foto di persona riflessiva

Multipotenzialità: L’intelligenza artificiale ti aprirà un mondo incredibile e allo stesso tempo pessimo.​

Multipotenzialità: L'intelligenza artificiale ti aprirà un mondo incredibile e allo stesso tempo pessimo.

foto di persona riflessiva

Sei una persona multipotenziale?

Allora benvenuto, benvenuta nel tuo tempo.
Sei nel periodo storico in cui tutto è possibile, in cui la tua incredibile capacità di apprendere potrà portarti a realizzare cose meravigliose.

O perlomeno a dare forma e sostanza ai tuoi sogni.
Se stai leggendo questo articolo è possibile che questa possibilità, risuoni con te al mille per mille.

 

E se così fosse sono certo sia tuo desiderio esplorare davvero questo tempo così pionieristico, carico di infinite possibilità e così eccezionalmente unico.

 

Eppure c’è un altro lato della medaglia.

Tanto questo tempo è perfetto per te, tanto rappresenta il peggiore.

 

E ti posso garantire che lo vedo costantemente, quotidianamente, quando mi rapporto ai miei studenti, ragazzi di 14, 15, sedici o diciassette anni che non percepiscono minimamente che cosa hanno perso per strada.

 

In questo articolo andrò diretto al punto, perché individuato il problema, allora si, avrai la possibilità di affrontarlo e di accertarti che non farà del male anche a te.

 

O nel caso già ne avesse fatto, beh, a quel punto, correre ai ripari.

Continua nella lettura perché ti garantisco non sto minimamente scherzando.

multipotenzialità e produttività

Ciao sono Dino! 

Sono passato in alcuni anni dall’essere un tecnico avviato ad una carriera di progettazione, a diventare un direttore artistico in grado di organizzare oltre 500 concerti, per poi trasformarmi di nuovo in quello che sono oggi.  Un marketer. Fino a quando vorrò.

multipotenzialità e produttività

Ciao sono Dino! 

Sono passato in alcuni anni dall’essere un tecnico avviato ad una carriera di progettazione, a diventare un direttore artistico in grado di organizzare oltre 500 concerti, per poi trasformarmi di nuovo in quello che sono oggi.  Un marketer e soprattutto un amichevole professore di quartiere. Fino a quando vorrò.

L'invenzione dell'elettricità

Qualche tempo fa, ascoltando un creator che apprezzo moltissimo, riflettevo su quanto quello che sta accadendo intorno a noi sia senza precedenti per coloro che hanno percorso questa vita in questi anni.

 

Parlo se non fosse chiaro all’avvento dell’intelligenza artificiale.

Sovente mi capita di relazionarmi con chi ne minimizza la portata, persone che non sentono l’espansione di questa tecnologia,  che non leggono nel futuro quello che potrà essere del mondo del lavoro, dell’apprendimento, della scienza, delle nosre dinamiche di vita.

 

La studio da tempo, sono al passo con ciò che accade quotidianamente e sono profondamente convinto che come percepiamo il mondo, sia destinato a mutare.

 

La portata di quello che stiamo vivendo è una rivoluzione e – tornando al creator di cui parlavo poco fa – il paragone più calzante che ne fa è quello dell’invenzione dell’elettricità.

 

Così come l’invenzione dell’elettricità ha stravolto e modificato la comprensione del mondo, così l’intelligenza artificiale modellerà ciò che ci circonda irrimediabilmente.

In che modo può aiutarti?

 

SEI IN DIFFICOLTÁ?

I tuoi molteplici interessi ti stanno mettendo in scacco e ti hanno impedito di crearti un percorso lavorativo chiaro ed appagante? Se ti va ho pensato di aprire questo spazio sicuro. Un modo per fare due parole e darsi una pacca sulla spalla a vicenda. Ovviamente non costa nulla.

SE INVECE SAI CHE UN CAFFÈ NON BASTERÁ, DAI UN’CCHIATA A QUESTA PAGINA.

