cambimaneti minimalisti per la produttività

Multipotenzialità: 7 cambiamenti minimalisti per la produttività​

Multipotenzialità: 7 cambiamenti minimalisti per la produttività

cambimaneti minimalisti per la produttività

Produttività, ovvero dare forma al nostro tempo e strutturarlo per portare avanti le nostre passioni. Come suona bene.

 

Se sei una persona multipotenziale lo sai solo tu la fatica che fai per per essere produttiva, per non farti distrarre ad ogni raffica di vento fuori dalla finestra. Per non farti trasportare altrove da ogni intuizione che ti sussurra all’orecchio destro, mentre il sinistro è impegnato in quell’hobby che avevi giurato sarebbe stato quello definitivo, quello che ti avrebbe fatto svoltare.

 

Questa è sia la tua forza che la tua condanna.

Da un lato la tua forza: la tua proattività, la tua capacità inesauribile di iniziare cose nuove senza alcuna paura.

 

Dall’altro la tua condanna: distrazioni continue che minano la tua produttività.  Perchè essere poco produttivo ti porta a non concludere un progetto e un progetto che non si conclude – o meglio, molti progetti che non si concludono – spesso è fonte di demotivazione.


Oggi la ragioniamo pratica pratica.

Ti voglio passare 7 strategie minimaliste di produttività, immediate. Obiettivo? Trasformare – in piccole azioni – la tua produttività così così in un baluardo di consistenza e solidità.

Leggi l’articolo fino alla fine che un suggerimento è più ciccioso dell’altro.

multipotenzialità e produttività

Ciao sono Dino! 

Sono passato in alcuni anni dall’essere un tecnico avviato ad una carriera di progettazione, a diventare un direttore artistico in grado di organizzare oltre 500 concerti, per poi trasformarmi di nuovo in quello che sono oggi.  Un marketer. Fino a quando vorrò.

multipotenzialità e produttività

Ciao sono Dino! 

Sono passato in alcuni anni dall’essere un tecnico avviato ad una carriera di progettazione, a diventare un direttore artistico in grado di organizzare oltre 500 concerti, per poi trasformarmi di nuovo in quello che sono oggi.  Un marketer e soprattutto un amichevole professore di quartiere. Fino a quando vorrò.

Produttività, multipotenzialità e minimalismo. Un trio super.

Perché in questo articolo parliamo di multipotenzialità, minimalismo e produttività? 

 

Perché insieme formano un trio formidabile. 

 

Più potente persino dell’immaginifico tridente d’attacco del Brasile 58 Pelé, Didi e Vavà: ognuno straordinario, ma assieme roba da leggenda.

 

Se sei una persona multipotenziale, possiedi enormi punti di forza; tuttavia, spesso la produttività non è tra questi. 

 

Eppure, essere produttivi è essenziale per coltivare molte passioni e realizzarle con successo. Qui entra in gioco il minimalismo, che è in grado di dare un impulso senza pari alla produttività.

 

Analizzare questi tre concetti insieme è il modo ideale per sfruttare appieno la multipotenzialità, trasformando quella fonte di gioia e soddisfazione — che talvolta si trasforma in un “imbuto” dal quale è difficile uscire — in una vera macchina ben oliata. 

 

Questo approccio ti aiuta a evitare la frustrazione, ti mette nella condizione di non lasciare progetti incompiuti e di non sentirti insoddisfatto o insoddisfatta.

 

La bellezza del minimalismo è proprio questa: non ti chiede di aggiungere nulla alla tua routine, ma piuttosto di snellirla, di eliminare il superfluo. Con carta e penna alla mano, possiamo iniziare a parlare delle sette strategie per realizzare tutto questo.

SEI IN DIFFICOLTÁ?

I tuoi molteplici interessi ti stanno mettendo in scacco e ti hanno impedito di crearti un percorso lavorativo chiaro ed appagante? Se ti va ho pensato di aprire questo spazio sicuro. Un modo per fare due parole e darsi una pacca sulla spalla a vicenda. Ovviamente non costa nulla.

SE INVECE SAI CHE UN CAFFÈ NON BASTERÁ, DAI UN’CCHIATA A QUESTA PAGINA.

1. Aumentare la produttività con i 3 vantaggi del "one in, one out"

Uno dei problemi tipici delle persone multipotenziali è l’accumulo: 

 

tante passioni, tante letture (se potessi vedere il mio comodino capiresti!), tante idee e intuizioni da sviluppare. Il problema è proprio questo “tante”. È un numero indefinito che ci spinge, immancabilmente, verso un collo di bottiglia da cui è difficile uscire.

