Persone multipotenziali: 3 spauracchi che hanno affrontato tutte

Persone multipotenziali.
Una cosa che mi è sempre più chiara, grazie all’esperienza nel coaching e al confronto costante con persone dall’attitudine multipotenziale, è che esistono molte caratteristiche che ci accomunano.
Da quando poi abbiamo creato il canale telegram, ogni mese abbiamo l’opportunità di ritrovarci, condividere percorsi di vita, confrontarci su preoccupazioni, difficoltà e dolori. Ma non solo: mettiamo sul tavolo anche le strategie con cui, nel corso degli anni, abbiamo affrontato queste sfide.
Il fatto che emergano punti in comune tra le nostre esperienze non è solo evidente, è quasi uno schema ricorrente.
Ed è proprio partendo da questa riflessione che voglio condividere tre spauracchi che tutte le persone multipotenziali si trovano ad affrontare nella loro vita.
Tempo fa ho scritto alcuni articoli su questo tema e ho deciso di riassumere qui i concetti principali, per darti accesso a queste informazioni in modo più diretto.
Dimmi: se anche tu ti riconosci come multipotenziale, questi spauracchi ti hanno mai toccato da vicino?
Per scoprirlo, continua a leggere l’articolo.

Ciao sono Dino!
Sono passato in alcuni anni dall’essere un tecnico avviato ad una carriera di progettazione, a diventare un direttore artistico in grado di organizzare oltre 500 concerti, per poi trasformarmi di nuovo in quello che sono oggi. Un marketer. Fino a quando vorrò.

Ciao sono Dino!
Sono passato in alcuni anni dall’essere un tecnico avviato ad una carriera di progettazione, a diventare un direttore artistico in grado di organizzare oltre 500 concerti, per poi trasformarmi di nuovo in quello che sono oggi. Un marketer e soprattutto un amichevole professore di quartiere. Fino a quando vorrò.
Il senso di colpa che deriva dal non seguire un percorso comune
C’è una cosa che mi è sempre più chiara con il passare degli anni e che diventa ancora più evidente man mano che incontro – di persona o in call – tanti multipotenziali durante le coaching.
In questi percorsi, li aiuto a mettere a fuoco la loro direzione, a ritrovare un po’ il bandolo della matassa e a costruire un’alternativa al classico percorso di vita.
Quello che emerge è che, anche se non ci piace l’idea di seguire un cammino canonico, il fatto di non farlo ci provoca dolore.
Un dolore profondo, perché percepiamo chiaramente che le persone intorno a noi non ci comprendono davvero. Sentiamo distintamente sulla nostra pelle la sofferenza di non essere visti per ciò che siamo.
Quasi sempre, il problema nasce da una questione di linguaggio: gli altri non conoscono il concetto di multipotenzialità.
Non riuscendo a inquadrarci come persone con questa attitudine, si limitano a definirci con i termini che hanno a disposizione. E così finiamo per essere etichettati come inconcludenti, come casi disperati, o chissà cos’altro.
SEI IN DIFFICOLTÁ?
I tuoi molteplici interessi ti stanno mettendo in scacco e ti hanno impedito di crearti un percorso lavorativo chiaro ed appagante? Se ti va ho pensato di aprire questo spazio sicuro. Un modo per fare due parole e darsi una pacca sulla spalla a vicenda. Ovviamente non costa nulla.

