò.

Ciao sono Dino!
Sono passato in alcuni anni dall’essere un tecnico avviato ad una carriera di progettazione, a diventare un direttore artistico in grado di organizzare oltre 500 concerti, per poi trasformarmi di nuovo in quello che sono oggi. Un marketer. Fino a quando vorrò.
Perché è sbagliato fregarsene del giudizio degli altri?
Vorrei partire da una premessa che credo sia fondamentale e doverosa.
Non fosse altro perchè potrebbe condizionare la tua lettura di questo pezzo.
Meglio quindi tu sappia quale è la mia posizione.
Io non penso che sia una pratica sensata, disinteressarsi del giudizio altrui, anche se superficiale o poco costruttivo.
Uno dei ritornelli che da alcuni anni va per la maggiore – e se sei abituatə a frequentare i social lo sai bene – è il concetto che per effettuare qualunque forma di crescita o di cambiamento, sia necessario mollare gli ormeggi e lasciarsi alle spalle chi ci depotenzia.
Un consiglio dato da chiunque, in qualsiasi direzione.
Proverò a parlarne meglio nell’ultimo paragrafo ma per ora, fino a che arriverai all’ultimo paragrafo mi piacerebbe tu provassi ad applicare il seguente postulato, almeno per una volta.
Pensare di non considerare le critiche altrui , è un consiglio pessimo.
Fatta questa lunghissima premessa, adesso sono pronto per condividere con te le mie riflessioni.
Convenzioni sociali: come nascono e come uscirne (se sei multipotenziale) Convenzioni sociali. Il desiderio di essere accettati e riconosciuti è strettamente legato …
Paura del giudizio degli altri: le cause
Partiamo da un presupposto semplice semplicissimo.
Siamo animali sociali.
Anche il sottoscritto – introverso per nascita – è consapevole che da soli non si va da nessuna parte. E sottolineo il fatto che ho appena parlato di me in terza persona, cosa che in automatico ti autorizza a bulleggiarmi.
Il desiderio di essere accettati è una di quelle cose che abbiamo dalla nascita. Ne va della nostra sopravvivenza in fondo, anche in termini sociali.
Capiti non si pianifichino e raggiungano obiettivi perché li riteniamo importanti. Capita li si raggiunga e li si insegua motivati da ciò che gli altri vedono in noi. Non cerchiamo la realizzazione personale ma – lasciando un locus of control esterno – raggiungiamo obiettivi per la convalida altrui.
Se ti stai domandando cosa significhi locus of control, sappi che sta ad indicare chi detiene il controllo sugli eventi della nostra vita. Locus of control interno lo deteniamo noi, locus of control esterno lo detengono gi altri.
Non c’è quindi da stupirsi se esistono momenti della nostra vita, in cui le armature che ci siamo costruiti in anni di sfide e di crescita, vengono meno obbligandoci a mostrare il fianco a pareri discordanti dal nostro…e a subirli.
E si, ci sono momenti in cui sentiamo il giudizio degli altri più sulla nostra pelle che in altri momenti.
Ecco quindi cosa voglio fare.
Te ne scrivo 3 di questi momenti, basati sulla mia personalissima esperienza di persona multipotenziale, PAS e vediamo che ne pensi e se ti possono essere utili.

