quando cambiare lavoro

Quando cambiare lavoro: 4 segnali (+ 1) che nessuno ti dice

Quando cambiare lavoro: 4 segnali (+ 1) che nessuno ti dice

quando cambiare lavoro

Quando cambiare lavoro? 

 

Se stai leggendo questo articolo è perché questa domanda ti ronza per la testa. 

 

Oppure – step successivo – il ronzio si è già trasformato in pensiero fisso, di quei pensieri fissi che condizionano la tua giornata e la tua serenità.

 

O ancora, sei già al capolinea

Lo step del “ non ce la faccio più e odio l’universo, il mio posto di lavoro, me stesso, i miei colleghi e tutte le creature del cosmo e della terra”.

 

Aniway.

Capire quando cambiare lavoro è un crocevia estremamente importante e l’ideale è riuscire a farlo con serenità. E serenità vuol dire farlo prima.

 

Prima di quando? 

Prima, che la situazione sia giunta al punto di non ritorno.

 

Ecco quindi perché siamo quì.

Come capire se cambiare lavoro?

 

In questo articolo facciamo ordine, mettiamo i puntini sulle i, e tiriamo giù una mappa segnaletica per identificare i segnali rivelatori. Quelli che te lo sbattono in faccia che è ora di fare le valige, riempire le vele e uscire dal porto.

 

Leggi l’articolo e fallo fino alla fine perchè in fondo metto l’ultimo punto – quel + 1 del titolo – che è quello che a me ha svoltato la vita.


E secondo me farà la differenza anche per te.

multipotenzialità e produttività

Ciao sono Dino! 

Sono passato in alcuni anni dall’essere un tecnico avviato ad una carriera di progettazione, a diventare un direttore artistico in grado di organizzare oltre 500 concerti, per poi trasformarmi di nuovo in quello che sono oggi.  Un marketer. Fino a quando vorrò.

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Ciao sono Dino! 

Sono passato in alcuni anni dall’essere un tecnico avviato ad una carriera di progettazione, a diventare un direttore artistico in grado di organizzare oltre 500 concerti, per poi trasformarmi di nuovo in quello che sono oggi.  Un marketer. Fino a quando vorrò.

Cosa spinge una persona a cambiare lavoro?

I motivi sono molteplici e te li metto sotto forma di invito.

 

Ne ho parlato infatti in un articolo parecchio letto ed apprezzato che allarga il ragionamento a chi, come il sottoscritto, negli anni si è trovato spesso di fronte a questa scelta, anche  da non più giovanissimo.

 

Non sei obbligato o obbligata a leggerlo interamente, ma nella prima parte trovi un elenco di motivi che in molti casi fanno saltare il banco e portano a cambiare lavoro.

Reinventarsi un lavoro a 40 anni: posso farlo? Spoiler, si! Reinventarsi un lavoro a 40 anni. Possibile? Spoiler. Si, lo è.   …

Perché si ha paura di cambiare lavoro?

Qui il ragionamento si fa divertente.

Si perchè un po’ ci racconta di come siamo teneramente buffi noi esseri umani. E lo dico davvero con affetto, perché la strada non ce la insegna – davvero – nessuno. 

produttività e multipotenzialità

Ti andrebbe di approfondire questi argomennti ogni lunedì in  5 minuti. 

 

C’è LEGGERMENTE. La mia newsletter. 

Registrarsi è un attimo.

E per strada intendo quel percorso fatto di sensazioni contraddittorie come, paura del fallimento, paura dell’ignoto, paura del giudizio altrui, paura di dove iniziare di nuovo e di sentirci impostori.

 

Tutte paure che in realtà – ed ecco il punto – non esistono realmente. 

 

Non ci credi? 

Riflettiamoci a freddo solo alcuni secondi.

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Abbiamo paura di fallire eppure fallire non è mai un problema.

Fallire è un punto di partenza e spesso la base per prendere la rincorsa. E non lo dico come fosse una frase fatta. 

 

Semplicemente, fallire è una delle due opzioni che dovremo affrontare quando ci approcceremo ad un cambiamento. Qualunque esso sia. 

 

Non ce ne sono cinquanta. 

O abbiamo successo o falliamo. 

 

E se falliamo ci ritroviamo in uno dei due futuri plausibili del nostro percorso. E spoiler, nessuno dei due futuri è definitivo. 

 

Se si fallisce si può ripartire.

Il giudizio altrui

Il giudizio altrui è uno di quei limiti che ci poniamo figli della riprova sociale.

Si, è un ostacolo potente, ma solo perché siamo noi ad investirlo di questo potere. Ne parlo con cognizione di causa perché la mia vita, sovente è stata condizionata da questo spauracchio e dal senso di colpa che ne deriva. 

 

Te ne parlo meglio in questo articolo.