Perché succede? 

Perché manca una regola. 

 

Ecco allora il mio consiglio: applica il principio del “one in, one out”. 

 

Datti un numero massimo di progetti o hobby che, secondo la tua esperienza, riesci davvero a gestire. 

 

Come fare? Ricorda l’ultima volta che ti sei trovato o trovata in un vicolo cieco, bloccato o bloccata dall’accumulo. Quante cose stavi portando avanti contemporaneamente?

Vivere minimalista oggi: 10 punti di partenza Vivere minimalista oggi: 10 punti di partenza.   Si perché la domanda vera è: da …

 

Il mio suggerimento è: togliene almeno due. Ecco il numero massimo. 

 

Supponiamo, per esempio, che tu stessi seguendo cinque progetti contemporaneamente e fosse sopraggiunta la difficoltà; allora, tre potrebbe essere il limite ideale. Datti questa regola.

 

Questo significa che non potrai mai aggiungere nuove passioni? 

 

Assolutamente no. Potrai inserirle, ma usando il metodo “one in, one out”. Prima di aggiungere una nuova attività, finiscine almeno una di quelle in corso. Così, ogni volta che qualcosa entra, qualcosa esce.

 

Questa strategia porta tre vantaggi. 

 

Primo, ti dà la tranquillità di poter esplorare nuove idee: sai che una nuova passione è lì, pronta a entrare appena avrai completato un’attività. 

 

Secondo, ti offre una piccola motivazione extra, una “spinta dopaminica”, per arrivare al termine di un progetto. 

 

E terzo, ti evita il rischio di “andare in crash”, bloccandoti in un imbuto di frustrazione.

2. Produttività con una "to-don't list"

La to-don’t list è l’esatto opposto di una to-do list, come suggerisce il nome. 

 

Piccola digressione: personalmente non sono un grande fan delle to-do list, perché spesso, anziché aiutare, finiscono per generare ansia. Se non riesco a leggerle con serenità, diventano una lista infinita di scadenze che devo rispettare, trasformandosi così in una fonte di stress costante. 

 

Detto questo, riconosco che le to-do list abbiano una certa utilità.

 

La to-don’t list, invece, è essenziale. 

 

Non voglio approfondire troppo qui, poiché meriterebbe un articolo a parte su come crearne una – guarda caso lo sto preparando.

 

In breve, però, si tratta di un elenco delle cose da non fare, da tenere sempre ben visibile.

 

Ad esempio, quali giorni evitare per avviare un nuovo progetto?

Quante volte posso permettermi di controllare le email durante la giornata senza perdere la concentrazione? 

Oppure, posso tenere un libro accanto alla mia postazione di lavoro senza rischiare di lasciarmi distrarre e cominciare a sfogliarlo, interrompendo quello che sto facendo? 

 

Questi sono solo esempi, naturalmente.

 

La to-don’t list è personale e in continuo aggiornamento, adattandosi alle nostre giornate e alle situazioni che affrontiamo. 

 

Crearla significa costruire una barriera protettiva per la nostra attenzione, riducendo in modo minimalista le distrazioni e le attività superflue da affrontare ogni giorno.

3. Essere più produttivi con il giorno del riallineamento

Utilizza un giorno di riallineamento. 

Vediamo insieme cosa significa.

 

Uno dei problemi delle persone multipotenziali è che tendono a lavorare “nel flow”: a testa bassa, dritti e veloci, concentrati unicamente sull’obiettivo di portare a termine il lavoro. 

 

Lavorare nel flow ha grandi vantaggi, ma può anche essere dannoso. 

 

Perché? 

Perché in questo stato si perde spesso la visione d’insieme, troppo presi dal seguire il flusso di lavoro.

 

Il giorno di riallineamento serve proprio a questo: a fare un passo indietro, osservare il progetto dall’alto, verificare i progressi e compiere due azioni fondamentali.

Prima azione: celebrare i piccoli progressi. 

Questo è indispensabile, poiché tendiamo a concentrarci solo su ciò che manca, dimenticando ciò che abbiamo già fatto. Anche una piccola celebrazione per i traguardi raggiunti è importante per motivarsi e apprezzare il percorso.

 

Seconda azione: riallinearsi. 

Significa riprendere la visione d’insieme, rivedere ciò che è stato fatto, ciò che resta da fare e individuare il superfluo. 

 

Spesso partiamo convinti che certi passaggi siano essenziali, ma lungo il percorso ci accorgiamo che alcuni di essi sono diventati inutili

 

Eliminare queste attività alleggerisce il carico e libera tempo prezioso.