L'intelligenza artificiale e l'apprendimento

Il primo aspetto in cui impatterà sulla nostra vita sul lungo termine ha a che vedere con l’apprendimento.

 

Sento spessissimo l’obiezione che l’intelligenza artificiale abbatterà drasticammente la nostra capacità di pensare, di essere creativi, di elaborare, di apprendere, di crescere.

 

La verità è che l’IA è uno strumento

Non ci porterà ad abbassare le nostre capacità a meno che non saremo tanto pigri da permetterglielo.

La qualità del brainstorming dell’IA è invece un indispensabile passaggio nell’elaborazione di progetti e strategie e nel consentire alla nostra creatività di esplorarsi, di espandersi, di coltivarsi e rielaborare se stessa.

 

Pensare il contrario, vuol dire aver utilizzato molto poco lo strumento, di averlo affrontato superficialmente e di essersi fatti un’opinione troppo poco profonda.

Superficiale.

 

Significa aver dato ai propri bias cognitivi il pilota automatico e aver lasciato decidere a loro e non alla nostra ragione.

 

Non è comunque questo l’articolo in cui ne parlerò, consapevole del fatto che si, è assai probabile inizierò a parlare di questo argomento che mi appassiona come di rado succede e che farà parte della nostra vita che ci piaccia o meno ( e che ne fa già parte).

 

C’è però una cosa che voglio sottolineare subito.
Se sei una persona appassionata di miglioramento e di crescita, l’intelligenza artificiale ti consentirà di apprendere come mai prima d’ora.

 

Perchè?

 

Come capire se sei multipotenziale in 6 passi Come capire se sei multipotenziale?Facciamo un passo indietro.    Hai sentito per caso il …

Apprendere con l'IA

Tutto ruota attorno a una parola chiave: apprendimento. 

 

Per chi desidera esplorare una nuova passione, cimentarsi in un nuovo hobby o intraprendere un progetto — magari persino remunerativo — l’accesso all’intelligenza artificiale rappresenta una risorsa straordinaria. 

 

Si tratta, in sostanza, di avere un “potenziale esperto” a disposizione in ogni campo, pronto a supportarci nella creazione di un nostro ecosistema.

 

 

Attenzione: non sto affermando che l’intelligenza artificiale, allo stato attuale, possa sostituire esperti di settore. Non siamo ancora a quel livello. 

 

Tuttavia, è innegabile che oggi sia estremamente semplice gestire il proprio apprendimento, accrescere le proprie competenze e migliorare le proprie abilità grazie all’aiuto dell’intelligenza artificiale. 

 

In tempi rapidissimi, possiamo accedere a nuove informazioni, comprenderle e integrarle nel nostro bagaglio di conoscenze.

Provo a farti un esempio

Mi piace paragonare questo concetto al passaggio dalla fotografia analogica a quella digitale. 

 

Un tempo, imparare a fotografare con le pellicole richiedeva un processo lungo e laborioso: frequentavi un corso che ti forniva solo le basi, poi iniziavi a scattare. 

 

Ogni rullino sviluppato era un’opportunità per analizzare i risultati, capire gli errori, correggerli e riprovare, ma tutto ciò richiedeva tempo e pazienza.

 

Con l’avvento della fotografia digitale, il percorso di apprendimento è diventato infinitamente più rapido. Potevi vedere subito il risultato di uno scatto, individuare l’errore e correggerlo all’istante, provando di nuovo con condizioni di luce simili. 

 

 

SAPEVI DEL CANALE TELEGRAM?

Da poco è attivo anche un canale telegram.
Si sta creando una community in cui chiacchierare, avere accesso a contenuti riservati e ad atività esclusive.


Ad esempio una video- call collettiva in cui fare rete…una volta al mese.

L’accesso è gratuito, ma il valore del progetto è inestimabile (mia onesta opinione).
Puoi accedere usa il link qui sotto.

 

ACCEDI ADESSO

 

L’intero processo si è velocizzato, consentendo miglioramenti immediati.

 

Ecco, l’intelligenza artificiale offre esattamente lo stesso vantaggio, solo infinitamente potenziato e applicato a ogni ambito dello scibile umano. 