Convenzioni sociali: come nascono e come uscirne (se sei multipotenziale) Convenzioni sociali. Il desiderio di essere accettati e riconosciuti è strettamente legato …

E la sindrome dell’impostore dove la mettiamo?

Anche in quel caso, il potere che esercita su di noi è autoindotto. Siamo noi ad auto depotenziarci

 

E siamo sempre noi a poterne uscire con una discreta agilità. 

Non ci credi?

 

Anche qui ho scritto un articolo che affronta nel dettaglio l’argomento.

Leggilo se vuoi vincere la sindrome dell’impostore.

La sindrome dell’impostore: cause, sintomi e 4 consigli per non farsi travolgere Conosci la sindrome dell’impostore?   Se stai leggendo questo articolo …

Come capire quando è il momento di lasciare il lavoro?

Chiariti questi punti, eccoci pronti alla fatidica lista.

 

Esiste un momento in cui cambiare non è più solo una questione di scelta. 

 

Un momento in cui cambiare travalica il confine della parola desiderio e abbraccia senza mezze misure la parola necessità. 

 

Ecco quindi alcuni segnali rivelatori che ignorare porterebbe davvero davvero al disastro.

1. Ti senti costantemente sotto stress

Qual è il periodo migliore per cambiare lavoro?

Quando lo stress è diventato un compagno di viaggio che non ti abbandona più.

 

C’è un momento in cui – senza indagare sui motivi – ci rendiamo conto che il fatidico giochino costi / benefici non è più equiparato. 

 

E per costi mi riferisco ai costi emotivi.

 

Quanto ti costa portare avanti quel lavoro? 

Quanto ti consuma? 

Quanto lo stress che stai provando ti sta debilitando, minando la tua vita, i tuoi rapporti, le tue relazioni, il tuo rendimento, la tua felicità?

 

Quando lo stress è a livelli atomici, amico o amica mia, sappi che spara nel mucchio e dove colpisce colpisce.

 

Ci sono modi per affrontarlo? Certo e ne parlo nell’articolo che ti linko sotto.

Però sappilo. 

 

Non sei obbligato o obbligata a tenere la presenza dello stress come assunto nella tua vita. 

 

Puoi decidere di cambiare lavoro e l’universo non collasserà su se stesso.

E nemmeno la tua vita.

Stress da lavoro correlato: cos’è, e come affrontarlo in 8 passi Stress da lavoro correlato. Sai di cosa si tratta?  Forse lo …

2. Il tuo lavoro è in contrasto con i tuoi valori

Quando si cambia lavoro talvolta ci si pone un dubbio.

 

Ma come, amavo questa azienda ed il suo progetto. Perché adesso mi sento così fuori mira, poco linea e così scarsamente legato alla mission aziendale?

La risposta è semplice.

Perché l’azienda non rappresenta più  i nostri valori. Forse siamo cambiati noi, forse è cambiata la direzione aziendale: non è importante in fondo capire cosa e chi è cambiato, semplicemente è successo.

 

E lo stesso potremmo pensarlo anche di un lavoro dove siamo liberi professionisti e teoricamente padroni del nostro tempo e del nostro destino.

 

Mi sento ancora rappresentato da quello che faccio o sono cambiato, le mie idee sono cambiate, i miei desideri in relazione alla vita sono cambiati, il modo in cui mi vedo è cambiato?

Se sei multipotenziale questa cosa ti capita più spesso che ad altri ma il senso non cambia.

 

Quali sono i miei valori principali?

Il mio lavoro è in contrasto con essi?

 

Se si, ecco che cambiare potrebbe essere la mossa giusta.

3. Quando capisci che il tuo perché non altrove.

Perché fai quel lavoro? Spesso questa domanda determina quando conviene cambiare lavoro.

 

C’è una criticità nella vita di quasi tutti noi.

 

Per la stragrande maggioranza delle persone manca una guida che aiuti a identificare il proprio cammino quando è giunto il momento di sceglierlo. Quale strada vogliamo intraprendere nella vita?

 

E quindi a 14 anni scegliamo una scuola che forse non amiamo, (perché ci dicono che deve essere quella) ma non siamo adeguatamente supportati in una scelta consapevole.

 

E poi scegliamo l’università in funzione della scuola che abbiamo scelto controvoglia.

 

E poi scegliamo un lavoro in linea con l’università che abbiamo scelto come proseguimento di una scuola scelta controvoglia.

 

Da questo scioglilingua emerge una realtà spesso sottovalutata.

 

Investiamo 10 anni della nostra vita, per arrivare a fare un lavoro che non è quello che vorremmo fare.

E ce ne accorgiamo dopo.

Siamo spinti dalle convenzioni sociali.

Siamo spinti da ciò che il mondo del lavoro ci dice rappresenti la nostra felicità, e quando ci ritroviamo alla fine del viaggio di studi, ci buttiamo nella ruota del criceto.