 

In sintesi, un giorno di riallineamento è un’opportunità per ricalibrare il lavoro, ritrovare la direzione e aumentare l’efficacia.

Attacchi di ansia: 5 pilastri minimalisti per prevenirli   Soffri di attacchi di ansia?    In questo articolo ti darò una chiave …

4. Migliorare la produttività bloccando il tempo per le tue passioni

Quello che sto per dirti forse non ti piacerà, ma è un compromesso necessario. 

 

Fidati, anche se può suonare scomodo.

 

Quando siamo immersi nella fase creativa legata alle nostre passioni, il tempo vola. Ci lasciamo trasportare e, alla fine della giornata, ci sentiamo soddisfatti perché abbiamo fatto qualcosa che ci fa sentire vivi. Bello, bellissimo. Ma qui arriva il problema.

 

Che succede se hai tante passioni? 

E, soprattutto, se il tuo obiettivo è portarne avanti diverse contemporaneamente? 

 

Questo è il punto: vuoi coltivarle tutte insieme. 

 

Se ti lasci trascinare da una sola passione, nel tuo monte ore complessivo — uguale a quello di chiunque altro — ti ritroverai in difficoltà. (Questo accade solo se hai più passioni da coltivare; con una sola passione, invece, il problema non si pone, perché le dedicheresti tutto il tempo disponibile.)

 

Ma se non vuoi lasciare nulla indietro, ecco la cosa che probabilmente non ti piacerà: dovrai usare un timer. 

 

Organizza la tua settimana con una certa flessibilità tra una passione e l’altra, ma definisci dei tempi precisi. Lasciarsi trasportare dalle emozioni è fantastico, ma non sempre produttivo. 

 

Per costruire qualcosa di concreto, dobbiamo introdurre una dose di pragmatismo. E il timer è proprio questo: pragmatismo indispensabile.

 

Dividi il tempo che hai a disposizione per il numero di passioni che vuoi portare avanti, considerando anche il primo punto di questa lista. 

 

Una volta stabilito quel tempo, rispetta i limiti. 

È un metodo forse meno romantico, ma estremamente efficace.

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5. Produttivittà tenendo lo smartphone in un'altra stanza

“Che banalità,” starai pensando. 

E, dannazione, hai ragione! 

 

Ma è altrettanto vero che lo smartphone è una minaccia costante per la nostra produttività. Parlo di una produttività “sana”, perché lo smartphone, anche se usato con moderazione, non è un vero alleato in questo senso.

 

Avere lo smartphone accanto è una fonte continua di distrazione: ogni notifica risveglia la voglia di dare un’occhiata ai social — “tanto è solo un minuto” —, e da lì si passa alle email, ai messaggi su WhatsApp e magari a qualche foto. 

 

Il telefono, così a portata di mano, rende davvero difficile mantenere la concentrazione. 

 

E te lo dice uno che col telefono ci lavora!

 

Quando tengo corsi agli studenti delle superiori sull’uso dei social media, la prima cosa che insegno è quanto sia complesso restare concentrati con uno smartphone sempre a portata di sguardo. 

 

La sua presenza costante può influire negativamente sulla nostra produttività, sulla nostra capacità di attenzione e persino sulla nostra salute mentale.

 

Vuoi essere più produttivo? 

Un consiglio minimalista: tieni lo smartphone in un’altra stanza.

 

Lascia attive solo le notifiche delle telefonate: chi ha veramente bisogno di te ti chiamerà. 

 

Per tutto il resto, imposta dei timer per controllare WhatsApp e le email due volte al giorno. Già solo questo farà decollare i tuoi progetti.

 

Fidati!

Multipotenzialità: cosa è? La guida super pratica Multipotenzialità.    Se ne parla da quarant’anni e partendo dagli studi del dottor Frederickson – …

6. Mantenere alta la produttività automatizzando una scelta al giorno

Questo è un consiglio che probabilmente non ti aspetti: automatizza una scelta al giorno, ovvero elimina un punto decisionale quotidiano.

 

Cosa significa? 

 

Significa che spesso perdiamo tempo, ci distraiamo e consumiamo energia mentale su decisioni che, in realtà, non influenzano la nostra giornata in modo significativo.

 

Chiariamo: questo suggerimento vale per le giornate in cui devi essere davvero concentrato, non per qualsiasi giorno. 

 

Facciamo un esempio: se so che avrò una giornata piena, con varie attività che richiederanno molta concentrazione, posso eliminare la scelta su dove andare a pranzo. Decidilo il giorno prima. Magari in un momento a fine giornata quando sei in una fase di relax. 

 

Evita di perdere tempo il giorno stesso.