Ti andrebbe di approfondire questi argomennti ogni lunedì in 5 minuti.
C’è LEGGERMENTE. La mia newsletter.
Registrarsi è un attimo.
1. Il giudizio degli altri quando sei multipotenziale.
Partiamo dal principio.
In questo blog parlo di produttività e di multipotenzialità, principalmente.
Sotto ti lascio linkato un articolo in cui ti racconto chi è una persona multipotenziale. Per invogliarti ad approfondire l’argomento, voglio darti subito alcuni indizi.
Sei una persona che nella vita ha fatto fatica a trovare la propria strada e che ha fatto fatica a decidere su quale dei propri desideri giocare le proprie chance?
Sei una persona che ha cambiato spesso obiettivo facendosi trascinare dall’entusiasmo?
E sei quella persona che poi, una volta apprese le principali informazioni necessarie per padroneggiare questo obiettivo, ha visto scemare il proprio interesse?
Sei una persona che si sente male al solo pensiero di fare per sempre la medesima cosa nella propria vita?
Se hai risposto si a queste domande, ti invito caldamente a leggere l’articolo che trovi linkato sotto. Potresti essere multipotenziale e fidati, saperlo farà per te la differenza.
Perché lo sappiamo entrambi che fino a questo punto della tua vita, le caratteristiche che ti ho raccontato in questo paragrafo sotto forma di domande, sono anche quelle caratteristiche che ti hanno reso bersaglio – diretto o indiretto – di critiche e giudizi altrui.
Quindi, apri il prossimo link senza pensarci due volte.
Come capire se sei multipotenziale in 6 passi Come capire se sei multipotenziale?Facciamo un passo indietro. Hai sentito per caso il …
2. Il giudizio degli altri quando non hai chiari i tuoi valori.
C’è un grande insegnamento della nostra società contemporanea.
Il grande insegnamento è che il concetto di valore è profondamente deformato.
Siamo stati abituati a pensare al lavoro come un posto fisso che dia sicurezza e che sia da privilegiare alla nostra vita.
Siamo stati educati – male – dalla pubblicità a pensare che ciò di cui abbiamo realmente bisogno sia il superfluo. Sovente crediamo di avere desideri che in realtà non sono nostri, ma sono desideri autoindotti.
Siamo stati trasformati in corridori di una corsa senza fine, fatta di giorni che si conseguono costantemente, senza giungere mai al fine. Perché così ci vuole la società consumistica nella quale viviamo.
In tutto questo enorme rumore di fondo, dove capita di sentirsi dissonanti rispetto la società che ci circonda, arriva un momento in cui non riusciamo più a capire cosa desideriamo davvero, e chi siamo realmente.
Questa forma di incertezza mina le nostre sicurezze più profonde. Al punto tale da non farci nemmeno ricordare perché stiamo facendo, cosa.
In questo universo rarefatto, di valori dimenticati dove nemmeno più capiamo quali siano i nostri, siamo inermi di fronte alle critiche altrui.
Semplicemente perché non ci conosciamo più e ricevere critiche ci pone di fronte a un personalissimo dilemma dove la nostra vita non rispecchia i nostri valori.
3. Il giudizio degli altri quando vivi un brutto periodo.
I giudizi degli altri ci fanno più male quando siamo maggiormente indifesi.
E siamo maggiormente indifesi quando passiamo un brutto periodo.
D’altro canto, fallimenti e cambiamento sono un valore indissolubile per migliorare, ma non sempre sono un passaggio che riusciamo a vivere serenamente.
Brutto periodo dal punto di vista emotivo, ma anche brutto periodo dal punto di vista pratico.
La somma delle nostre situazioni di vita , partendo dal lavoro, sublimando la nostra vita privata, non sempre concorrono a creare un ecosistema sereno intorno a noi.
Quando lo stress, l’ansia, il pensiero eccessivo – tutte cose con le quali mi sono dilettato negli anni – raggiungono livelli sotto la soglia di gestione ordinaria, quello è il momento in cui ogni singola critica ci prende a schiaffi come nemmeno Bud Spencer nei suoi migliori film.
E ovviamente non è cosa poco comune vivere situazioni quotidiane che ci fanno scivolare verso quello stato in cui siamo facilmente preda di giudizi poco garbati.
Imparare a gestire l’ansia da multipotenziale; la mia esperienza in 5 punti Imparare a gestire l’ansia da multipotenziale è indispensabile. Se sei …
Come reagire al giudizio degli altri?
In conclusione di questo articolo dove ho voluto raccontarti tre momenti particolari in cui tendo ad essere più indifeso rispetto ai giudizi degli altri, mi piacerebbe molto concludere con alcuni consigli.
La realtà però è che non ne ho davvero.
Se non uno.
E te lo dico con tutta la garbateza e l’umiltà che riesco a mettere assieme.
Non aver paura di sentirti demotivato dai consigli degli altri.
La sola vera soluzione che nel corso degli anni mi ha aiutato di volta in volta a progredire, ad aggiungere un pezzetto a ciò che prima non c’era, a salire di livello, non è mai stata quella di ignorare, ciò che gli altri mi dicevano o ciò che gli altri pensavano di me.
Semmai, anche laddove le critiche erano poco, sensate, affrontarle e mettermi di volta in volta in discussione, anche se faticoso, è stato il solo vero punto di volta.
Anche le critiche non costruttive dicono qualcosa di come gli altri ci percepiscono. Anche se sbagliate, ha senso sollevino dei dubbi.
E più dubbi si sollevano più si eliminano e più riusciamo ad identificarci, trovarci.
Sì , non è un rimedio miracoloso e di certo non è facile da intraprendere.
Però, quello che è certo, è che superare una critica ti porta di fronte a momenti di assoluta lucidità che differentemente non avresti. (Quasi cit.)
Spero queste riflessioni ti siano state utili.
Se ti va scrivimelo nei commenti o contattami sui miei social.
Sotto trovi tutti i link.
Noi ci leggiamo il prossimo articolo.


E se tutti i lunedì condividessi con te idee e suggerimenti per aggiungere, ogni settimana, un pezzettino in più di consapevolezza nella tua gestione del tempo?
Cosa dici, potrebbe darti una mano? Se ti va di investire 5 minuti di lettura per ripartire con le pile cariche, c’è LEGGERMENTE. La mia newsletter. Leggila. Con Leggerezza.
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