 

Pensaci: puoi accedere a conoscenze, strumenti e supporto immediati, qualunque sia il tuo obiettivo. 

In soldoni.

 

Se vuoi apprendere e dare forma ad un progetto, se non hai paura di imparare e sei una persona proattiva, questo strumento sarà in grado di stravolgere le tue abilità e le tue competenze.

Tutto bellissimo.

Dove sta quindi il problema?

 

Te lo racconto nella parte finale di questo articolo.
Inziando subito.

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La sola skills davvero indispensabile oggi

Di fronte a questo incredibile strumento, capace di ampliare le nostre competenze, migliorare ciò che sappiamo fare ed eliminare lavori ripetitivi che rallentano i processi, una sola competenza si rivelerà davvero cruciale. 

 

Una competenza inaspettata, ma assolutamente indispensabile: la capacità di porsi le domande giuste.

In un universo in cui il motto “se puoi immaginarlo, allora puoi farlo” diventerà una realtà concreta, immaginare e formulare domande sarà l’abilità che farà davvero la differenza. 

 

Non basterà avere accesso all’intelligenza artificiale; sarà essenziale guidarla attraverso il pensiero critico, il ragionamento profondo e la capacità di analisi.

 

Le domande saranno il fulcro di tutto. 

 

Per uno come me, che vede nel domandarsi la base per fare qualsiasi cosa, questa prospettiva è entusiasmante, quasi poetica.

 

Eppure, c’è un problema enorme. 

 

Ed è proprio questo il tema di cui dobbiamo parlare adesso.

Porsi le domande giuste è una skill in via di estinzione

Qual è, dunque, questo incredibile problema che sta alla base di tutto? 

 

Eccolo. 

 

Da un lato abbiamo l’intelligenza artificiale: uno strumento straordinario, capace di farci evolvere, costruire, creare e diventare. 

 

Dall’altro, c’è l’intelligenza artificiale stessa, declinata nei social media e nei loro algoritmi. Un universo tecnologico che corre a 300 all’ora, con un unico obiettivo: impedirci di pensare.

 

Questi algoritmi, progettati per condizionare le nostre scelte, ci espongono a decisioni predefinite, guidate da logiche che mirano esclusivamente a proporci sponsorizzate. 

 

Perché? 

 

Perché è l’unica vera fonte di guadagno dei social media. 

 

Rubano la nostra attenzione per trasformarla in profitto. 

 

E così, minuto dopo minuto, ci troviamo risucchiati in un ciclo che riduce il nostro senso critico, anestetizza la nostra capacità di ragionare e ci trasforma in zombie digitali.

Il risultato? 

Ore e ore sprecate davanti ai social, senza costrutto, senza direzione, incapaci di deviare da questa dinamica. 

 

Giorni interi persi, mentre il nostro spirito critico e la nostra abilità di porci domande si atrofizzano.

 

Lo vedo ogni giorno, soprattutto nei più giovani. 

Di fronte alla minima difficoltà, si fermano. 

 

Perché? Perché pensare è troppo faticoso, troppo poco accattivante, troppo lontano dalla facilità che questi strumenti hanno reso così attraente.

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Intelligenza artificiale: conclusioni

Eccoci all’epilogo.

 

Questo non è uno dei miei soliti articoli in cui offro soluzioni. 

 

È un articolo di riflessione, scritto per sollevare un problema. 

 

Da un lato, abbiamo una tecnologia straordinaria, capace di aiutarci a realizzare praticamente qualsiasi cosa. Dall’altro, la stessa tecnologia rischia di spegnere in noi il desiderio autentico di porci obiettivi, lasciandoci solo un’aspirazione vaga, latente, priva della determinazione e della concentrazione necessarie per raggiungerli davvero.

 

 

Sarebbe bello parlare di un uso sano della tecnologia, di strategie per ridurne l’impatto, magari approfondire il tema del minimalismo digitale. 