 

So che può sembrare banale, ma ho perso il conto di quante volte tempo prezioso è volato via decidendo dove mangiare. 

 

Magari a chiamare per prenotare, a cercare alternative quando il posto era pieno, finendo per pranzare di fretta e arrivare mentalmente stanco agli impegni successivi. 

 

In una giornata tranquilla questo non è un problema, ma nelle giornate in cui serve massima produttività, ogni decisione superflua (dove pranzare ovviamente era solo un esempio) è una dispersione di energie.

 

Ecco come fare: scegli i vestiti da indossare la sera prima, decidi in anticipo dove andrai a mangiare, stabilisci i compiti secondari — come pagare le bollette o fare una telefonata all’amministratore di condominio — in modo da non dover prendere decisioni su due piedi.

Il giorno successivo dovrai solo eseguire, con meno stress mentale, maggiore efficacia e meno perdita di tempo.

 

In breve, elimina le decisioni nelle giornate in cui devi essere al massimo della produttività.

7.Produttività con procedure precise

L’ultimo suggerimento che voglio darti, anche questo molto pratico, è di creare routine e procedure di lavoro precise, che ti impediscano di perdere tempo.

 

Una delle maggiori cause di distrazione mentre lavoriamo è la tendenza ad accumulare oggetti sulla nostra postazione. 

 

Quando siamo immersi nel “flow,” capita di non riporre subito gli strumenti al loro posto, percependolo come una perdita di tempo. 

 

Così, a un certo punto, ci troviamo a cercare oggetti sparsi ovunque: perdiamo tempo, ci frustriamo e magari ci diamo la colpa per questa disorganizzazione. 

 

Questo comportamento genera una catena di problemi: 1) stress, 2) interruzioni nel flusso di lavoro, 3) mancato raggiungimento del traguardo prefissato.

 

Il consiglio è di rallentare leggermente il ritmo e di fare attenzione a dove riponiamo ogni cosa. 

 

Assicurarsi che tutto torni al proprio posto permette di evitare rallentamenti al passaggio successivo, indipendentemente dall’attività che stai svolgendo. 

 

Prova ad applicare questo suggerimento nel tuo ambito di lavoro o nella tua passione e dimmi se non ti è mai capitato di affrontare queste difficoltà. 

 

Se sì, prova a seguire questo consiglio super pratico.

multipotenzialità e strategie minimaliste di produttività

Se sei un lettore abituale di questo blog, avrai notato che questa volta sono stato particolarmente pratico. 

 

È vero, mi piace anche lanciarmi in voli pindarici — lo amo profondamente — ma è altrettanto importante che, quando ti trovi davanti alla scrivania o alla tua postazione di lavoro, tu sia pronto a mettere in pratica ciò che hai appreso. 

 

Un po’ di concretezza è necessaria.

 

La realtà è che siamo sempre alla ricerca della soluzione miracolosa, quel nuovo suggerimento che possa farci svoltare drasticamente nella nostra capacità di essere produttivi. 

 

Tuttavia, l’ingrediente segreto non esiste. 

 

Ci sono, invece, piccoli accorgimenti che possiamo utilizzare ogni giorno. Non sono neanche molti, ma possono cambiare radicalmente il nostro approccio, una volta applicati. 

 

Questi accorgimenti possono influire sul nostro processo produttivo e sulla riuscita dei progetti che, apparentemente, non vanno come vorremmo.

 

Oggi ti ho fornito sette strategie che cerco di applicare regolarmente. 

 

Ti confesso che l’ultima suggerita è quella che mi risulta più difficile, perché di natura sono piuttosto disordinato. Tuttavia, con un po’ di pazienza e lavoro, puoi riuscire a sistemare le cose, ad esempio riducendo il numero degli oggetti nella tua postazione.

Questa, però, è un’altra storia e non voglio dilungarmi troppo. Potrei dedicare un intero articolo alla riduzione degli strumenti di lavoro; vedremo. 

 

L’unico modo per saperlo è continuare a leggere questo blog. 

 

La prossima settimana pubblicherò un nuovo articolo.

 

Grazie per aver letto fino a questo punto! 

Se hai suggerimenti, scrivili nei commenti. 

 

Ci leggiamo più avanti. Ciao.

E se tutti i martedì condividessi con te idee e suggerimenti per aggiungere, ogni settimana, un pezzettino in più di consapevolezza nella tua gestione del tempo?

 

Cosa dici, potrebbe darti una mano? Se ti va di investire 5 minuti di lettura per ripartire con le pile cariche, c’è LEGGERMENTE. La mia newsletter. Leggila. Con Leggerezza.

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