SE INVECE SAI CHE UN CAFFÈ NON BASTERÁ, DAI UN’CCHIATA A QUESTA PAGINA.
Questa situazione spesso ci porta a sentirci in colpa.
Arriviamo a pensare che la responsabilità sia nostra, che siamo noi il motivo per cui gli altri non riescono a vederci per ciò che siamo davvero.
Finisce che crediamo di essere noi il problema, quando in realtà, probabilmente, un problema vero e proprio non esiste.
Non c’è nemmeno un colpevole: non è colpa nostra se non riusciamo ad abbracciare un percorso lineare, così come non è colpa degli altri se non riescono a capirci.
Eppure, il senso di colpa rimane un peso enorme.
Se anche tu ti riconosci in questo spauracchio, e se senti che i motivi per cui provi senso di colpa non coincidono esattamente con quelli che ho appena descritto, ti lascio comunque un articolo di approfondimento. Spero che possa esserti utile.
Senso di colpa: come liberarsene se sei multipotenziale (e non) Come liberarsi del senso di colpa se sei multipotenziale? Esiste purtroppo un …
L'ansia tipica delle persone multipotenziali
Lo spauracchio numero due, che accomuna moltissime persone con un’attitudine multipotenziale, ha un nome che conosciamo tutti fin troppo bene: ansia.
Facciamo subito un piccolo disclaimer.
L’ansia non è esclusiva delle persone multipotenziali. È un problema diffuso che riguarda tantissime persone, indipendentemente dal loro percorso di vita.
Tempo fa, mi è capitato di leggere un libro che affrontava alcune considerazioni interessanti sulle persone ansiose.
Nota a margine: non ricordo il titolo, perché ho la pessima abitudine di non segnarmi le fonti. Ma d’altra parte, a differenza di molti formatori, non mi piace adottare l’approccio di chi cita ogni cosa come se fosse un avvocato o un ingegnere. E, dal mio punto di vista, questo non è necessariamente un difetto. Anzi, spesso trovo divertente questo aspetto, perché immagino lo stimolo che può creare nel lettore: la curiosità di approfondire e andare a cercare le informazioni in prima persona, innescando così un processo attivo di ricerca.
Ma torniamo a noi.
Qual era la riflessione interessante?
Il libro sosteneva che le persone ansiose sono spesso dotate di una sensibilità più sviluppata e di un’elevata intelligenza emotiva. Ed è proprio questa caratteristica a renderle più vulnerabili all’ansia.
Se c’è una cosa che ho riscontrato in anni di coaching—soprattutto con persone multipotenziali, ma non solo—è che l’ansia è quasi sempre presente quando la persona possiede una sensibilità particolarmente evoluta.
E se sei una persona multipotenziale, è molto probabile che tu abbia proprio questo tipo di sensibilità.
Da poco è attivo anche un canale telegram.
Si sta creando una community in cui chiacchierare, avere accesso a contenuti riservati e ad atività esclusive.
Ad esempio una video- call collettiva in cui fare rete…una volta al mese.
L’accesso è gratuito, ma il valore del progetto è inestimabile (mia onesta opinione).
Puoi accedere usa il link qui sotto.
Uno dei temi su cui insisto di più è l’importanza dei valori per una persona multipotenziale. Certo, la monetizzazione è importante, così come costruire una carriera economicamente sostenibile. Ma per noi, il valore economico è quasi sempre subordinato a un valore umano, a un valore etico, a qualcosa che ci rappresenti e che dia senso alla nostra storia.
Quando il nostro riferimento principale non è il denaro, ma qualcosa di più profondo, è inevitabile che la nostra sensibilità sia più spiccata, collocata al di sopra di qualsiasi parametro monetizzabile o quantificabile.
In sostanza, se sei una persona con attitudine multipotenziale, probabilmente hai un’altissima sensibilità. E se hai un’altissima sensibilità, quasi certamente hai vissuto—o stai vivendo proprio ora—un periodo di ansia.
Tempo fa, durante una delle nostre call collettive, ho lanciato una battuta: sono assolutamente convinto che la percentuale di persone altamente sensibili (PAS) sia altissima tra chi ha un’attitudine multipotenziale. Ne avevo anche scritto un articolo. Se vuoi approfondire questo argomento e conoscere meglio il concetto di alta sensibilità, ti consiglio di leggerlo.
Cosa significa PAS? Clicca e scoprilo.
Detto questo, se anche tu ti riconosci come una persona ansiosa, indipendentemente dai motivi che ti hanno portato a questa condizione, l’articolo che ti lascio linkato qui sotto potrebbe esserti utile.
Dagli un’occhiata e fammi sapere cosa ne pensi.
Imparare a gestire l’ansia da multipotenziale; la mia esperienza in 5 punti Imparare a gestire l’ansia da multipotenziale è indispensabile. Se sei …
Smettere di pensare troppo: overthinking e multipotenzialità
Terzo e ultimo spauracchio.
Abbiamo parlato del senso di colpa, abbiamo visto l’ansia.
Ora affrontiamo un altro nemico insidioso: il pensiero eccessivo. Conosciuto anche come pensiero intrusivo, spesso è una conseguenza diretta dei primi due.
Ma è altrettanto vero che cercare di capire quale sia la causa originaria, a volte, può essere utile… e altre volte no.
È un po’ come quando un minestrone ha un sapore sgradevole: possiamo provare a individuare quale verdura ha rovinato l’equilibrio del piatto, ma a volte diventa solo un esercizio retorico. In certi casi, ha molto più senso accettare il risultato, finirlo come si può, pulire la pentola e, alla prossima occasione, provare a cucinare qualcosa di più gustoso.
Tradotto in parole semplici: quando ci troviamo in un vortice di overthinking, non sempre è utile ossessionarsi nel cercare la causa scatenante.
La cosa più sensata è riuscire, prima di tutto, a uscire da quel periodo.
Solo dopo, con una visione più lucida, possiamo iniziare a ricostruire strategie che ci aiutino a non ricadere nello stesso errore.

