7 regole per creare una to do list che non ti faccia sentire uno schifo

Creare una to do list è un’arte.
Ma creare una to do list fa anche schifo.
Ma schifo vero.
Se hai molti compiti da portare a termine e se non vuoi lasciare nulla per strada, non è così remota la possibilità di sovraccaricarsi di note sparse e di compiti uno via l’altro.
Non sarebbe un reale problema se poi nella nostra testa questa to do list si trasformasse magicamente da una lista delle cose da fare a – facile facile – una lista di cose non fatte.
E sorpresa, la frustrazione che ne deriva è direttamente proporzionale al quadrato dell’ipotenusa della nostra autostima.
In soldoni: ho cose da fare, non le finisco, la chiave di lettura più comune è che sono inconcludente e non mi so organizzare.
E se da un lato qualche problema di organizzazione c’è, è altrettanto vero che, anche se non lo pensi, tu non sei poi così colpevole.
Che vuol dire questa cosa?
Vuol dire che se non vuoi farti travolgere dal lato oscuro delle to do list, devi affrontare l’argomento da una serie di presupposti indispensabili per vivere serenamente la lista che, sebbene importante, corre il rischio di trasformarsi in un promemoria di tue manchevolezze.
E sono abbastanza convinto che tu sappia esattamente di cosa parlo.
Ecco però il punto: la stragrande maggioranza delle volte, questo problema lo si risolve modificando il nostro punto di vista.
Ecco quindi che cosa facciamo oggi.
Ho messo assieme 7 punti fermi che devi necessariamente fare tuoi per sopravvivere alle to do list e renderle davvero uno strumento definitivo per la tua produttività e per non lasciare nulla per strada.
E al tempo stesso, per non sentirti in colpa come fossi un imputato di forum.
Unica condizione, devi leggere l’articolo fino alla fine che l’ultimo consiglio è il più importante.
E quindi continua a leggere.
Ci vediamo in fondo.

Ciao sono Dino!
Sono passato in alcuni anni dall’essere un tecnico avviato ad una carriera di progettazione, a diventare un direttore artistico in grado di organizzare oltre 500 concerti, per poi trasformarmi di nuovo in quello che sono oggi. Un marketer. Fino a quando vorrò.

Ciao sono Dino!
Sono passato in alcuni anni dall’essere un tecnico avviato ad una carriera di progettazione, a diventare un direttore artistico in grado di organizzare oltre 500 concerti, per poi trasformarmi di nuovo in quello che sono oggi. Un marketer e soprattutto un amichevole professore di quartiere. Fino a quando vorrò.
è importante fare una to do list?
Sì, fare una to-do list è importante.
Lo è però ancora di più darle una forma sensata.
Quando abbiamo molti compiti da portare a termine – forse abbiamo molte passioni da far quadrare con il nostro lavoro e con la nostra vita personale – avere una serie di reminder che ci guidano e ci tengono attaccati alla realtà è vitale.
È questo il caso delle persone multipotenziali appunto. Quelle persone curiose di natura che di interessi ne hanno moltissimi e che faticano a scegliere quale percorso seguire. O che – meglio ancora – non vogliono scegliere.
Se ti rispecchi in questa visione, e ti sta venendo il sospetto di essere una persona multipotenziale – o ti sfiora anche solo la curiosità di saperne di più – potrebbe aver senso tu legga l’articolo che ti lascio linkato quì sotto per fare chiarezza.
Cosa significa essere una persona multipotenziale.
SEI IN DIFFICOLTÁ?
I tuoi molteplici interessi ti stanno mettendo in scacco e ti hanno impedito di crearti un percorso lavorativo chiaro ed appagante? Se ti va ho pensato di aprire questo spazio sicuro. Un modo per fare due parole e darsi una pacca sulla spalla a vicenda. Ovviamente non costa nulla.