 

Su questo sito ne parlo spesso e – se ti interessa – ti lascio un articolo correlato qui sotto. 

 

Minimalismo e sostenibilità: 4 campi dove essere minimalista fa rima con vita sostenibile Sostenibilità e minimalismo.C’è attinenza tra questi due concetti? Nell’era …

Tuttavia, il primo passo per trovare un equilibrio è riconoscere che questa dinamica ci tocca tutti.

 

Come dice il saggio, avere uno strumento potente comporta una grande responsabilità. 

 

E sì, da grandi poteri derivano grandi responsabilità. 

 

Mai come oggi è difficile imparare a pensare e porsi le domande giuste, ma proprio queste capacità rappresentano la chiave per creare e trasformare sogni in realtà, come mai prima d’ora.

 

 

Chi vincerà in questa eterna lotta? 

 

Lo scopriremo nei prossimi anni. 

Intanto, ci leggiamo la prossima settimana. 

 

E chissà, forse allora condividerò altre riflessioni su come trovare un equilibrio migliore tra queste due facce della tecnologia, così vicine eppure così contrastanti.

 

 

Alla prossima!

E se tutti i martedì condividessi con te idee e suggerimenti per aggiungere, ogni settimana, un pezzettino in più di consapevolezza nella tua gestione del tempo?

 

Cosa dici, potrebbe darti una mano? Se ti va di investire 5 minuti di lettura per ripartire con le pile cariche, c’è LEGGERMENTE. La mia newsletter. Leggila. Con Leggerezza.

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2 commenti su “Multipotenzialità: L’intelligenza artificiale ti aprirà un mondo incredibile e allo stesso tempo pessimo.​”

  1. Caro Dino,
    per quello che posso dire, per me l’intelligenza artificiale è una grande opportunità, che però spaventa molti, come spaventava l’elettricità alle sue prime sperimentazioni e come spesso spaventa il “nuovo” anche nelle piccole cose.
    Diciamo anche che spesso i media non aiutano: grandi titoloni che additano la IA come Colei che ruberà il lavoro di molte persone (come agli inizi della Rivoluzione Industriale), e noi “ignoranti” della materia ci fermiamo a questo.
    La cosa che personalmente mi turba è la Velocità.
    Sarà che ho 52 anni e faccio più fatica ad imparare cose nuove rispetto ai giovani, ma, seguendo proprio l’esempio che hai fatto tu, da qualche mese ho ricominciato a fotografare con il rullino. Perché? Perché non siamo più capaci di fermarci, riflettere e aspettare.
    E te lo dice una che ha passato la vita a scalpitare, avere idee e correre per cercare di realizzarle, spesso rimanendo inconcludente, proprio per la fretta.
    Comunque un caffettino con te prima o poi me lo prendo.
    Un abbraccio.

    Elena

    1. Ciao Elenae grazie per il commento.

      Capisco perfettamente il tuo discorso.
      Da un lato c’è il mondo che cambia e lo fa troppo in fretta, dall’altro ci siamo noi, che ci adattiamo ma spesso forzandoci e lasciando per strada uno stile e un approccio di vita più a nostra misura.

      Tutto vero.
      IO da tempo cerco di trovare la quadra in tutto questo cambiamento ed è un cercare continuo perché i cambiamenti sono uno via l’altro e adattato ad uno ecco che arriva una nuova frontiera abbattuta e a cui adattarsi di nuovo.

      Personalmente ritengo ci siano due campi ben distinti.

      il primo è il campo in cui non decidiamo. Possiamo decidere se restare indietro, ma dobbiamo farlo consapevolmente al fatto che il mondo non si ferma.

      Dall’altro ci sono i campi dove invece possiamo decidere. Se sono un fotografo non professionista, posso godermi il processo dell’analogico. Posso godermi il tempo di una passeggiata e del non far nulla per decrescere il mio approccio alla vita. Posso rallentare per trovare l’equilibrio.

      Trovare la giusta misura tra questi due universo è probabilmente il segreto.
      Un abbraccio 😀

      Ti aspetto per il caffettino.

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