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Adori leggere ma hai poco tempo per farlo? Prova con il podcast. Ci trovi tutto quello che cerchi se stai esplorando la multipotenzialità.
Animali rari
il podcast sulla multipotenzialità
L’overthinking è un nemico difficile da affrontare. Ma, come per gli altri due spauracchi, anche questo l’ho vissuto sulla mia pelle e ho dovuto imparare a gestirlo. È successo in un periodo particolarmente complesso della mia vita. Anzi, molto complesso.
Scelte sbagliate, relazioni in crisi, dinamiche da ricostruire e un vortice di emozioni ingestibili.
Anche su questo tema ho scritto un articolo.
Non contiene soluzioni definitive—del resto, nessuno dei tre articoli che ti ho segnalato ne ha—ma racconta in parte la mia storia e come sono riuscito a uscire da una situazione che mi aveva messo in scacco.
Te lo linko qui sotto. Se dovesse esserti d’aiuto, ne sarei davvero felice.
Buona lettura.
Smettere di pensare troppo: Come ho gestito l’overthinking in 3 mosse (infallibili) Smettere di pensare troppo, se hai un problema di overthinking, …
Persone multipotenziali: conclusioni
In questo articolo ho voluto condividere con te tre dei nemici che ho affrontato nel corso del tempo, perché tanti segnali mi hanno portato a credere che siano gli stessi che hai incontrato o che stai affrontando anche tu in questo momento.
Se leggi questo blog da un po’, se segui il mio podcast, se mi trovi sui social o, in generale, se hai imparato a conoscere almeno un po’ quello che faccio, sai già che non ti darò mai soluzioni magiche.
Tutte le strategie che condivido, tutti i suggerimenti che passo sono stati testati sia su di me che su altre persone che, nel tempo, li hanno sperimentati.
Ma, soprattutto, sono solo tracce, non formule miracolose.
Io non ho nessuna bacchetta magica.
E tu che stai leggendo, sei diverso da un’altra persona che sta leggendo questo articolo in questo preciso momento, e da chi lo leggerà tra un mese o tra due.
Siamo tutti unici.
Anche quando i nostri percorsi si somigliano, le nostre emozioni, i nostri vissuti e le nostre reazioni agli stimoli sono talmente diversi che ognuno di noi affronterà lo stesso problema a modo suo.
Ecco perché le tracce che ti lascio sono sempre accompagnate da molte riflessioni.
Perché credo molto più nel potere di raccontarsi, nel condividere, nell’esprimersi. È proprio dentro questo processo—un po’ più lungo, un po’ più complesso—che spesso troviamo la direzione giusta, il modo per uscire da un problema.
Certo, sarebbe bello se esistessero soluzioni semplici, pratiche, da applicare e via. E, in effetti, in uno degli articoli che ti ho suggerito, troverai qualcosa di simile. Ma anche lì noterai che richiede fatica, richiede impegno.
Già, la fatica. Il concetto di azione che torna sempre. Il peso dello sforzo, dell’agire, del muoversi. Chissà perché è sempre così centrale.
Forse, questa è l’unica vera bacchetta magica che conosco.
E proprio su questo tema, ti lascio un altro articolo.
Se sei arrivato fin qui, non posso che ringraziarti per il tempo che hai dedicato alla lettura.
Ci leggiamo la prossima settimana. Ciao!

E se tutti i martedì condividessi con te idee e suggerimenti per aggiungere, ogni settimana, un pezzettino in più di consapevolezza nella tua gestione del tempo?
Cosa dici, potrebbe darti una mano? Se ti va di investire 5 minuti di lettura per ripartire con le pile cariche, c’è LEGGERMENTE. La mia newsletter. Leggila. Con Leggerezza.
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