SE INVECE SAI CHE UN CAFFÈ NON BASTERÁ, DAI UN’CCHIATA A QUESTA PAGINA.
Fatta questa piccola e doverosa premessa e mantendendo sempre il focus sull’introduzione di questo articolo e sul senso di ciò che leggerai tra poco, è giunto il momento di mettere in fila i 7 approcci –sani – che devi far tuoi per sopravvivere alle tue to do list e fartele amiche.
Ricorda:
“La vita è come andare in bicicletta: per mantenere l’equilibrio devi continuare a muoverti.”
A. Einstein
Ti chiederai che cosa c’entri quesa citazione messa quì.
E io che ne so?
Mi serviva dire qualcosa ad effetto prima di portarti ai sette punti un po’ zupposi, e questa citazione è il meglio che mi sia venuto.
Ad ogni modo, ecco la lista.
1. Usa le to-do list come guida, non come "prova" del tuo valore
Uno degli aspetti su cui dovremmo riflettere è che, troppo spesso, le liste di cose da fare si trasformano in uno strumento per giudicarci.
Ogni volta che non riusciamo a spuntare tutte le voci, aumenta la frustrazione, ci sentiamo incapaci, inadeguati, come se il non completamento di un elenco ci definisse.
È curioso pensarci: una lista di attività è, in fondo, solo una raccolta di parole su carta o su schermo.
Eppure, il fatto stesso di non riuscire a completarla può spingerci a credere di non essere abbastanza.
Qui si nasconde il primo problema: attribuiamo alla lista di cose da fare un significato che va oltre il suo vero scopo. In realtà, non è altro che un semplice promemoria, pensato per aiutarci a ricordare piccoli obiettivi quotidiani, alcuni dei quali possono benissimo essere rimandati al giorno successivo.
La lista non misura il nostro valore; è solo uno strumento per mettere ordine nel caos della vita, e non necessariamente rappresenta il nostro caos interiore.
Il modo più sensato di approcciarsi ad essa è considerarla per ciò che è, senza caricarla di significati che non le appartengono.
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2. Evita di far diventare la to-do list un obbligo rigido
Se sei una persona multipotenziale – o anche se non lo sei – potresti avere un approccio creativo e non lineare alla gestione delle attività quotidiane.
Questo può rendere difficile rispettare priorità rigide.
Addirittura, la lista di cose da fare rischia di diventare soffocante. È importante, quindi, non trasformarla in un obbligo, ma considerarla come uno strumento flessibile.
La tua lista dovrebbe evolversi: non più un elenco statico di compiti, ma una lista di cose “in divenire”.
Certo, alcune attività specifiche sono necessarie se stiamo pianificando i nostri obiettivi, cercando di portare a termine progetti più ampi; ed è proprio in quest’ottica che una lista può risultare utile.
Tuttavia, spesso non abbiamo il pieno controllo della giornata. Ciò che possiamo gestire davvero sono le azioni che scegliamo di intraprendere.
La chiave è usare la lista in modo sereno, mantenendola abbastanza elastica da consentirci delle deviazioni, inevitabili, soprattutto per chi ha una mente multipotenziale, sempre piena di idee e progetti.
Trasforma la tua lista di cose da fare in un luogo flessibile, non in un rigido dovere, ma in uno spazio che accolga le tue passioni e faccia germogliare nuove idee.

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3. Cambia il concetto di "finire" la to-do list
Una to-do list è spesso, per definizione, un elenco abbondante di attività che tendono a sommarsi: piccoli compiti lasciati indietro il giorno prima, nuove cose che si aggiungono il giorno successivo.
Il risultato?
La sensazione di non riuscire mai a concludere tutto.
Ecco allora un suggerimento: non puntare a completare l’intera lista, ma semplicemente a portare a termine qualcosa di significativo.
Se ci poniamo come obiettivo il completamento totale della lista, rischiamo di rimanerne sopraffatti; un traguardo irrealistico non è mai un buon alleato.
L’obiettivo, non dovrebbe essere arrivare alla fine della lista, ma avanzare lungo il percorso.
L’importante è fare, non esaurire.
Concludere una to-do list è, per sua stessa natura, un obiettivo irraggiungibile, perché la vita è in continuo mutamento e ogni giorno porta con sé nuove attività da affrontare.
Per evitare di sentirti soffocare dalla tua lista di cose da fare, smetti di vederla come un compito da portare a termine fino in fondo. Piuttosto, considerala come un cestino in cui ogni giorno trovi cose nuove e stimolanti.
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4. Inserisci nella lista obiettivi che ti danno energia, non solo doveri
Un altro trucco interessante è smettere di considerare la to-do list solo come un elenco di cose da fare.
Se ci concentriamo esclusivamente sul “dovere fare”, emergono sensazioni di noia, obbligo, costrizione e pesantezza.
Un’idea efficace è invece bilanciare la lista includendo attività che ci appassionano e ci danno energia, accanto a quelle che siamo tenuti a fare.
Non solo un insieme di compiti faticosi, dunque, ma anche piccoli momenti che ci regalano piacere.
In questo processo, la dopamina è un potente alleato, perché ci aiuta a trasformare la to-do list in un bacino di creatività, rendendola più piacevole e motivante.