 

E poi cosa succede?

 

Succede che a un certo punto arriva la domanda.

 

Perché sono qui e perché faccio questo lavoro?

E sai cosa? 

Spesso la sola risposta che sappiamo dare è: perché devo pagare le bollette.

 

Sarò un’inguaribile romantico, ma ritengo che ognuno di noi meriti qualcosa di più.

 

Conosci il tuo perché?

Conosci il tuo scopo?

Il tuo lavoro rappresenta il tuo perché?

 

Se così non fosse questo è un ottimo motivo per cambiare lavoro. E sappi che sei sempre in tempo per cambiare lavoro.

 

Te ne parlo meglio nell’articolo linkato sotto.

4 passi per trovare il proprio scopo nella vita da multipotenziale (ma non solo) Come trovare il proprio scopo nella vita se …

4. Quando non senti più lo stimolo a crescere

C’è un ultimo punto che mi sento di toccare in questo articolo. Un punto che amplia il ragionamento perché fino ad ora ci siamo solo chiesti quando cambiare lavoro.

 

Adesso vorrei cambiare la domanda.

 

Ogni quanto cambiare lavoro?

 

E sì lo so , questa domanda potrebbe inorridirti.

 

In fondo, perché dovrei cambiare lavoro più volte?

 

O ancora perché dovrei cambiare lavoro se il mio posto di lavoro è un posto di lavoro sicuro?

 

 

Ora ti rispondo.

Ci sono persone come il sottoscritto – e forse anche tu – che hanno la necessità di dare un senso e uno scopo a quello che fanno.

 

E il ritrovarsi in un lavoro dove non si sente più alcuno stimolo di crescita , voglia di migliorarsi , voglia di imparare, beh, è un dramma.

 

Esiste un momento, non sempre fortunatamente, ma talvolta esiste, in cui la noia diventa un compagno di viaggio

 

In cui la routine diventa un male piuttosto che un punto di forza.

 

Ecco , personalmente in questa dimensione, io inizio a spegnermi come una candela al termine della sua vita.

 

Se come me, sei una persona che ha il desiderio di cambiare per sentirsi attivo, per apprendere nuove informazioni , per trovare nuovi stimoli, non aver paura di dire che “ok questo è il momento giusto per farlo”.

Se sei una persona che ha necessità di crescere in continuazione, quando senti che un lavoro ha fatto il suo tempo, valuta tranquillamente il cambiamento e non ti porre dubbi su quel che sarà dopo.

Pensa solo a come stai in quel momento e che un passo in avanti , ti porterà verso una nuova direzione.

Quando cambiare lavoro: ultima riflessione

Siamo Giunti in fondo a questo articolo.

E ho un’ultima considerazione da condividere ancora. Il famigerato +1.

 

Decidere quando cambiare lavoro non è mai una scelta semplice.

 

Talvolta però operiamo questa scelta senza partire dai presupposti corretti.

 

Lo stipendio basso , la scarsa sicurezza del posto di lavoro eccetera eccetera.

 

Partendo dal presupposto che sono infiniti motivi per cui cambiare lavoro, ce ne sono alcuni che però raccontano di noi molto più che altri.

 

Etichettiamo con il termine lavoro un’attività che ci serve per darci da mangiare.

 

La verità è che il lavoro rappresenta una grossa fetta di tempo della nostra vita. Dire che il lavoro è vita non è sbagliato se per lavoro intendiamo un investimento che facciamo sul nostro tempo. Laddove per lavoro intendiamo un’attività in linea con il nostro essere ed i nostri desideri.

 

E partendo da questo presupposto è ovvio che il lavoro debba realizzarci come essere umani, prima ancora che nel conto in banca.

 

Ti senti felice per le attività che occupano la tua giornata?

 

Se la risposta è no, allora stai facendo un lavoro che non ti piace e che devi cambiare.

 

Se la risposta è sì, allora il tuo lavoro non è più solo un lavoro , ma è un’opportunità che ti sta dando la possibilità di vivere e di sentirti realizzato o realizzato.

 

Pensaci.

 

A meno che non sia tu a decidere di cambiare lavoro, non si materializzeranno i tuoi presupposti di felicità.

 

Ma fai delle scelte su presupposti importanti.

 

Ho finito.

Ti mando un abbraccio e ci leggiamo la prossima settimana.

Produttività, preduttività e gestione del tempo
Produttività, preduttività e gestione del tempo

E se tutti i lunedì condividessi con te idee e suggerimenti per aggiungere, ogni settimana, un pezzettino in più di consapevolezza nella tua gestione del tempo?

 

Cosa dici, potrebbe darti una mano? Se ti va di investire 5 minuti di lettura per ripartire con le pile cariche, c’è LEGGERMENTE. La mia newsletter. Leggila. Con Leggerezza.

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