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5. Sii realistico/a con i tuoi limiti di tempo ed energia
Le persone multipotenziali tendono spesso a sovraccaricarsi di attività.
Per loro è fondamentale essere realisti, anche se, per natura, tendono a non esserlo. Dentro di sé, coltivano sempre la speranza, quella irresistibile chimera, di riuscire a fare tutto ciò che desiderano.
Ma, semplicemente, non è possibile.
Anche chi ha molte passioni ha solo 24 ore a disposizione, esattamente come tutti gli altri.
Inserire troppi compiti in una giornata rischia di innescare un ciclo di frustrazione.
È quindi indispensabile fissare un limite di attività quotidiane nella to-do list, valutando in anticipo cosa abbia davvero senso inserire. Ogni attività non aggiunta alla lista è una cosa in meno da non completare, riducendo così la pressione.
Prevenire il sovraccarico, dunque, è essenziale: limita le attività e decidi con cura cosa meriti davvero il tuo tempo.
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6. Tratta ogni elemento della lista come un esperimento, non come un dovere
Un approccio sperimentale è fondamentale per chi ha un’attitudine multipotenziale.
Una persona curiosa, che ama scoprire, desidera provare cose nuove e dovrebbe affrontare ogni compito come fosse un esperimento.
Questo è il punto chiave: considera ogni voce della tua to-do list come un’opportunità per esplorare e crescere, senza l’ansia di dover ottenere subito risultati perfetti.
Vivi ogni attività come un nuovo stimolo, un invito a entrare in un universo di esplorazione.
Questo atteggiamento ti aiuta a portare a termine i compiti con meno pressione e con una dose maggiore di curiosità. E, ancora una volta, torna in gioco la dopamina: questo approccio stimola il piacere della scoperta e mantiene alta la motivazione.
7. Rivedi regolarmente la tua lista con flessibilità
Chi ha molti interessi sa bene che le priorità cambiano spesso, ed è importante accettarlo.
Trovarsi di fronte a compiti che ormai sono diventati obsoleti è come continuare a leggere un libro che non ci piace solo per finirlo – a mio avviso, un approccio poco sensato.
Prenditi del tempo per rivedere la tua to-do list, eliminando ciò che non ti rispecchia più e che non senti più rilevante. Non è un dramma, né un errore: semplicemente, sei cambiato, sei cambiata.
Una lista che si evolve insieme a te sarà più facile da gestire e ti manterrà motivato, invece di diventare un peso.
Questo, naturalmente, non significa abbandonare qualsiasi progetto prematuramente.
Significa valutare con serenità e consapevolezza cosa non ti appassiona più, e lasciarlo andare. Concludi quel capitolo senza rimpianti, e preparati a dedicarti a qualcosa di nuovo e stimolante.
Un approccio minimalista insomma.
Ti lascio un articolo per approfondire l’argomento.
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Creare una to do list sensata e che ti dia serenità
Siamo arrivati alla conclusione di questo articolo, in cui ho cercato di offrirti una serie di suggerimenti per avere un approccio alternativo alle to-do list.
Avere un elenco di cose da fare è senza dubbio importante; niente può essere tenuto completamente a mente. Anzi, più liberiamo la nostra mente da pensieri inutili, più riusciremo a concentrarci su ciò che stiamo facendo. Avere un promemoria scritto è indispensabile.
Tuttavia, dobbiamo riconoscere che un promemoria può anche diventare il luogo in cui annotiamo le nostre manchevolezze.
Tendiamo spesso a focalizzarci di più su ciò che ci manca e su quello che non abbiamo fatto, piuttosto che su ciò che invece siamo riusciti a completare.
Ecco quindi i sette suggerimenti che ti invito a provare.
Fammi sapere come ti trovi e, se hai altre idee da condividere, scrivile pure nei commenti o inviami un’email; mi piace molto rispondere.
Ti auguro una buona giornata e ci leggiamo la prossima settimana!


E se tutti i lunedì condividessi con te idee e suggerimenti per aggiungere, ogni settimana, un pezzettino in più di consapevolezza nella tua gestione del tempo?
Cosa dici, potrebbe darti una mano? Se ti va di investire 5 minuti di lettura per ripartire con le pile cariche, c’è LEGGERMENTE. La mia newsletter. Leggila. Con Leggerezza.
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